Come pagare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche 2025

• I liberi professionisti e i lavoratori autonomi devono pagare periodicamente l’imposta di bollo su alcune tipologie di fatture elettroniche.
• L’imposta di bollo si versa su tutte le fatture emesse senza addebito IVA e con importi superiori a 77,47 euro.
• Il pagamento del bollo sulle fatture elettroniche si può effettuare sul sito web dell’Agenzia delle Entrate, tramite F24 o tramite addebito sul conto corrente.

L’imposta di bollo è un contrassegno che si applica su tutti i documenti (come fatture elettroniche, ricevute fiscali, note di credito ecc.) relativi a operazioni di importo superiore a 77,47 euro, per le quali non è previsto il versamento dell’IVA. Se sei un professionista o un lavoratore autonomo devi ricordare di versare tale imposta entro le scadenze fissate dall’Agenzia delle Entrate per ciascun trimestre di riferimento.

Il versamento dell’imposta di bollo su può effettuare tramite F24 oppure con accredito diretto sul conto corrente, se è stato indicato l’IBAN nell’apposita sezione dell’area riservata dell’Agenzia delle Entrate.

Scopriamo come pagare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche, quando e come effettuare il versamento, quali sono le scadenze e le sanzioni.

Pagamento bolli fatture elettroniche 2025: come fare

L’introduzione della fatturazione elettronica ha portato con sé l’adozione di un nuovo sistema per il pagamento dell’imposta di bollo che prevede una specifica annotazione da inserire sui documenti soggetti a tale imposta.

Sulle fatture elettroniche, infatti, si deve applicare il bollo virtuale. All’interno del documento andrà quindi riportato “SI” in corrispondenza del campo “Bollo virtuale” e andrà inserita la seguente dicitura: “Imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi dell’articolo 15 del d.p.r. 642/1972 e del DM 17/06/2014”.

Periodicamente e in linea generale ogni trimestre, l’importo del bollo apposto sulle fatture andrà saldato dal contribuente all’Agenzia delle Entrate. Il pagamento dei bolli può avvenire tramite diverse modalità:

• modello F24, da presentare in via telematica inserendo i relativi codici tributo;
• addebito su IBAN, da indicare sull’apposita funzionalità web del portale “Fatture e corrispettivi”.

Sulla base di una serie di informazioni a sua disposizione, l’Agenzia delle Entrate provvede al calcolo dell’imposta di bollo da versare entro il giorno 15 del secondo mese successivo alla chiusura del trimestre. Tale importo viene evidenziato nella sezione “Fatture e corrispettivi” all’interno dell’area privata del contribuente.

Pagamento bollo virtuale sul sito dell’Agenzia delle Entrate

Per procedere con il pagamento del bollo sulle fatture elettroniche è necessario accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate (tramite SPID, CIE o CNS) e cliccare su “Tutti i servizi“. A questo punto occorre cercare la sezione “Fatturazione elettronica” e premere su “Vai al servizio“.

Ci troviamo a questo punto nella sezione “Fatture e corrispettivi“, dove bisogna premere “Accedi“: per visualizzare il modello F24 relativo all’imposta di bollo dovuta per ciascun trimestre, dovrai selezionare “Fatture elettroniche e altri dati IVA“, nella sezione “Consultazione“.

A questo punto puoi procedere con il pagamento dell’imposta di bollo dal riquadro “Fatture Elettroniche“. Prima di effettuare il versamento, verifica che il numero delle fatture che sono state accettate dallo SDI nel trimestre corrisponda a quello indicato dall’Agenzia delle Entrate. Verifica anche se il periodo del pagamento che intendi eseguire (primo, secondo, terzo o quarto trimestre) è corretto.

Il nuovo servizio Civis

Nel caso di ritardo o omissione di pagamento dell’imposta, il servizio web consente di calcolare la sanzione e i relativi interessi da versare per il ravvedimento operoso. Dal 25 novembre 2024, infatti, è attivo il nuovo servizio Civis che fornisce assistenza sulle comunicazioni di irregolarità, sugli avvisi telematici e le cartelle di pagamento.

L’Agenzia delle Entrate, in queste situazioni, invia al contribuente una comunicazione telematica. Entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione è necessario fornire chiarimenti in merito all’omesso, carente o tardivo pagamento per ottenere la rideterminazione degli importi indicati nella comunicazione.

Al termine di questa operazione, il servizio Civis fornisce al contribuente o all’intermediario l’esito della lavorazione.

Quando pagare l’imposta di bollo sulle fatture elettroniche

Ci sono delle scadenze specifiche per eseguire il pagamento dell’imposta di bollo sulle fatture elettroniche emesse in un determinato periodo, come riportato dall’Agenzia delle Entrate.

A partire dal 1° gennaio 2024 è stato introdotto un nuovo sistema per il pagamento dei bolli:

• se l’ammontare dell’imposta dovuta sulle fatture del 1° trimestre è inferiore a 5.000 euro, si potrà versare la stessa insieme all’imposta relativa al 2° trimestre (entro il 30 settembre),
• inoltre, se l’ammontare dell’imposta complessivamente dovuta nei primi due trimestri risulta comunque inferiore a 5.000 euro, è possibile saldare l’intero importo in un’unica soluzione entro il 30 novembre.

Sanzioni per mancato pagamento dell’imposta di bollo

Se un professionista dimentica di versare l’imposta di bollo va incontro a una violazione fiscale che viene punita con delle apposite sanzioni.

La normativa attuale prevede che, in caso di omissione dell’applicazione della marca da bollo, la sanzione applicabile al professionista varia da 1 a 5 volte l’importo dell’imposta di bollo standard, che attualmente ammonta a 2 euro per ciascun documento. 

Imposta di bollo sulle fatture elettroniche: quando si applica

Non sempre i documenti elettronici o cartacei necessitano l’applicazione della marca da bollo e conseguentemente il pagamento della relativa imposta. Quest’ultima si applica esclusivamente a parità di alcune condizioni:

• per le fatture emesse senza addebito IVA;
• per i documenti con importo superiore a 77,47 euro.

Non sono soggette al bollo alcune operazioni non imponibili IVA che si qualificano in particolari modi: per riconoscerle potrebbe essere utile affidarsi a un commercialista o a un consulente specializzato.

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