Ferrara, Pd ancora diviso e spunta un «caso sessismo»

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 


Ferrara È andato avanti fin oltre l’1 la Direzione provinciale post-elezioni del Pd, ed il clima di confronto, sia pur duro, ha lasciato posto al fuoco delle polemiche proprio nella coda. La scintilla è stato lo scontro tra Cora Talmelli e Paolo Mezzogori, con quest’ultimo a zittire la collega in maniera considerate da lei «sessista», il coinvolgimento di altre esponenti della Direzione e richiesta d’intervento del presidente dell’assemblea. Braci che covavano sotto la cenere delle divisioni politiche emerse ancora una volta tra la visione del segretario Nicola Minarelli, sostenuto ma anche incalzato dagli schleiniani con un articolato documento, e parte dell’ex segreteria cittadina ed esponenti di altri territori, con il capogruppo regionale Paolo Calvano che pure muove rilievi critici. Ad assistere al tutto il segreterio regionale Luigi Tosiani che, pur febbricitante, è rimasto fino alla fine, adombrando anche una tornata congressuale provinciale in coincidenza con quella regione, a fine anno (ma la scadenza naturale di Minarelli è ottobre 2027).

Il caso «Cos’è successo con Mezzogori? Ho interrotto – è il racconto di Cora Talmelli – la replica finale di Minarelli perché a mio avviso stava insistendo troppo nell’attaccare una rappresentante di circolo che aveva solo sottolineato le difficoltà a tirare avanti, dal punto di vista finanziario e politico (Gabriella Dellacecca di Jolanda, ndr), e di questo mi scuso, ho mancato di lucidità dopo una serata così tesa. Mezzogori però si è girato dicendomi “stai zitta”: credevo di non aver capito bene, quindi sono andata da lui subito dopo e gli ho chiesto conto, e lui mi ha ripetuto che dovevo stare zitta. L’ho vissuto come un atto sessista, da un uomo a una donna, e non mi considero una militante su questo fronte: ho chiamato in causa le rappresentanti delle donne Pd, Ilaria Baraldi e Marcella Zappaterra, e ringrazio Carlotta Gaiani per aver chiesto una mozione di censura al presidente dell’assemblea». Mezzogori ieri ha preferito non replicare, mentre il presidente Simone Tassinari ha cercato di stemperare gli animi: «Ho sentito l’intervento di Cora Talmelli, che ho trovato duro nei modi e nei contenuti, non la frase di Mezzogori: conoscendo Paolo, mi sento di escludere che possa assumere atteggiamenti sessisti. Allo stesso tempo ho detto anche a Cora che su queste cose non ci possono essere dubbi, in un partito come il nostro, e credo che anche Mezzogori debba metterlo in chiaro al più presto. A mio avviso l’episodio va ricondotto alla tensione e alla stanchezza, era l’1.30 di notte». Tassinari ha parlato ieri con Ilaria Baraldi, potrebbe esserci l’intervento del Coordinamento donne dem.

La politica L’incendio finale, con diversi interventi a “difendere” Cora Talmelli, ha lambito anche il segretario, la cui relazione peraltro non è stata messa ai voti. Come anticipato alla vigilia, Minarelli aveva calcato sulla «soddisfazione per i numeri positivi che non vedevamo da parecchi anni», in riferimento alle Regionali: il centrosinistra davanti al centrodestra con il 48,8%, «quella cartina dell’Emilia che ci vede a tinte rosse è emozionante», il Pd quasi al 37%; Argenta e Ferrara con 10 punti di differenza. I nei sono l’astensione di quasi 20 punti più alta di 5 anni fa, e «zone più in difficoltà di altre (in particolare pezzi importanti di Alto e Basso Ferrarese ma non solo)».Quanto al mancato assessore regionale, «la rappresentanza di Ferrara (così come hanno già ampiamente sostenuto i nostri eletti e il presidente stesso) dovrà essere l’intera giunta»; questo vuol dire che Minarelli non si è battuto per un ferrarese in giunta, «chi pensa o la mette così dice una sciocchezza, ho fatto tutti i passaggi in mio potere e chi è qui a fianco a me ne è testimone». Ora si vedranno i fatti, cioè le politiche della Regione per il nostro territorio.

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Quanto al partito, bisogna sfruttare l’anno non elettorale per ripartire dalla Conferenza programmatica di novembre, e riassestare il partito: «Saranno tanti i segretari di circolo in scadenza, ma anche nelle realtà in cui non ci sarà rinnovo sono tanti i problemi che vanno affrontati (organizzativi, politici ed economici), sono diversi gli attivisti, i segretari di circolo che ci chiedono di poter passare la mano». E sul fronte finanziario, Minarelli ha accolto la richiesta del fronte schleiniano di un focus specifico, «si sfonda una porta aperta. Sia chiaro che un grosso passo avanti in termini di rientro dai debiti è stato fatto, ma vi assicuro che la situazione ereditata era molto, molto pesante». In chiusura l’appello «a superare una stagione di blocchi contrapposti». Diversi interventi dal territorio, oltre che dalla città, fanno pensare il contrario: e oggi c’è l’assemblea comunale.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link