Fondo sostegno transizione industriale: sportello aperto dal 5 febbraio

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Il MIMIT destina 400 milioni di euro di fondi PNRR per adeguare il sistema produttivo italiano alla sfida dei cambiamenti climatici

Dalle ore 12 del prossimo 5 febbraio, e fino alle ore 12 dell’8 aprile, sarà operativo lo sportello per la presentazione delle domande per l’utilizzo delle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale che si pone l’obiettivo di favorire l’adeguamento del sistema produttivo italiano alle politiche UE sulla lotta ai cambiamenti climatici.

400 milioni di fondi PNRR

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In virtù di un apposito decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del 23 dicembre 2024, ci sono a disposizione 400 milioni di euro (fondi PNRR, Misura M1, Componente C2, Investimento 7 “Sostegno al sistema di produzione per la transizione ecologica, le tecnologie a zero emissioni nette e la competitività e la resilienza delle catene di approvvigionamento strategiche”), nella forma del contributo a fondo perduto, di cui il 40% sarà destinato alle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Una quota pari al 50% della somma, inoltre, sarà riservata alle imprese energivore.

I requisiti per l’accesso ai contributi

I contributi sono a disposizione delle imprese – di qualsiasi dimensione – operanti in Italia e che perseguano almeno una delle seguenti finalità:

  • una maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024;
  • un uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate nel rispetto dei limiti e delle condizioni previste al Titolo III dello stesso decreto.

I programmi di investimento

I programmi di investimento devono essere finalizzati esclusivamente al miglioramento della tutela ambientale nei processi aziendali. Non sono ammessi interventi che comportino un incremento della capacità produttiva, salvo che tali aumenti siano tecnicamente necessari e non superino il 20% rispetto alla situazione preesistente. Nel caso di aiuti concessi nell’ambito del Quadro temporaneo, gli aumenti della capacità produttiva non devono eccedere il 2% rispetto al livello precedente.

Tali programmi devono essere avviati dopo la presentazione della domanda di accesso al Fondo, prevedere spese ammissibili comprese tra 3 milioni e 20 milioni di euro, e devono essere completati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo. È possibile richiedere una proroga dei termini di ultimazione per un massimo di 12 mesi. Entro questi termini, gli investimenti realizzati devono essere operativi e pienamente funzionanti.

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Inoltre, i programmi devono rispettare il divieto di doppio finanziamento in base all’articolo 9 del Regolamento (UE) 2021/241 e successive modifiche. Non devono arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali, come stabilito dall’articolo 17 del Regolamento (UE) 2020/852 (DNSH), e devono rispettare la normativa ambientale nazionale e dell’Unione Europea. Devono altresì essere conformi alle prescrizioni della circolare MEF-RGS del 14 maggio 2024, n. 22, e alle relative schede tecniche applicabili.

 

Spese ammissibili

Sono ammesse al finanziamento le spese strettamente funzionali alla realizzazione dei programmi di investimento di cui sopra, che riguardino:

  • suolo aziendale e relative sistemazioni (entro il 10% dell’investimento totale ammissibile);
  • opere murarie e assimilate (nel limite del 40% dell’investimento totale ammissibile e solo se funzionali agli obiettivi ambientali);
  • impianti e attrezzature varie di nuova fabbricazione;
  • programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate.

La misura ammette, inoltre, le spese per la formazione del personale. Nello specifico, sono ammesse:

  • spese di esercizio relativi a formatori e partecipanti alla formazione connessi al progetto e costi servizi di consulenza;
  • spese di personale relative ai formatori;
  • costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione.

 

Presentazione richieste

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Il soggetto gestore della misura per conto del MIMIT è Invitalia per cui le richieste dovranno essere presentate in via telematica direttamente sul sito dedicato.

Le imprese possono presentare una singola domanda per unità produttiva, indipendentemente dalla pluralità di obiettivi ambientali perseguiti dal programma di investimento, in via telematica accedendo alla piattaforma predisposta da Invitalia

Sarà la stessa Invitalia a pubblicare sulla propria piattaforma lo schema per la compilazione delle domande e le indicazioni relative a tutti i documenti da allegare.



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