Spaccio e rapine in Salento, tra assoluzioni e prescrizioni si chiude processo per 33 imputati


GALATONE (Lecce) – Tra assoluzioni e non doversi procedere per intervenuta prescrizione si chiude con un nulla di fatto il processo a carico di alcuni imputati, coinvolti a vario titolo, in un giro di spaccio e di rapine in Salento. Il verdetto, a firma della giudice per l’udienza preliminare Giulia Proto, a conclusione del processo in abbreviato, ha riguardato Giulia Ferraro, 33 anni, di Gallipoli; Cosimo D’Amato, 37enne, di Galatone; Giuseppe Marzano, 59 anni, di Galatone; Mattia Marzano, 34enne, di Galatone; Antimo Marzano, 41enne di Galatone; Fabio Lanzillotto, 41enne di Galatone; Vincenzo Lanzillotto, 45enne, di Galatone; Mirko Pagano, 41enne di Copertino; Luca Martina, 38, di Copertino; Crocifisso Colopi, 46 anni, di Galatone; Marco Sederino, 41enne, di Porto Cesareo; Gabriele Cardellini, 41enne, di Gallipoli; Giovanni Lezzi, 39 anni, di Galatone; Ivan Gaballo, 34 anni, di Galatone; Alessandro Loiola, 50 anni, di Galatone; Marco Caracciolo, 40 anni, di Galatone; Massimiliano Bertuzzi, 44 anni, di Aradeo; Antonio Zambonini, 58 anni, di Galatone; Sebastiano Zambonini, 40 anni, di Galatone; Cosimo Marra, 37 anni, di Galatone; Ivan Gaballo, 34 anni, di Galatone; Luciano Pagano, 61 anni, di Galatone; Massimiliano Gaballo, Giuseppe Delle Donne, Cosimo Marra, 37 anni, di Galatone; Emanuele Tricarico, 51 anni, di Alezio; Luigi Ghiaccio, 51 anni, di Galatone; Rosario Casalino, 50 anni, di Gallipoli; Maurizio Tricarico, 36 anni, di Gallipoli; Giuseppe Schirosi, 46 anni, di Alezio; Giovanni Antonaci Danieli, 39 anni, di Gallipoli; Alessandro Greco e Alessandro Barba, 39 anni, di Alezio. Le accuse contestate, a vario titolo, sono quelle di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio, tentata e consumata estorsione aggravata dal metodo mafioso, rapina e lesioni aggravate e detenzione e porto in luogo pubblico di arma comune da sparo.

LE TRE PRESUNTE ASSOCIAZIONI
Secondo le indagini, Giuseppe Marzano, Mattia Marzano, Antimo Marzano, Fabio Lanzillotto e Vincenzo Lanzillotto avrebbero gestito lo spaccio di cocaina a Galatone tra maggio del 2012 e aprile 2013. I tre Marzano, nel ruolo di promotori ed organizzatori; gli altri, nel ruolo di fiduciari, incaricati di assicurarsi le fonti di approvvigionamento e la successiva distribuzione.

Un altro gruppo, composto da Massimiliano Bertuzzi, Marco Caracciolo, Giovanni Lezzi, Antonio Zambonini, Sebastiano Zambonini,Cosimo Marra, Ivan Gaballo e Luciano Pagano avrebbero venduto sempre a Galatina cocaina e marinìjuana da ottobre del 2012 fino ad aprile del 2013. Caracciolo come promotore; gli altri incaricati nell’attività di spaccio.
Tra Alezio e Gallipoli, invece, sempre nello stesso periodo, la gestione dello spaccio di cocaina, hashish e marijuana sarebbe stata ad esclusivo appannaggio di Gabriele Cardellini, Emanuele Tricarico, Giulia Ferraro, Luigi Ghiaccio, Rosario Casalino, Maurizio Tricarico, Giuseppe Schirosi, Giovanni Danieli Antonaci, Alessandro Greco, Alessandro Barba.

LE ESTORSIONI
Alessandro Loiola era accusato di quattro estorsioni aggravate dal metodo mafioso. La prima ai danni di una persona: “dammi 1000 euro ca mi servenu” gli avrebbe detto somma necessaria per onorare un debito per pregresse forniture di droga ricevute da Gabriele Cardellini; una tentata estorsione ai danni del titolare di un mobilificio avvicinato per scontargli effetti cambiari a firma della sorella per 2mila euro con la minaccia di appropriarsi della sua auto qualora non avesse provveduto; ai danni di un legale rappresentante di una ditta di Nardò attiva nel settore del noleggio di videogiochi minacciato per telefono di consegnargli 100 euro in un bar; un’estorsione al legale rappresentante di una ditta, attiva nel settore dei video giochi, intimato di sborsare 200 euro “se no purtroppo mi vedo costretto…costretto…ad essere più cattivo”; una tentata estorsione ai danni del dipendente di una ditta di Galatina incaricato del ritiro degli incassi delle apparecchiature dei video-giochi che avrebbe dovuto consegnargli parte degli incassi intimandogli, a fronte del rifiuto, di comunicare al suo datore di lavoro che la nuova “regola” prevedeva il versamento di una quota mensile.

LE RAPINE
C’è poi il fronte delle rapine. Il 27 febbraio del 2013 Giuseppe Delle Donne e Cosimo Marra avrebbero rapinato un’automobilista di una catenina in oro armati pistola e passamontagna; il 2 marzo 2013 rapinarono un’auto; quel giorno stesso assaltarono il distributore di benzina “Q8 Prete” di Galatone di 200-300 euro e di una collana in oro;
Sempre quel giorno, insieme a Marco Caracciolo e Cosimo D’Amato questi ultimi come pianificatori, armati di pistola e fucile a canne mozzate avrebbero fatto irruzione all’interno del ristorante/braceria “Gustavo” “ripulendo” i clienti e i titolari complessivamente di 9mila euro, dei telefonini, degli oggetti in oro, delle carte di credito esplodendo peraltro due colpi di fucile a canne mozzate procurando lesioni a tre clienti raggiunti dalla rosa di pallini delle cartucce calibro 12 esplose guaribili in una settimana come riportato dai referti medici rilasciati dal sanitari dell’Ospedale di Gallipoli in circa una settimana.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Angelo Ninni, Luciano De Francesco, Roberto De Mitri Aymone, Simona Guido, Luca Laterza, Speranza Faenza, Giuseppe Presicce, Davide Spiri, Maurizio My, Tommaso Valente, Luigi Pastore, Paola Scialpi, Cosimo D’Agostino, Ladislao Massari, Francesco Zacà, Enrico Gargiulo, Andrea Bianco, Raffaele Pesce, Vincenzo Perrone e Pantaleo Cannoletta.



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