Con il decreto direttoriale del 23 dicembre sono state definiti i termini e le modalità di presentazione di domande per lo sportello “Fondo per il sostegno alla transizione industriale”, che ha l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.
Dotazione finanziaria
Le risorse stanziate ammontano a 400 milioni di euro, di cui:
- il 40% delle risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia;
- il 50% delle risorse è riservata alle imprese energivore, inserite nell’elenco tenuto dalla Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali – CSEA, relativo alle imprese a forte consumo di energia ai sensi dell’articolo 19, comma 2, della legge 20 novembre 2017, n. 167.
Beneficiari
Le agevolazioni sono concesse a imprese, di qualsiasi dimensione e operanti sull’intero territorio nazionale, che, alla data di presentazione della domanda devono:
- essere regolarmente costituite, iscritte e «attive» nel registro delle imprese;
- operare nel settore manifatturiero di cui alla sezione C della classificazione delle attività economiche ATECO 2007;
- essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali;
- non essere già in difficoltà al 31 dicembre 2019;
- non rientrare tra i soggetti che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
- aver restituito somme dovute a seguito di provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero;
- essere in regola con le disposizioni vigenti in materia obblighi contributivi;
- non trovarsi in una delle situazioni di esclusione previste dall’art. 5, comma 2, del DM 21 ottobre 2022.
Programmi di investimento
Obiettivi dei programmi
Devono riguardare una sola unità produttiva dell’impresa proponente e perseguire almeno una delle seguenti finalità:
- una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024;
- un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo III del decreto direttoriale 23 dicembre 2024.
Il programma deve puntare al miglioramento in termini di tutela ambientale dei processi aziendali, escludendo gli interventi che determinano un aumento della capacità produttiva, ad eccezione degli aumenti derivanti da esigenze tecniche, qualora non superiori al 20% rispetto alla situazione precedente all’intervento. Per gli aiuti concessi a valere sul Quadro temporaneo, gli aumenti devono essere di dimensione non superiore al 2% (due percento) rispetto alla situazione precedente.
Caratteristiche dei programmi
I programmi devono:
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo;
- prevedere spese complessive ammissibili di importo compreso tra 3 milioni di euro e 20 milioni di euro;
- essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con una eventuale proroga del termine di ultimazione del programma non superiore a 12 mesi). Entro tale termine dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti oggetto dei programmi di sviluppo agevolato.
Inoltre, devono rispettare il divieto di doppio finanziamento, non arrecare un danno significativo agli obiettivi ambientali e risultare conformi alla normativa ambientale nazionale e unionale applicabile, nonché a quanto prescritto dalla circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22e e alle relative schede tecniche applicabili.
Spese ammissibili
Sono ammissibili le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi relative all’acquisto e alla costruzione di immobilizzazioni, come definite agli articoli 2423 e seguenti del codice civile, che riguardino:
- suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile)
- opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali)
- impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione
- programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate
- spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse: spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza; spese di personale relative ai formatori e costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.
Nel limite del 40% è ammessa l’installazione di impianti da autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, idrogeno e impianti di cogenerazione ad alto rendimento.
Agevolazioni concedibili
È riconosciuto un contributo a fondo perduto fino al 65% delle spese ammissibili, la cui intensità varia in funzione della dimensione aziendale, della tipologia e localizzazione dell’intervento.
- Investimenti relativi al miglioramento efficienza energetica. Contributo pari al 30% delle spese ammissibili, se queste spese sono state individuate confrontando i costi dell’investimento con quelli di uno scenario in assenza dell’aiuto. L’intensità è maggiorata del 20% per le piccole imprese, del 10% per le medie imprese, del 15% per investimenti effettuati nelle zone A e del 5% per investimenti effettuati nelle zone C della Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia.
- In caso di efficienza energetica degli edifici adibiti ad attività produttiva oggetto dell’investimento sono agevolati al 30% o al 25% delle spese ammissibili a seconda dei casi e il contributo può essere maggiorato del 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese, 15% per investimenti effettuati nelle zone A e 5% per investimenti effettuati nelle zone C. Se l’investimento determina un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio misurata in energia primaria di almeno il 40% rispetto alla situazione precedente l’investimento, l’intensità dell’aiuto può essere aumentata di un ulteriore 15%.
Se viene richiesta l’applicazione della sezione 2.6 del Temporary Framework, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto per il 30% dei costi agevolabili.
- Impianti da autoproduzione. Contributo pari al:
- 45% per gli investimenti nell’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile o alla cogenerazione ad alto rendimento. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.
- 30%per gli investimenti finalizzati alla realizzazione di impianti di stoccaggio e per quelli destinati alla cogenerazione diversa da quella di cui sopra. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese e del 10% per le medie imprese.
- Uso efficiente delle risorse. Contributo pari al 40% delle spese ammissibili. Sono previste maggiorazioni del 20% per le piccole imprese, 10% per le medie imprese, 15% per investimenti effettuati nelle zone A e 5% per investimenti effettuati nelle zone C, di cui alla Carta degli aiuti a finalità regionale per l’Italia.
- Cambiamento del processo produttivo. Contributo a fondo perduto, il cui valore dell’intensità è disciplinato dalla Carta degli aiuti a finalità regionale in funzione della dimensione aziendale delle imprese richiedenti e della zona oggetto di investimento
Presentazione della domanda
A partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio e fino alle ore 12.00 del giorno 8 aprile 2025, sarà possibile presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento mediante la piattaforma di Invitalia.
Si prevede una procedura valutativa a graduatoria, sulla base dei punteggi attribuiti ai singoli programmi di investimento e dei risultati ottenuti a seguito della realizzazione del programma di investimenti in diversi ambiti ambientali.
Contattaci all’indirizzo finanza.agevolata@bdo.it per ulteriori informazioni.
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