Case cantoniere della Provincia. Un progetto per recupero e funzioni

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Non può che essere apprezzato l’intervento del consigliere della Provincia di Matera, Carlo Ruben Stigliano (insieme per la provincia di Matera) per il recupero delle ultime 22 case cantoniere dell’Ente e per individuare una possibile destinazione d’uso, coinvolgendo gli studenti della facoltà di architettura della Basilicata. Utile suggerimento che potrebbe portare a nuova vita, con progetti di recupero, le vecchie case utilizzate da quelle figure di presidio e manutenzione di strade e altre piccole infrastrutture che sono stati i cantonieri. Figure scomparse e con loro quel prezioso apporto che non poteva essere rimpiazzato, e la storia lo ha confermato, da operai forestali e della filiera dei progetti denominati con vie blu e di altri cromatismi finiti nel dimenticatoio. L’auspicio è che le intese tra Enti portino anche a ipotesi di gestione con nuove funzioni. Ambiente, protezione civile, cultura, stazioni di posta, meteo e altro ancora. Per questo ci vorranno bandi che stimolino fantasia e progetti, che possano avere ricadute occupazionali. E con l’occasione ci piace ricordare i ponti a una arcata, realizzati negli anni Trenta in concomitanza con le opere di bonifica del Ventennio fascista, che potrebbero entrare in un percorso di valorizzazione escursionistico. Ne parlò nei consigli provinciali della prima Repubblica, giunta guidata dall’ex presidente Rocco Grieco, il capogruppo del Msi Rocco Leonardo Tauro.

IL COMUNICATO STAMPA

Stigliano (Insieme per la provincia di Matera): «Case cantoniere di proprietà della Provincia, beni immobili da valorizzare in collaborazione con l’università».
La Provincia di Matera è proprietaria di 22 delle 48 case cantoniere, esistenti sul proprio territorio di competenza. Beni immobili dalle grandi potenzialità, alcuni di comprovato valore storico-architettonico, che l’ente di via Ridola intende alienare mediante bando pubblico. Una decisione che andrebbe riconsiderata nel merito e nei criteri, secondo il consigliere provinciale Carlo Ruben Stigliano (Insieme per la provincia di Matera), che propone di coinvolgere l’Università della Basilicata (Unibas) mediante un serio e strutturato concorso di idee, finalizzato ad elaborare il miglior progetto di valorizzazione funzionale, che sia vincolante per chi acquista il bene. «Lasciamo gestire la bellezza a chi lo fa per mestiere -spiega Stigliano- ovvero i nostri giovani studenti della facoltà di Architettura dell’Unibas con sede a Matera. Sarebbe davvero un peccato non governare il processo di valorizzazione di questi preziosi immobili, presìdi strategici sul territorio provinciale soprattutto per collocazione e valore culturale. Al di là delle case cantoniere vincolate dalla Soprintendenza per il proprio particolare valore storico-architettonico -prosegue Stigliano- più che una semplice e generica alienazione, sarebbe preferibile vincolarne la destinazione d’uso a un turismo sostenibile, integrato ad esempio con la nostra sentieristica storica verso i luoghi a forte vocazione naturalistica e culturale. Dobbiamo rendere protagonisti i giovani, insomma, sia nella progettazione che nella eventuale valorizzazione -prosegue Stigliano- coinvolgendo nelle fasi esecutive del bando anche i sindaci dei Comuni, che ospitano case cantoniere nel proprio territorio». Il primo bando già pubblicato a fine dicembre 2024, punta all’alienazione di cinque case cantoniere della Provincia, ma un’inversione di strategia è sempre possibile per quelli futuri. Le case cantoniere sono immobili di proprietà demaniale e gestiti dall’Anas, caratterizzati dal tipico colore rosso pompeiano dell’intonaco. Prendono il nome dai cantonieri, ovvero gli addetti alla manutenzione delle strade, che per esigenze di servizio avevano necessità di alloggiare nei pressi del luogo di lavoro, lungo le Statali appunto. Nel corso degli Ottanta, per gli eccessivi costi di gestione e manutenzione, ne sono state dismesse numerose. Successivamente, a seguito del processo di declassamento di strade statali, avvenuto nel 2001, ne sono state dismesse molte altre. Alcune sono state semplicemente chiuse, altre sono passate agli enti regionali o provinciali. Ne rimangono aperte ancora, specie al Sud o nei centri principali. Dove le case cantoniere sono state chiuse, la gestione manutentiva è affidata in genere sempre all’Anas.
Matera, 16 gennaio 2025

Il consigliere provinciale
Carlo Ruben Stigliano

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