Tra Mozart e il tributo a Ezio Bosso, Concerti a Teatro riporta “a casa” il violinista spezzino Alayza

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Ruota attorno Mozart il programma 2025 dei Concerti a Teatro, rassegna di musica classica promossa dalla Fondazione Carispezia e diretta da Miren Etxaniz, che raggiunge la dodicesima attenzione. Tre appuntamenti con il genio di Salisburgo tra gennaio e febbraio fanno da contrappunto agli otto concerti che si terranno tra Teatro Civico della Spezia e Impavidi di Sarzana tra il 21 gennaio e il 7 aprile.

“Un progetto nato tanti anni fa per avvicinare i giovani alla grande musica classica, una delle declinazioni della cultura di cui la Fondazione vuole agevolare la fruizione – spiega il presidente Andrea Corradino -. Come sempre abbiamo pensato di portare a teatro innanzitutto le scuole, che potranno venire gratuitamente, per conoscere un cartellone che si snoda nella contaminazione tra la rappresentazione teatrale e quella concertistica. Da parte nostra abbiamo rinforzato le competenze interne con il consigliere Jacopo Tartarini, che ha dato uno dei contributi più importanti all’interno di un organo collegiale quale è la Fondazione”.

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Si parte dal Teatro Civico con l’Orchestra della Toscana, già compagna di viaggio della kermesse spezzina, con il concerto per violino e orchestra op.35 di Tchaikovsky e la sinfonia Tragica di Schubert per la direzione dello spagnolo Jaume Santonja e il violino di Kerson Leong. “Stiamo attraversando un periodo di grande rinnovamento, abbiamo inserito più di venti professori in orchestra con nuove energie da assimilare”, spiega Marco Parri, direttore generale ORT che ha casa al Teatro Verdi di Firenze e ogni anno si esibisce in quasi 150 concerti. “Questi cambiamenti ci trasmettono grande voglia di rimetterci in gioco – aggiunge -. Il programma che ci vede coinvolti guarda ai giovani anche per la bellezza di poter lanciare nel mondo il valore di giovani musicisti”. Oltre a Santonja e Leong, il 18 marzo agli Impavidi dirigerà il 28enne Diego Ceretta un programma che prevede Schumann, Prokofiev e Schonberg. Al pianoforte Federico Colli.

L’Orchestra della Toscana cura anche uno degli appuntamenti legati al Progetto Mozart. Si tratta di Ti racconto Don Giovanni scritto e diretto da Alessandro Riccio con la partecipazione dell’ensemble di archi e fiati dell’ORT in cartellone il 22 febbraio al Teatro Civico. Il 28 gennaio, sempre al Civico, sarà sempre il Don Giovanni protagonista con uno spettacolo di prosa dell’attore e regista Arturo Cirillo. “La nostra operazione è la più folle e ardita – annuncia -. Non ho un rapporto canonico con il teatro e amo contaminare stili e linguaggi. Tratteremo il Don Giovanni attraverso l’opera lirica musicata da Mozart, il libretto di Lorenzo Da Ponte e il testo di Moliere. Ma anche attraverso il film di Joseph Losey degli anni Settanta che mi colpì molto e da cui riprendo l’ambientazione nelle ville palladiane”.

Teatro degli Impavidi Sarzana

 

Cirillo definisce i tre libretti che Da Ponte scrisse per Mozart “vertici della letteratura italiana e della drammaturgia del Settecento”. “Nello spettacolo però direi che regna di più Moliere, che immagino abbia coinvolto il proprio lato seduttivo quando ha scritto il suo Don Giovanni – spiega il regista -. Vero che l’opera lo punisce, ma lui fino all’ultimo dichiara la sua totale libertà e anarchia. Rispetto a un mondo sempre più regolato come il nostro, mi sembra che la sua figura, quella di Da Ponte e le vicende famigliari di Moliere raccontino tutte un modo di vivere la vita più libero e rischioso”.

“C’è un filo di briciole da seguire nel lavoro della Fondazione – spiega Jacopo Tartarini – che molto investe sulla memoria, come dimostrano le mostre sulla Spezia e la sua storia organizzate in questi anni. Ma che porta anche agli studenti, che a centinaia sono venuti a teatro grazie a progetti come questo, che è forse quello più elegante della Fondazione. Vantiamo la collaborazione con l’Orchestra della Toscana, che ha la missione di suonare senza la preoccupazione di trovarsi fuori dal loro splendido Teatro Verdi di Firenze. Mentre quella di Arturo Cirillo, il più grande regista teatrale italiano vivente, è una scommessa intellettuale che ci dà l’occasione di riscoprire Don Giovanni con una rappresentazione più sfaccettata e accogliente”.

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Concerti a Teatro

 

Per quel che riguarda i concerti, cinque alla Spezia e tre a Sarzana, la direttrice artistica Miren Etxaniz va anche in questi giorni scuola per scuola presentare il programma. “Abbiamo talenti del calibro della violista francese Marie Chilemme, il pianista Lucas Debargue, Le Consort, la pianista Angela Hewit, prima donna a ricevere la medaglia Bach della città di Lipsia – elenca -. Del Kandinsky Quartet fa parte il violinista spezzino Ignazio Alayza che si è affermato a Vienna. Gli diamo modo di tornare a casa”. Finale il 7 aprile nel decennale del concerto che Ezio Bosso tenne al Civico nel 2015, il concerto che vide l’esordio del pianoforte che ha accompagnato il maestro torinese negli ultimi anni di carriera.





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