novità su trasferte, regime forfettario, lavoro notturno e NASpI

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Sono tante le novità della Legge di bilancio per il 2025 che impattano sulla gestione del rapporto di lavoro dipendente: partiamo dalle norme in tema di trasferte e pagamenti tracciabili, i nuovi limiti alla NASPI, bonus per lavoro notturno e straordinario, bonus per mamme lavoratrici… Analizziamo i dettagli di questi incentivi fiscali, con focus su benefici e requisiti.

Le novità della manovra 2025 per il settore lavoro

manovra 2025 lavoroLa Manovra 2025 approvata, contiene numerose disposizioni che interessano la gestione dei rapporti di lavoro dipendente, l’accesso all’indennità di disoccupazione NASpI e la riduzione del cuneo fiscale per le mamme lavoratrici.

Analizziamo le novità in dettaglio.

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Nuove regole per le trasferte dei dipendenti

L’articolo 1, comma 81, della Manovra 2025 apporta una serie di modifiche alla normativa in materia di trasferte dei dipendenti.

Nello specifico, all’articolo 51, comma 5, del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi, approvato con Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, numero 917) è aggiunto un nuovo periodo in base al quale si dispone che i rimborsi di spese per vitto, alloggio, viaggio e trasporto effettuati mediante autoservizi pubblici non di linea (di cui all’articolo 1, Legge 15 gennaio 1992, numero 21), per le trasferte o le missioni dei dipendenti, non concorrono a formare il reddito se i “pagamenti delle predette spese sono eseguiti con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”.

Le disposizioni descritte operano a decorrere dal periodo d’imposta successivo quello in corso al 31 dicembre 2024.

 

Nuovi requisiti per il regime forfettario

La Legge 23 dicembre 2014 numero 190 contempla all’articolo 1, comma 57 una serie di cause di esclusione dal regime forfettario. Tra queste figurano (lettera d-ter) coloro che percepiscono, nell’anno precedente, redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati eccedenti l’importo di 30 mila euro.

La Legge numero 207/2024 (articolo 1, comma 12) interviene sulla soglia reddituale descritta elevandola a 35 mila euro per l’annualità 2025.

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Bonus lavoro notturno e straordinari

Al fine di assicurare la stabilità occupazionale e di sopperire all’eccezionale mancanza di offerta di lavoro nel settore turistico, ricettivo e termale, per il periodo dal 1° gennaio 2025 al 30 settembre 2025, ai lavoratori:

  • degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande;
  • del comparto turismo (compresi gli stabilimenti termali);

è riconosciuto un trattamento integrativo speciale, che non concorre alla formazione del reddito (articolo 1, comma 395, Legge numero 207/2024).

La somma in questione è determinata in misura pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario, ai sensi del Decreto legislativo numero 66/2003, effettuate nei giorni festivi.

Le disposizioni descritte operano a beneficio dei dipendenti del settore privato, titolari di reddito di lavoro dipendente di importo non superiore, nel periodo d’imposta 2024, ad euro 40 mila.

Il sostituto d’imposta:

  • riconosce il trattamento integrativo speciale su richiesta del lavoratore, il quale attesta per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2024;
  • attesta le somme erogate all’interno della Certificazione Unica (CU) rilasciata al dipendente;
  • compensa il credito maturato per effetto dell’erogazione del trattamento integrativo speciale mediante compensazione ai sensi dell’articolo 17 del Decreto legislativo 9 luglio 1997, numero 241.

 

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Cambiano i requisiti per l’indennità di disoccupazione NASpI

L’indennità di disoccupazione NASpI è riconosciuta dall’INPS a quanti sono in possesso, congiuntamente, dei seguenti requisiti:

  • stato di disoccupazione involontaria;
  • almeno tredici settimane di contribuzione nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.

La Legge numero 207/2024 (articolo 1, comma 171) introduce un terzo requisito, con riguardo agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° gennaio 2025. Nello specifico, la NASpI è riservata a coloro che possono “far valere almeno tredici settimane di contribuzione dall’ultimo evento di cessazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato interrotto per dimissioni volontarie, anche a seguito di risoluzione consensuale” eccezion fatta per:

  • dimissioni per giusta causa;
  • casi di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura di cui all’articolo 7, Legge numero 604/1966;
  • dimissioni rassegnate durante il periodo tutelato di maternità (il quale ha inizio da trecento giorni prima della data presunta del parto e fino al compimento del primo anno di vita del figlio).

Il terzo requisito opera a condizione che l’evento di cessazione per dimissioni sia avvenuto nei dodici mesi precedenti l’evento di cessazione involontaria per cui si richiede la prestazione.

 

Bonus mamme lavoratrici

A norma dell’articolo 1, comma 219 è riconosciuto, a decorrere dall’anno 2025, un parziale esonero contributivo della quota dei contributi previdenziali per l’Invalidità, la Vecchiaia e i Superstiti (IVS) a carico di:

  • lavoratrici dipendenti (eccezion fatta per i rapporti di lavoro domestico);
  • lavoratrici autonome che non hanno optato per il regime forfettario e percepiscono almeno uno tra:
  • redditi di lavoro autonomo;
  • redditi d’impresa in contabilità ordinaria;
  • redditi d’impresa in contabilità semplificata;
  • redditi da partecipazione.

Le lavoratrici citate devono essere madri di due o più figli e l’esonero contributivo spetta fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

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La misura è riservata a condizione che la retribuzione o il reddito imponibile ai fini previdenziali non sia superiore all’importo di 40 mila euro su base annua.

Le modalità attuative del bonus e la misura dello stesso sono demandate ad un apposito decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dall’entrata in vigore della Legge numero 207/2024.

Per le annualità 2025 e 2026 l’esonero parziale non spetta alle lavoratrici già beneficiarie del bonus di cui all’articolo 1, comma 180, Legge 30 dicembre 2023, numero 213. Trattasi, in particolare, della misura riservata alle lavoratrici madri di tre o più figli, con contratto a tempo indeterminato, con riguardo ai periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 (il bonus cessa in ogni caso nel mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo).

Lo sgravio di cui all’articolo 1, comma 180, ammonta al 100% della quota dei contributi IVS a carico delle lavoratrici (con esclusione dei rapporti di lavoro domestico) nel rispetto, comunque, del tetto massimo di 3.000,00 euro annui.

 

Fonte: Legge 30 dicembre 2024 numero 207.

 

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Martedì 14 gennaio 2025

 

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Giovedì 30 gennaio 2025, ore 15.00 – 18.00

Relatori: Danilo Sciuto, Gianluca Pillera

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Un approfondimento sulle principali novità normative del 2025 e sui vantaggi delle politiche di welfare aziendale. Il webinar offrirà una visione strategica e pratica su come integrare welfare e fringe benefit nei piani aziendali, con uno sguardo alle novità legislative, agli strumenti tecnici e alle opportunità per dipendenti e imprese.

L’ISCRIZIONE INCLUDE:

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  • accesso alla registrazione per 365 giorni.

ACCREDITAMENTO: richiesto accreditamento per Commercialisti.

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