Tara: le sue acque tutelate continueranno a scorrere | Ilikepuglia.it

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


Il Tara sarà ancora un luogo identitario, fruibile e tutelato nella sua naturalità; continuerà a scorrere e doterà la Puglia della prima e vera fonte autonoma di approvvigionamento idrico, consentendo di diminuire il prelievo con i pozzi dalla falda.

Sussistono ad oggi tutti i presupposti per procedere al rilascio del provvedimento autorizzatorio unico regionale.

Sull’istanza di realizzazione dell’impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del Tara, anche la Conferenza dei Servizi (CdS) si è espressa positivamente, con sostanzialmente il solo parere negativo della Soprintendenza Speciale per il Pnrr (Ministero della Cultura), che ha palesato margini d’incertezza, in parte superati e per il resto superabili da tutte le prescrizioni che porteranno a realizzare un’opera pubblica strategica e d’indubbia pubblica utilità.

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

La dissalazione delle acque del Tara è risultata l’opzione migliore per garantire alla Puglia resilienza e autonomia in un contesto di crisi climatica, come risulta da Piano d’Ambito 2020-2045 e come anche sancito dalla Conferenza di Servizi preliminare conclusasi positivamente nel gennaio 2021, che ne decretò la strategicità.

La contribuzione al sistema idrico pugliese non è un tributo tale da depredare il territorio: quella sul Tara è anzitutto un’attività di tutela della risorsa. L’acqua sarà derivata dal fiume per i vari usi solo quando fluirà una portata sufficiente per garantire 2 mila litri al secondo di deflusso ecologico nel fiume.

Garantita questa soglia, si potrà prelevare sino ad un massimo complessivo di 2.100 l/s (per uso idropotabile 1.000 l/s, per uso irriguo 600 l/s e per uso industriale 500 l/s) con una diminuzione del prelievo che, nel tener conto delle portate massime, sarà sempre compensata tra i soggetti utilizzatori secondo regole condivise.

Quindi solo se ci sarà acqua a sufficienza si potrà prelevare in quanto saranno garantiti sempre i deflussi ecologici e nel caso non ci sia acqua tutti gli utilizzatori dovranno ridurre i prelievi per rispettare il fiume. Così come esattamente sancito anche nel parere vincolante dall’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale, che ha fornito il nulla osta alla concedibilità della grande derivazione. In più le portate rilasciate per il rispetto del deflusso ecologico saranno soggette a costante monitoraggio.

A fronte di un obiettivo minimo fissato dall’Autorità di Bacino nel Piano di gestione delle acque (ciclo 2021 – 2027) il tributo complessivo, con il prelievo, avrà insomma un approccio che rispetta il fiume, con una visione finalmente complessiva, che deriva da una normativa, dalla Direttiva acque che impone obiettivi di qualità da raggiungere.

Il progetto del dissalatore ha già ottenuto il giudizio positivo di compatibilità ambientale, comprensivo di valutazione di incidenza, condizionato al rispetto di prescrizioni che saranno puntualmente ottemperate.

Le opere Aqp non impatteranno direttamente sul fiume. Si useranno le strutture ex Eipli già presenti dove saranno installate le pompe che porteranno acqua al dissalatore (lontano 800 metri dal percorso del fiume) mentre lungo l’asta fluviale non sarà realizzata nessuna nuova opera.

Le condotte di adduzione e scarico saranno tutte interrate e pertanto la modificazione del suolo non sarà definitiva, ma temporanea e soprattutto eseguita secondo prescrizioni di ripristino che riporteranno ab origine le aree interessate, come evidenziato nella Conferenza dei Servizi che dal punto di vista paesaggistico non ha condiviso i rilievi della Soprintendenza Speciale per il Pnrr.

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

Infine l’impatto visivo percettivo delle opere è stato ritenuto non significativo anche grazie alla progettazione dell’intervento che prevede misure di compensazione e di mitigazione, già valutate in Conferenza dei Servizi, sugli impatti in fase di cantiere e in fase di esercizio.

Sussiste il totale impegno all’utilizzo delle migliori tecniche di ingegneria naturalistica per il ripristino delle caratteristiche pedo-geomorfologiche e per il ripristino vegetazionale, con operazioni di espianto e reimpianto degli alberi da frutto e degli alberi di ulivo che saranno definite solo nelle fasi di esecuzione dei lavori, consolidata l’interlocuzione e l’autorizzazione da parte dei proprietari dei suoli.

Proporzionalità nell’utilizzo, miglioramento dell’ambiente, tutela a garanzia della sua esistenza e con essa salvaguardia e rispetto della risorsa si confermano, guardando alle comunità, le principali caratteristiche del progetto in agro di Taranto e Statte. L’impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del Tara non toglie, ma porta benessere e vita, nel rispetto dei territori.

https://ilikepuglia.it/

https://ilikepuglia.it/

https://www.aqp.it/

Tara: le sue acque tutelate continueranno a scorrere

acquedotto pugliese

Contabilità

Buste paga

 

 

 



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Carta di credito con fido

Procedura celere

 

Source link