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Nuovo palazzetto al Centro Direzionale, via libera del Consiglio comunale per “AreNapoli”

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Dal Consiglio comunale di Napoli arriva il via libera per la realizzazione del nuovo palaeventi cittadino nella zona del Centro Direzionale. L’aula di via Verdi ha, infatti, approvato a maggioranza, con l’astensione dei gruppi di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Maresca, e dei consiglieri Sergio D’Angelo e Gennaro Esposito, la delibera n. 600 del 16/12/2024, con proponente il sindaco Gaetano Manfredi, relativa alla costituzione del diritto di superficie sulle aree di proprietà comunale interessate dalla proposta di project financing per la realizzazione e gestione di una nuova arena per sport ed eventi in città denominata AreNapoli, presentata ai sensi dell’art.4 del D. Lgs. 38/2021 dal costituendo raggruppamento temporaneo di imprese composto da Italstage srl e dalla S.S. Napoli Basket. 

“Si tratta di un progetto di riqualificazione complessiva di un’area della città, finalizzato non solo all’attività sportiva, ma anche all’attività collettiva degli abitanti e dei residenti. La forma prescelta per tale tipologia di intervento è quella del project financing. Va anche sottolineato, e questo è molto importante per la valutazione complessiva del valore che, alla fine dei 63 anni, il proprietario del suolo, ovvero il Comune di Napoli, diventa proprietario di tutti gli investimenti e di tutte le attrezzature realizzate nella concessione di affitto di quella superficie. Questo lo dico perchè nella valutazione della congruità o meno di un terreno, sul quale si va ad edificare, bisogna tener conto del fatto che tutto ciò che viene investivo, viene incamerato alla fine dal Comune di Napoli, ovvero dalla parte pubblica concedente. Di fatto, quindi, oggi il Comune cede questo terreno del valore di 6 milioni, ma verrà realizzato un palazzetto e altre opere, che diventano proprietà del Comune di Napoli alla fine dell’itinerario”, ha detto in aula l’assessore al bilancio Pier Paolo Baretta illustrando la delibera.  

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AreNapoli, tutte le opere previste: così il nuovo palazzetto trasformerà l’area del Centro Direzionale

L’intervento del sindaco Manfredi in aula

Dopo il dibattito in aula, è intervenuto il sindaco Gaetano Manfredi per spiegare ulteriormente la posizione della Giunta comunale relativamente al progetto e sottolineare l’importanza di un palaeventi per la città di Napoli unito all’esigenza di rilanciare l’area del Centro Direzionale: “Quest’aula deve tenere conto non solo del calcolo, ma di una valutazione politica che vorrei fosse il più ampia possibile. Noi dobbiamo partire da quello che è successo in quella zona e che noi non dobbiamo dimenticare. In quella zona era previsto un grande intervento di tipo residenziale, con un investimento di 250 milioni di euro. La conclusione di questo tipo di operazione è stata che come Comune di Napoli abbiamo cacciato 14 milioni di danni e ora ci ritroviamo con una realtà della quale io mi vergogno e che sta peraltro nel centro della città, una zona occupata dai rom e nella quale ci sono stati incendi, prostituzione. Oggi questo rappresenta una vergogna, dobbiamo dirlo. E’ stato un fallimento, perchè avere un’area del genere, edificabile, in cui non si è trovato nessuno disposto ad investire un euro. Anzi, quelli che avevano proposto gli investimenti, ci hanno fatto causa e si sono presi 14 milioni di euro di danni. Quella è una zona che ha una serie di problemi non banali, in un’area che è in declino, dove il valore immobiliare del Centro Direzionale è sceso a picco negli ultimi anni, dove ci sono i comitati dei residenti che protestano e che mi ‘aggrediscono’ ogni volta che vado lì, giustamente, e dove i commercianti hanno grandi difficoltà a tenere aperti i negozi perchè non esiste una potenziale clientela. Dal punto di vista della priorità politica, quindi, il rilancio del Centro Direzionale è per noi una cosa fondamentale, perchè quell’area rappresenta una grande opportunità per la città e dove c’è anche la cittadella della giustizia, a cui noi dobbiamo garantire anche un decoro vista l’importanza. Abbiamo, quindi, la necessità di rilanciare anche la valutazione immobiliare di quel territorio, anche per le tante famiglie che vivono lì e che hanno acquistato una casa. Penso che su questo siamo tutti d’accordo”.

“In 25 anni – ha proseguito il primo cittadino partenopeo – non abbiamo trovato nessuno che volesse investire in quella zona, perchè chiaramente ci sono condizioni di rischio. Noi dobbiamo favorire l’investimento per realizzare un’infrastruttura che è di interesse pubblico per un fatto ovvio: in primo luogo si va a realizzare un palazzetto per gli eventi che a Napoli non c’è. Noi oggi non possiamo portare grandi eventi sportivi internazionali in città perchè non abbiamo il luogo. L’anno prossimo ci saranno gli europei di pallavolo in Italia e noi, purtroppo, siamo stati esclusi perchè non avevamo un palazzetto dello sport omologato ad un’attività internazionale. Volevamo portare anche un atp di tennis, visto che quando lo abbiamo fatto all’aperto è andata come è andata, ma non potevamo. Non abbiamo, inoltre, un luogo dove fare grandi eventi musicali. I cittadini si lamentano che noi utilizziamo troppo piazza Plebiscito, ma non abbiamo un’alternativa. Gli imprenditori e gli investitori chiedono che ci sia un palaeventi in città. A Milano ce ne sono tre, a Roma lo stesso, così come a Torino. Non vedo perchè noi per andare a vedere un concerto dobbiamo andare ad Eboli”. 

“Noi vogliamo che si faccia un qualcosa che salvaguardi l’interesse pubblico, perchè noi non vogliamo regalare niente a nessuno. Ma bisogna anche sapere che la valutazione di project financing viene fatta in maniera integrata. Peraltro, oltre ad avere il palaeventi, lì viene realizzato un parco pubblico a disposizione dei cittadini, con infrastrutture sportive libere e accessibili a tutti. Inoltre bisogna valutare che anche l’altra parte dei terreni che noi non cediamo per il progetto e che oggi valgono zero, saranno fortemente valorizzati dalla realizzazione delle opere. Questo, inoltre, è un project financing con un bando pubblico. Quindi questa è solamente la base di partenza. Se c’è una grande convenienza economica per questo tipo di intervento, troveremo decine di persone che presenteranno una proposta migliorativa: arabi, sceicchi, milanesi – ha ironizzato Manfredi – . Se noi non attraiamo capitale privato che investe in città, determinate cose non si potranno fare mai. Determinate trasformazioni delle periferie non possiamo farle con i soldi pubblici, perchè è impossibile. Se trovassimo altri investitori che facessero proposte come queste, che fossero interessati al Palargento e ad altre cose, io li andrei a prendere fino a casa. Quello che io chiedo, nel rispetto di tutte le posizioni politiche, è che su questa delibera ci sia il massimo della coesione, con il mio impegno personale ad approfondire ogni aspetto di tutti i successivi passaggi, ma noi ora dobbiamo dare il segnale che iniziamo questo percorso e che noi siamo disponibili a confrontarci senza pregiudizi con chi vuole investire in città. Poi dopo discuteremo e miglioreremo le condizioni. Immaginiamo solo dal combinato disposto dalla presenza contemporanea della stazione della metropolitana e di quella del palaeventi, che indotto potrebbero avere ad esempio i parcheggi al Centro Direzionale, che in città oggi sono quelli che rendono meno, mentre invece così potranno funzionare la notte, nel weekend. Noi terremo conto delle esigenze di tutti. Tutto quello che sarà l’indotto del palaeventi sarà nelle ore serali e notturne. La scelta è ricaduta su quell’area anche perchè rappresenta una zona che non ingolfa la città. Tutti avremmo voluto ricostruire il Palargento, ma sappiamo bene che quando andiamo a vedere una partita di basket, o ci arrivi con l’elicottero o hai qualche difficoltà ad arrivare lì”.  

I dettagli del progetto

Il costituendo raggruppamento temporaneo di imprese tra Italstage s.r.l. e S.S. Napoli Basket S.r.l. ha presentato nel giugno scorso il Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), quale progetto di fattibilità tecnica ed economica, corredato di un piano economico finanziario, che individua, tra più soluzioni, quella che presenta il miglior rapporto tra costi e benefici per la collettività, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e prestazioni da fornire per la realizzazione di una struttura polifunzionale destinata ad accogliere in prevalenza eventi sportivi, localizzata nell’area dell’ex mercato ortofrutticolo comunale, e inserita in un parco urbano con aree sportive e commerciali pertinenziali, su un’area di superficie complessiva di 106.321,00 mq, attraverso la procedura di cui al D. Lgs. 38/2021.

Il progetto è riferito alla realizzazione e gestione di una nuova arena per sport ed eventi in città denominata “AreNapoli”, dell’importo complessivo pari a € 56.991.600. In particolare, il soggetto proponente intende offre al Comune di Napoli un’operazione di partenariato pubblico privato – nella forma del project financing come disciplinato dall’art. 4, del D.Lgs 38/2021 (Nuova Legge Stadi) in attuazione dell’articolo 7 della legge 8 agosto 2019 n. 86 – finalizzata alla realizzazione della nuova arena multifunzionale, attraverso nuove opere ed interventi di ristrutturazione e ammodernamento dell’area.

L’intervento prevede la realizzazione dell’opera e successiva gestione per una durata complessiva di 63 anni, di cui 6 mesi per la progettazione esecutiva e validazione, 2 anni di realizzazione e la restante parte di gestione. 

Nell’ambito del rapporto concessorio proposto, e al fine di contribuire al perseguimento delle condizioni di equilibrio economico-finanziario e bancabilità della concessione, la proposta si basa sulla previsione di una contribuzione pubblica a carico dell’amministrazione concedente, comunque contenuta entro il limite normativo previsto dal D.Lgs 36/2023 e dalla regolamentazione Eurostat, nella forma di contribuzione “in kind” attraverso la costituzione, in favore del concessionario, di un diritto di superficie sull’area oggetto di intervento. Gli oneri di gestione e manutenzione resteranno a carico del concessionario. 

L’area di intervento è quella del dismesso mercato ortofrutticolo comunale, di complessivi 106.321 mq, attualmente in completo stato di abbandono e recintata lungo tutto il perimetro, compresa tra via Taddeo da Sessa (sud), via Costantino Grimaldi (nord), via Emanuele Gianturco (est), e via Domenico Aulisio (ovest), a ridosso del Centro Direzionale.

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