San Marino. Il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme respinge il ricorso dell’uditore commissariale che era stato censurato … di Marco Severini

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 


IL COLLEGIO GARANTE RESPINGE IL RICORSO DELL’UDITORE COMMISSARIALE (OMISSIS) SANZIONATO CON LA CENSURA PERCHE’ AVEVA EMESSO PROVVEDIMENTI IN CUI ERANO PRESENTI SUOI LEGALI DI FIDUCIA. DICHIARATE LEGITTIME LE NORME DISCIPLINARI INTRODOTTE NEL 2021

Il Collegio Garante della Costituzionalità delle Norme ha, lo scorso 7 gennaio 2025, rigettato le questioni di legittimità costituzionale sollevate nel procedimento disciplinare che vede protagonista l’uditore commissariale OMISSIS, sanzionato nel 2023 dal Consiglio Giudiziario con la censura per gravi violazioni dei doveri di astensione. 

Colpisce come le questioni di legittimità costituzionale siano state avanzate dal Collegio Garante d’ufficio proprio nel corso di un procedimento disciplinare per gravi violazioni deontologiche. Ancora più sorprendente è che una notizia di tale rilievo non abbia trovato spazio nei media locali, solitamente attenti a riportare sentenze di questa natura nonostante sia passata più di una settimana dalla data di pubblicazione della pronuncia.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

La sentenza, attesa per l’impatto sulle dinamiche disciplinari del sistema giudiziario sammarinese, conferma la piena legittimità della Legge Costituzionale n. 1/2021.

L’uditore Commissariale OMISSIS, difeso dall’avv. Antonella Mularoni, aveva impugnato la decisione del Consiglio Giudiziario sostenendo che la legge applicata fosse incostituzionale. 

La censura irrogata si basava su reiterate condotte di conflitto d’interessi: il magistrato aveva emesso provvedimenti in fascicoli in cui erano coinvolti suoi legali di fiducia, adottando decisioni economiche rilevanti ‘’e, comunque, creato ed evidenziato un rapporto di reciproco condizionamento, tale da ingenerare il sospetto della sua non serenità’’

Secondo l’accusa, tali comportamenti non solo violavano i doveri di imparzialità, ma compromettevano anche la percezione di serenità dell’azione giudiziaria.

Tra le argomentazioni della difesa, la presunta illegittimità dell’art. 16, comma 10, che attribuisce al Collegio Garante la competenza sui ricorsi disciplinari dei magistrati, e la violazione del principio di irretroattività sancito dall’art. 12, comma 20, applicato a fatti precedenti l’entrata in vigore della legge.

Il Collegio, composto dalla Prof.ssa Avv. Maria Alessandra Sandulli, dal Prof. Andrea Gratteri e dal Prof. Avv. Stefano Manacorda, ha respinto entrambe le questioni con una motivazione articolata e ferma.

Il Collegio ha rigettato l’argomentazione secondo cui l’art. 16, comma 10 fosse incostituzionale, sottolineando che la competenza disciplinare del Collegio è stata attribuita con legge costituzionale, rispettando l’art. 16, comma quarto della Dichiarazione dei Diritti e tale attribuzione è in continuità con il sistema giuridico sammarinese, che già in passato affidava al Collegio Garante funzioni disciplinari sui magistrati. La specificità della funzione giudiziaria giustifica un regime disciplinare distinto da quello dei dipendenti pubblici, senza violare il principio di uguaglianza.

Il Collegio ha inoltre evidenziato come il sistema di impugnazione – articolato su due livelli, con il Consiglio Giudiziario quale primo grado e il Collegio Garante come organo di appello – risponda pienamente ai requisiti di un giusto processo.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il Collegio ha affermato che la riforma del 2021 non introduce nuove responsabilità disciplinari ma si limita a specificare e graduare condotte già sanzionabili. La retroattività invocata dall’avv. Mularoni è stata dichiarata infondata, in quanto le condotte contestate erano già rilevanti disciplinarmente secondo il regime previgente e la riforma ha introdotto un sistema più favorevole per i magistrati, prevedendo sanzioni graduate e un termine di prescrizione triennale, nettamente inferiore rispetto al precedente regime decennale.

Il Collegio ha posto particolare enfasi sulla gravità delle condotte dell’uditore OMISSIS, ritenute incompatibili con il ruolo e i doveri di imparzialità che caratterizzano la magistratura. La sentenza ha ribadito che le norme contestate, lungi dal compromettere le garanzie dei magistrati, rafforzano la trasparenza e la fiducia nel sistema giudiziario.

L’avv. Mularoni ha cercato di minimizzare l’impatto delle violazioni, sostenendo che il sistema disciplinare introdotto fosse lacunoso e arbitrario, ma il Collegio ha respinto queste tesi, evidenziando che le norme attuali garantiscono maggiore prevedibilità e proporzionalità nelle sanzioni, senza lasciare spazio all’arbitrio.

La Procura del Fisco, rappresentata dall’avv. Roberto Cesarini, e l’Avvocatura dello Stato, ovvero gli avvocati Sabrina Bernardi e Barbara Reffi nell’interesse del Dirigente del Tribunale, e l’Avvocato dello Stato Alessandra Belardini, nell’interesse dello Stato, hanno difeso con fermezza il quadro normativo, sottolineando che la riforma risponde alle raccomandazioni del GRECO e agli standard internazionali, ponendo la Repubblica di San Marino in linea con i più elevati principi di indipendenza e responsabilità giudiziaria.

La sentenza, quindi, segna un punto fermo nella gestione disciplinare dei magistrati a San Marino. 

Le contestazioni mosse dal magistrato OMISSIS e dall’avv. Mularoni si sono rivelate infondate, riaffermando la correttezza del sistema introdotto con la Legge Costituzionale n. 1/2021. 

La decisione non solo conferma la validità delle norme, ma ribadisce l’importanza di un sistema giudiziario che operi con imparzialità e trasparenza, elementi fondamentali per mantenere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Dilazioni debiti fiscali

Assistenza fiscale

 

La riforma dell’ordinamento giudiziario ha rafforzato l’indipendenza della magistratura, sottolineando al tempo stesso la necessità che essa risponda del proprio operato.

La responsabilità disciplinare, in questo senso, rappresenta un passo essenziale verso una giustizia più trasparente e vicina ai cittadini.

Marco Severini – direttore GiornaleSM



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link