Ddl Sicurezza, scontro tra Meloni e la Lega. La propaganda della destra sullo scudo penale

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 


La norma sulle forze dell’ordine entrerà in un provvedimento ad hoc, c’è il pericolo di violare la Carta ed entrare in conflitto col Quirinale. La premier apre alle correzioni del Colle sul disegno di legge, ma i leghisti avvertono: «Si deve chiudere, altrimenti lo inaspriremo ancora»

Il ddl Sicurezza verrà approvato dal Senato con alcuni ritocchi richiesti dal Quirinale, per poi andare alla Camera in terza lettura e finalmente vedere la luce dopo mesi di lavoro. Quello che ormai è finito sotto il nome di “scudo penale” ed è al centro delle polemiche degli ultimi giorni, invece, dovrebbe prendere corpo in un provvedimento ad hoc allo studio del ministero della Giustizia.

Questo appare il punto di caduta di fine giornata dopo le interlocuzioni al vertice della maggioranza, in seguito alle divisioni tra alleati: la Lega infatti vorrebbe approvare il ddl così com’è; Forza Italia è invece molto prudente sulla corsia preferenziale alle forze dell’ordine, che nessuno però vuole chiamare scudo penale.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

La specifica è arrivata direttamente dal ministro Carlo Nordio: «Non si è mai parlato di scudo penale», ma «stiamo studiando una riforma procedurale che, lungi dal dare impurità a chi commette un reato, coniughi il diritto a una presenza di garanzie per l’indagato senza essere in quel momento sottoposto alla negatività mediatica e giuridica dell’iscrizione in un registro».

Fuori dal giuridichese, la norma dovrebbe offrire un binario privilegiato alle forze dell’ordine, evitando l’iscrizione automatica nel registro degli indagati quando operano in situazioni critiche con armi o con l’uso della forza. A via Arenula si sta lavorando su varie bozze, con quella definitiva attesa entro 48 ore.

Incostituzionalità e spin

L’effetto anche solo dell’ipotesi di questa previsione, tuttavia, è stato dirompente. Di «impunità» hanno parlato i Cinque stelle con Chiara Appendino, «una bestialità incostituzionale» secondo Nicola Fratoianni di Avs, mentre la segretaria del Pd Elly Schlein ha ripetuto che «la legge deve essere uguale per tutti». Una levata di scudi è arrivata anche sul fronte tecnico: il presidente dei penalisti Francesco Petrelli ha sottolineato che «nulla giustifica l’introduzione di modifiche normative in violazione del principio di uguaglianza».

La corsia preferenziale per le forze dell’ordine in servizio, nata sull’onda delle ultime manifestazioni su piazza, rischia infatti di essere l’ennesima forzatura di diritto in ossequio alla linea securitaria del governo. Del resto, l’ipotesi non è stata accolta unanimemente nemmeno dalla maggioranza, dove la mossa pro agenti ha trovato terreno fertile nella Lega e anche in buona parte di Fratelli d’Italia, mentre ha sollevato perplessità in Forza Italia. «Non deve permettere l’impunità a chi commette reati, anche se appartengono alle forze dell’ordine», ha detto il portavoce nazionale Raffaele Nevi.

Da notare il modo peculiare in cui la polemica è montata. Come già in passato su altri provvedimenti controversi, la notizia è circolata con anticipazioni di stampa e senza una vera fonte ufficiale. In gergo tecnico uno “spin” per vedere l’effetto che avrebbe suscitato la notizia.

Propaganda, dunque, che però ha polarizzato subito il dibattito: da una parte della barricata le opposizioni, dall’altra i volti più duri del governo. Il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro ha infatti parlato di «un’emergenza sistemica, con 270 agenti feriti nel 2024, un quadro apocalittico» e a Fanpage ha spiegato che le forze dell’ordine «devono poter agire senza il terrore dell’intervento», ricordando il caso del maresciallo Luciano Masini, indagato per eccesso di legittima difesa per aver sparato e ucciso a Capodanno un ventitreenne egiziano che aveva già ferito a coltellate quattro persone.

Il ddl Sicurezza

E il rischio di incostituzionalità tocca anche il ddl Sicurezza, ora in commissione al Senato. La Lega vorrebbe approvarlo così com’è «e senza modifiche», ha detto il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, rivendicando la distanza rispetto a FdI che invece intende dare ascolto alle osservazioni critiche del Colle.

Il testo introduce una ventina di nuovi reati che rafforzano le tutele delle forze dell’ordine e riducono gli spazi per il dissenso. Il Quirinale ha mosso cinque segnalazioni a rischio incostituzionalità: il divieto di acquistare Sim per i migranti; le donne incinte in carcere; il reato di resistenza passiva in carcere; la lista delle opere pubbliche strategiche contro cui diventa reato manifestare stilata dal parlamento; l’impossibilità di applicare attenuanti in caso di violenze contro la polizia.

Prestito personale

Delibera veloce

 

I cambiamenti non sono di poco conto, ma in maggioranza si avverte il pericolo che, se si decidesse di tirare dritto come chiede la Lega, il Colle potrebbe rimandare il testo alle Camere. «Modificando ora il ddl, si potrebbe poi procedere con la terza lettura in modo molto veloce, così da chiudere tutto entro due mesi», è la linea di Fratelli d’Italia.

Anche questa strada, però, non è priva di rischi: aprire a modifiche non significa infatti recepire solo quelle suggerite dal Colle. «Se il governo vuole modificare il ddl a tutti i costi noi abbiamo proposte molto incisive», ha detto sibillino il capogruppo in Senato Massimiliano Romeo. «Si deve chiudere entro la settimana», spiega una autorevole fonte leghista, altrimenti i giochi si potrebbero riaprire.

© Riproduzione riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati