Il Comune di Alba sta rivoluzionando il proprio patrimonio edilizio pubblico attraverso un ambizioso piano di efficientamento energetico che promette di ridurre drasticamente i consumi e le emissioni di CO2. Con investimenti mirati per oltre 1,8 milioni di euro, provenienti da diverse fonti di finanziamento pubbliche e private, l’amministrazione sta affrontando una delle sfide più urgenti del nostro tempo: la sostenibilità energetica degli edifici pubblici.
L’intervento più significativo, destinato alla Scuola Primaria G. Rodari con un investimento di 609.629 euro, è finanziato quasi interamente dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dimostrando l’importanza delle partnership pubblico-private nel settore dell’efficienza energetica. La scelta di intervenire sulla copertura con un nuovo sistema di coibentazione non solo eliminerà le criticità di infiltrazione d’acqua, ma garantirà una riduzione sostanziale delle dispersioni termiche, traducendosi in un immediato risparmio sui costi di riscaldamento e raffrescamento.
Gli impianti sportivi Saglietti e Manzo beneficiano di un importante contributo della Fondazione CRC, che ha permesso di pianificare interventi per 500.000 euro. Il progetto, che sta rivoluzionando l’illuminazione e i sistemi termici, rappresenta un esempio virtuoso di come le fondazioni bancarie possano supportare la transizione energetica a livello locale. Il relamping con tecnologia LED, oltre a migliorare la qualità dell’illuminazione per gli atleti, comporterà una riduzione dei consumi elettrici stimata tra il 50% e il 70%. L’intervento dimostra come l’efficientamento energetico possa coniugare benefici ambientali e miglioramento della fruibilità degli spazi.
La Scuola Secondaria Vida, con un investimento di 130.000 euro finanziato attraverso i fondi del Ministero dell’Interno nell’ambito delle “Piccole Opere” (ex fondi PNRR), evidenzia l’importanza della riqualificazione energetica nel recupero del patrimonio storico. La sostituzione di 33 serramenti con un investimento di 130.000 euro rappresenta una sfida particolare: coniugare l’efficienza energetica con il rispetto architettonico di un edificio storico. La soluzione adottata, che mantiene l’estetica originale pur introducendo tecnologie moderne di isolamento, offre un modello replicabile per altri edifici storici.Il completamento della riqualificazione della sede AVIS, anch’esso finanziato con fondi del Ministero dell’Interno – Piccole Opere per 190.000 euro, dimostra l’efficacia di un approccio integrato: il cappotto esterno, combinato con l’isolamento del controsoffitto e il nuovo sistema di illuminazione, ha trasformato un edificio energivoro in un esempio di efficienza. Il risultato è particolarmente significativo per una struttura che opera 24 ore su 24, dove il risparmio energetico si traduce in risorse aggiuntive per i servizi sanitari.
Particolarmente innovativo è il finanziamento dell’intervento sul Teatro Sociale “G. Busca”, che vede la combinazione di fondi comunali e regionali attraverso il bando POC della Regione Piemonte, per un investimento complessivo di quasi 400.000 euro. Questo mix di fonti di finanziamento dimostra come la collaborazione tra diversi livelli istituzionali possa rendere possibili interventi complessi su edifici storici di grande pregio culturale.Questi interventi assumono particolare rilevanza nel contesto attuale di crisi energetica e cambiamento climatico. Le stime indicano che gli edifici pubblici inefficienti possono sprecare fino al 40% dell’energia consumata. Gli interventi di Alba, quindi, non sono solo un investimento economico, ma una risposta concreta alle sfide ambientali del nostro tempo.L’impatto di queste iniziative va oltre il risparmio energetico immediato. Gli edifici riqualificati diventeranno esempi concreti di sostenibilità per i cittadini, in particolare per gli studenti che frequentano le scuole interessate. La scelta di intervenire su strutture ad alta frequentazione pubblica amplifica il valore educativo degli interventi, promuovendo una cultura della sostenibilità nella comunità.
Il programma di efficientamento energetico di Alba si distingue per la sua visione sistemica: non interventi isolati, ma un piano organico che coinvolge edifici scolastici, strutture sportive e luoghi della cultura. Il modello di finanziamento adottato dal Comune, che combina fondi europei (ex PNRR), nazionali (Ministero dell’Interno), regionali (POC Piemonte), contributi di fondazioni private (Fondazione CRC) e risorse del GSE, rappresenta un esempio virtuoso di come un’amministrazione locale puo’ massimizzare le opportunità di finanziamento disponibili per la transizione energetica.
Tale approccio diversificato non solo garantisce la sostenibilità finanziaria degli interventi, ma crea anche un effetto moltiplicatore sugli investimenti, generando benefici economici e ambientali per l’intera comunità. Secondo alcuni analisti la strategia integrata di Alba potrebbe diventare un modello per altri comuni italiani, dimostrando come la transizione energetica possa essere gestita in modo efficace anche a livello locale, combinando diverse fonti di finanziamento per massimizzare l’impatto degli interventi sul territorio.
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