[acspro] [CRUmbria-News] Presentate all’Assemblea legislativa le “Linee programmatiche per l’Umbria”

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(AGENPARL) – Roma, 16 Gennaio 2025

(AGENPARL) – gio 16 gennaio 2025 Gli interventi della presidente della Giunta regionale Stefania Proietti e
della portavoce dell’opposizione Donatella Tesei
(Acs) Perugia, 16 gennaio 2025 – “Siamo qui anche per coloro che non sono
andati a votare e per far capire che è importantissimo esserci e sono
importanti le azioni che farà ciascuno di noi, maggioranza e minoranza”:
ha esordito così la presidente della Giunta regionale, Stefania Proietti,
nel presentare le Linee programmatiche di governo della Regione Umbria per i
prossimi cinque anni.
Illustrando il documento, la Presidente ha messo al primo punto il tema della
SANITÀ, la cui delega ha voluto tenere per sé come assunzione di massima
responsabilità nei confronti del mandato ricevuto dai cittadini,
rivendicando “il diritto alla salute di ogni persona di ogni territorio,
una salute pubblica e universale, dalla promozione alla prevenzione, fino
all’accesso alle cure, consapevoli della complessità della situazione che
riguarda tutto il Paese. Faremo un’azione sinergica – ha detto – con
operatori, associazioni e cittadini, per un approccio a ‘una sola
salute’”.
“La sfida di questo Governo regionale – ha sottolineato la presidente
Proietti – è quella di ‘Fare Sistema’ per costruire il ‘Sistema
Salute’, andando ad incidere sulle 8 direttrici per lo sviluppo del sistema
integrato della salute:
1. Sviluppo dell’approccio ‘One-Health’ (UNA SOLA SALUTE) attraverso il
rafforzamento del sistema di prevenzione a garanzia del benessere del
cittadino, con particolare riguardo alla popolazione a rischio e promozione
di corretti stili di vita, potenziamento del sistema di sorveglianza
epidemiologica e della prevenzione e contrasto alle emergenze sanitarie,
programmazione degli interventi per il benessere animale e a tutela della
sicurezza degli alimenti.
2. Riorganizzazione della RETE OSPEDALIERA E DEL TERRITORIO attraverso il
potenziamento dell’offerta clinico-assistenziale e socioassistenziale,
secondo le priorità sancite in sede di programmazione regionale attraverso
l’innovazione, la differenziazione dell’offerta e attivando livelli di
specializzazione crescente e ampliando la gamma delle tipologie di servizio,
nel rispetto dei principi di razionalizzazione ed efficientemento dei
servizi.
3. Sviluppo della rete di cooperazione tra Ospedali-Territorio e
Territorio-Territorio per la creazione di RETI CLINICHE INTERAZIENDALI
FUNZIONALI per gestire in modo integrato i Percorsi Diagnostici Terapeutici e
Assistenziali (PDTA) secondo i principi di sicurezza delle cure, complessità
prestazioni e gestione in prossimità della persona.
4. Promozione dell’efficientamento delle strutture organizzative della rete
dell’offerta ospedaliera e territoriale e sviluppo con il PRIVATO
ACCREDITATO in una logica di supporto e non di competizione, di
programmazione e non di emergenzialità.
5. Azioni per la riduzione delle disuguaglianze nell’erogazione delle
prestazioni sanitarie e dei LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA (LEA), anche
attraverso il miglioramento dell’accessibilità ai servizi, ai tempi di
attesa e appropriatezza delle prescrizioni e azioni per la comunicazione, la
partecipazione, la condivisione anche mediante la partecipazione delle
associazioni del Terzo settore e dei pazienti ai percorsi.
6. Potenziamento della SANITÀ DIGITALE: sviluppo delle politiche per
‘l’Ospedale sicuro’ e il ‘dato sicuro’ attraverso gli investimenti
in cybersecurity e implementazione e diffusione del fascicolo sanitario
elettronico, sviluppo ed interoperabilità dei sistemi digitali, la
diffusione e lo sviluppo dei sistemi di e-Health e telemedicina.
7. Nel rapporto con l’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di Perugia creazione di una
collaborazione di valore per la didattica e per la realizzazione di progetti
di ricerca nell’area medica e delle professioni sanitarie, sia sul versante
biomedico che su quello della organizzazione dei servizi sanitari, volti a
sviluppare procedure diagnostiche e terapeutiche innovative e a favorire il
rapido trasferimento applicativo delle acquisizioni sperimentali.
8. Sostegno a politiche per la VALORIZZAZIONE DEI PROFESSIONISTI SANITARI,
anche dando adeguato riconoscimento alle prestazioni svolte e compensando
maggiormente le funzioni per le quali si registrano carenze, tra cui i
servizi di pronto soccorso.
Sono queste le basi del nuovo Piano sanitario regionale. Inizieremo proprio
da qui la nostra sfida per lo sviluppo e il benessere, insieme ai cittadini
alle associazioni. Un percorso condiviso con tutti i portatori di interesse
sia nella sua definizione che, soprattutto nella sua attuazione. Un percorso
già iniziato in campagna elettorale che si concretizzerà ogni giorno con i
cittadini nell’interesse comune”.
Stefania Proietti ha voluto dedicare un capitolo a parte per l’attuazione
dei diritti delle PERSONE CON DISABILITÀ: “intendiamo mantenere e
predisporre servizi, strumenti, interventi, reti per assicurare alle persone
con disabilità di sviluppare le proprie potenzialità nelle diverse età,
avere un percorso scolastico, conservare nel tempo le competenze via via
acquisite, inserirsi nel lavoro e nella vita sociale e culturale. Ciò si
rende necessario in particolare alla fine del percorso scolastico, quando chi
ha disabilità rischia di rinchiudersi in casa e in totale dipendenza dai
familiari. Vogliamo quindi assicurare il progetto individuale, rimasto in
molti casi disatteso in questi anni”.
Sulle altre linee programmatiche, Proietti ha detto “ho tenuto per me la
delega alla RICOSTRUZIONE delle aree colpite dal sisma e dalle calamità
naturali. Serve velocizzazione, le persone colpite da questi eventi non
possono più aspettare. Abbiamo avuto, oltre a quello del 2016, un altro
sisma minore per danni ma non nell’impatto sulla popolazione. Urge avviare
la ricostruzione anche delle altre aree. Ho tenuto anche la delega alla
PROTEZIONE CIVILE perché c’è la responsabilità di dover correre
immediatamente. Le risorse devono essere incrementate. Quindi la delega per
le grandi manifestazioni: Giubileo e Centenario sono due grandi occasioni di
sviluppo per l’Umbria, per un sistema di accoglienza integrato su tutti i
territori”.
Su SVILUPPO E LAVORO, “deve esserci una tavola rotonda di coprogettazione
per il futuro dell’Umbria, non separando lo sviluppo dal lavoro, un lavoro
non precario, con un salario minimo garantito, e in sicurezza. Al centro ci
devono essere i giovani, non vogliamo più assistere al depauperamento e alla
dispersione delle loro energie. Auspichiamo che prima o poi la politica crei
le condizioni per farli tornare. Il Pnrr è una grande opportunità per
affrontare velocemente i temi cruciali. Dobbiamo chiedere INFRASTRUTTURE,
quindi risorse per le ferrovie ma anche per infrastrutture digitali. E non
possiamo fermarci al digitale, serve diritto allo studio per tutti, anche di
scegliere l’Università. Quello dei Trasporti pubblici locali è un tema
collegato. Il diritto alla mobilità deve essere ancora più esteso, anche
per fasce di età, non solo per gli universitari. Serve una casa per i
giovani che scelgono di restare in Umbria.
La QUESTIONE AMBIENTALE diventa cardine anche per non perdere posti di
lavoro, sappiamo che l’industria non sostenibile non ha futuro, sono
necessari investimenti con intervento del governo. Occorre fermare
l’inceneritore per dare un futuro all’Umbria, servono nuove soluzioni di
sviluppo che partano dai rifiuti per rigenerare interi siti produttivi, non
prescindendo dalla tutela dell’ambiente. Il Piano energetico ambientale
regionale sarà fra i primi documenti che produrremo, per dare certezze non
solo ai comuni ma anche agli investitori.
Altro tema fondante il TURISMO: Giubileo e Centenario possono farci ripartire
e questo riguarda il sistema dell’accoglienza in tutti i territori, servono
infrastrutture efficienti. Il COMMERCIO vive una situazione drammatica,
soprattutto nei centri storici, senza servizi non c’è vivibilità, faremo
la legge sul commercio. Punteremo anche su INTERNAZIONALIZZAZIONE e accesso
al credito per le imprese, con intese con altre regioni, anche a livello
internazionale. Gli investimenti in tecnologia devono essere fatti nelle
logiche di rete, anche per ciò che concerne le reti infrastrutturali e
trasportistiche. Come per le strade non possiamo prescindere da finanziamenti
governativi. L’AGRICOLTURA con la programmazione europea e le innovazioni
può diventare elemento trainante di nuovo sviluppo economico sostenibile. Il
PATRIMONIO PUBBLICO è da rilanciare: vi sono grandi potenzialità e
lavoreremo sull’edilizia residenziale pubblica per dare a ogni persona un
tetto.
Sul WELFARE c’è una delega specifica, occorre riscrivere il Piano sociale
regionale per un welfare inclusivo e per la lotta alla povertà, in maniera
sistemica non con i bonus. Ci occuperemo di lotta alla violenza di genere e
alle discriminazioni.
ISTRUZIONE: promuovere l’accesso all’istruzione e combattere
l’abbandono scolastico. Più servizi possibili anche per conciliare vita e
lavoro. Risorse su edilizia scolastica e collaborazione con l’Università e
l’alta formazione. Non dimenticando il binomio sport-inclusività.
Altro impegno specifico della Giunta sarà quello della PACE, della non
violenza. Torniamo protagonisti sul tema della pace come recita l’articolo
4 del nostro Statuto regionale.
Non possiamo fare tutto questo – ha concluso – senza la più ampia
partecipazione dei cittadini e per questo c’è una delega anche per la
partecipazione, affidata a un assessore. Siamo pronti a fare dell’Umbria
una terra pilota che, nonostante la nostra piccola incidenza, assuma grande
rilevanza e centralità”. 
*DONATELLA TESEI *(portavoce delle opposizioni): “Faremo un’opposizione
concreta, non ideologica e preconcetta, ma senza sconti, sui temi e sugli
argomenti. Basta però raccontare storie da campagna elettorale e mistificare
la realtà. È tempo di lavorare sulla concretezza.
Sulla sanità avete evidenziato gli stessi punti su cui abbiamo iniziato a
lavorare a metà del 2022, appena usciti dalla pandemia. Allora ci siamo
trovati ad affrontare una sanità completamente disastrata e questo non può
essere dimenticato. Dobbiamo fare in modo che quello che si è verificato non
accada più. Il sistema a cui si faceva riferimento non può più esistere.
Un sistema che ci ha impedito di fare i concorsi mentre affrontavamo
l’emergenza covid. Mancavano le terapie intensive, c’erano situazioni
drammatiche. Bisogna proseguire nella riorganizzazione della sanità che
abbiamo iniziato, anche modificandola. I problemi dell’Umbria sono comuni a
tutte le Regioni. A livello nazionale viene certificato che ad oggi le
risposte di salute della sanità umbra sono adeguate, anche se migliorabili.
Si dovrà procedere con le integrazioni e la realizzazione dei nuovi ospedali
e si dovranno anche chiarire i tempi. Le risorse per l’ospedale di Terni ci
sono e vanno messe a valore mentre si interviene per ridurre gli accessi
impropri.
Sul fascicolo elettronico e sulla medicina di prossimità si dovrà lavorare,
lasciandosi alle spalle la campagna elettorale, essendo consapevoli che molto
è stato fatto da noi. Vanno necessariamente coinvolte le farmacie,
soprattutto per dare risposte alle aree interne e marginali. Alcune
specialità, come l’emergenza urgenza, non possono essere di prossimità. E
per questo abbiamo scelto di dotarci dell’elisoccorso, che oggi ci permette
di salvare vite in qualsiasi punto della nostra regione. Auguro alla
presidente Proietti di lavorare in condizioni di normalità, che nei 5 anni
precedenti è decisamente mancata, tra covid e ripartenza. L’ammodernamento
di cui necessità la sanità è una urgenza: noi abbiamo iniziato a rinnovare
molte strumentazioni ma altre sono da sostituire. Bisogna garantire la
sicurezza delle cure perché non in tutti gli ospedali si può fare tutto,
dato che ciò contrasta tra l’altro con le linee di indirizzo nazionali e
internazionali. In questo campo le linee di mandato sembrano più sogni e
auspici.
L’Umbria è sempre stata una terra di pace e di cooperazione anche durante
il governo di centrodestra. Ci sono altre questioni che richiedono attenzione
ed azioni rapide. Le opere del Pnrr hanno tempistiche molto stringenti, dato
che la scadenza del 2026 non è modificabile. Serve molta concretezza.
È necessario far uscire l’Umbria dall’isolamento, dobbiamo permettere
agli umbri di accedere all’alta velocità ferroviaria. Ci sono già pronti
10 milioni di euro per progettare la nuova stazione AV Medio Etruria. Avendo
il progetto si potranno trovare i finanziamenti per realizzare un
infrastruttura che sarà anche al servizio dell’Umbria.
Importante sarà poi affrontare la questione del nodo di Perugia, per il
quale si deve decidere cosa si vuole fare, ricordando che le opere pubbliche
avvengono per stralci funzionali e con i progetti pronti. Con la volontà di
realizzare le opere i finanziamenti si trovano.
L’Umbria nel 2018 è scesa a ‘Regione in transizione’, con il rischio
della recessione, che abbiamo scongiurato sostenendo le aziende e puntando
sulla crescita, come dimostrano i dati sull’occupazione finalmente
positivi. Dobbiamo fare in modo che questo processo virtuoso vada avanti. 
Nella scorsa legislatura abbiamo investito molto nella promozione
dell’Umbria e speriamo che quell’impegno prosegua. L’accordo sugli 80
milioni di euro per gli 800 anni di S.Francesco l’ho concluso io e lo
conosco. Così come ho portato alla cabina di regia sulla ricostruzione un
elemento importante, ossia lo sblocco delle risorse per i luoghi di culto.
Accordo che ho concluso con il commissario Legnini, avendo compreso
l’importanza del Giubileo e degli 800 anni di S.Francesco. Chi governa la
Regione deve guardare avanti e lontano, dato che ora l’Umbria è una meta
ambita, che prima veniva promossa con le foto della Toscana. Il nostro target
turistico è medio-alto e servono investimenti importanti. Ci sono stati e ci
sono bandi per migliorare la ricettività e l’accoglienza. Quella è la via
giusta e bisogna continuare a seguirla.
Altra sfida rilevante è il raddoppio immediato dell’aeroporto. Nel 2024 lo
scalo ha battuto il record del 2023 con 534mila passeggeri. Deve essere
velocemente approvato il piano industriale – convocando l’assemblea della
Sase – visto che le rotte partono da marzo. Il volo su Milano-Bergamo era
stato richiesto dalle nostre imprese e collegava Perugia con un Hub dove
transitano 14 milioni di passeggeri. Si tratta di un volo finanziato anche
dalla Fondazione e da Confindustria, proprio per la sua valenza economica. Il
numero dei passeggeri non era quello delle tratte turistiche ma la sua
valenza era alta. Per attivare le rotte serve un piano industriale e la
relativa disponibilità economica. Il ‘San Francesco’ era in fin di vita
5 anni fa ma ora può crescere ulteriormente ed arrivare a 1 milione di
passeggeri. Senza soldi gli aerei non volano ma questi sono servizi
essenziali e strategici. L’assessore De Rebotti ha recentemente incontrato
i sindacati ma non ha incontrato la società di gestione dell’aeroporto.
La Regione immotivatamente ha rinviato sine die l’assemblea dei soci del
Fondo Monteluce, che invece deve essere convocata al più presto per porre
fine a una vicenda drammatica che abbiamo ereditato. È necessario muoversi
velocemente per costruire la Casa della Salute e mettere le strutture a
disposizione di Ater, restituendo almeno l’area alla città. Una zona che

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