“Avevo un coltello puntato alla gola davanti a mio figlio”

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A distanza di oltre tre anni, Mark Cavendish non riesce a togliersi di dosso la terribile rapina del 2021 quando lui, sua moglie e suo figlio di 3 anni vennero minacciati in casa loro: “Avevo un coltello stile Rambo alla gola e mio figlio che mi guardava… cosa potevo fare? Ti assicuro, nulla. Sei solo impotente: ho ancora gli incubi”.

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Mark Cavendish è stato uno dei più forti ciclisti di tutti i tempi. Plurimedagliato in pista e su strada, venne soprannominato “Cannonball”, per la velocità che sapeva sprigionare negli sprint dominando le scene dal 2006 alla scorsa estate, quando ha deciso di ritirarsi dal professionismo. Una carriera da idolo indiscusso in Inghilterra e non solo, celebrato e amato, ma che ha dovuto superare momenti terribili, come la depressione del 2019 e l’orrore di una rapina che nel 2021 subì in casa da alcuni malviventi che lo minacciarono davanti alla sua famiglia. Il cui ricordo, paura e orrore non lo hanno mai abbandonato: “Ho ancora continui flashback che mi svegliano di notte”.

Ora il campionissimo britannico vive sull’Isola di Man, dove è nato, circondato dal mare irlandese, tra i ricordi di una vita pre e post ciclismo. Tra cui, purtroppo, resta indelebile quello accaduto nel lontano 2021 che nei ricordi di Cavendish è ancora tristemente vividissimo. Così, ha rivissuto l’orrore di essere stato trattenuto sotto la minaccia di un coltello davanti alla sua famiglia quando, quattro anni prima, dei ladri erano entrati in casa. Cavendish è stato picchiato e minacciato di essere accoltellato davanti a Casper, il figlio che aveva tre anni, durante un violento raid alle 2.30 del mattino del 27 novembre 2021.

Mark Cavendish il 2 ottobre 2024 è stato nominato Cavaliere Comandante dell'Impero Britannico

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Gli incubi di Cavendish: “Ero impotente, cosa potevo fare di fronte a mio figlio di 3 anni?”

Nella casa dell’Essex inglese, tre malviventi fecero irruzione a mano armata rubando due orologi Richard Mille, del valore complessivo di 700.000 sterline, oltre a un telefono e un cellulare: “Mi vengono continuamente incubi e flashback. Avevo un coltello stile Rambo puntato alla gola. Cosa puoi fare davanti a tuo figlio? È stato orribile. Dopo pensi a tutto ciò che avresti potuto fare, tutti di dicono: ‘Io avrei combattuto’ e ovviamente all’inizio me lo sono chiesto anch’io se avessi fatto la cosa giusta. Ma ti dico che se qualcuno gli tiene un coltello puntato al collo, non puoi fare niente ha sottolineato durante l’intervista al portale Cbainfo. “Ad esempio, c’erano mia moglie e mio ​​figlio presenti… Ero impotente per fare qualsiasi cosa.”

Mark Canvendish con la moglie Peta il giorno del record di vittorie al Tour 2024

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“Non mi sarei mai perdonato se tutto ciò fosse accaduto in mia assenza”

Da allora tre degli intrusi sono stati catturati e condannati. Uno è ancora in fuga. Il ricordo di quei minuti di terrore è ancora fulgido nella mente di Cavendish: “A dire il vero mi posso ritenere fortunato, perché ero lì. Sono più felice di essere stato presente lì perché se fosse successo a Peta e ai bambini mentre ero via non me lo sarei mai perdonato”. Cavendish ricorda anche il motivo della rapina, su commissione: “Stavano cercando un orologio particolare [un orologio Richard Mille con vetro zaffiro dal valore di 2 milioni di sterline, che gli era stato prestato per una cerimonia di premiazione, ndr] che non era nemmeno mio… me lo avevano consegnato in prestito per qualcosa, poi l’avrei dovuto restituire”.

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“Fui criticato e diffamato per possedere un orologio costoso che nemmeno era mio”

I malviventi non trovarono quello che cercarono ma Cavendish sottolinea anche la violenza psicologica cui fu sottoposto non solo per il terribile evento ma anche per le critiche successive. “Ci fu anche un’altra cosa forse ancor più difficile da superare: essere diffamato per possedere degli orologi costosi. Innanzitutto, Richard Mille era un mio partner  storico, uno dei partner che mi è stato accanto a livello personale quando ero nel punto più basso [il periodo della depressione, nel 2019, ndr]. In secondo luogo, tutti sanno da dove vengo, mi sono fatto tutto da solo. Ho sempre pagato le tasse… e anche se avessi potuto permettermi quell’orologio, come potevo essere diffamato per questo? Perché non avrei dovuto?”





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