ISEE 2025 senza buoni e libretti postali, farà tutto l’INPS, ecco perché nulla cambia

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Conto e carta

difficile da pignorare

 


La notizia del momento è che il Presidente Meloni ha firmato il decreto con cui di fatto elimina dal calcolo dell’ISEE i titoli di Stato, i buoni postali e i libretti postali. In pratica, non si inseriscono più nell’ISEE i risparmi a garanzia di rimborso a carico dello Stato.
La notizia ha fatto il giro dei notiziari, dei siti e dei quotidiani. Visto che l’ISEE interessa una moltitudine di persone e famiglie, la cassa di risonanza di questa novità da non sottovalutare è stata subito ai massimi livelli.
Il motivo è che eludendo voci di questo genere dall’ISEE, il valore dell’indicatore scende. E di conseguenza chi rischiava, in base al suo ISEE di perdere bonus, agevolazioni e sussidi (sconti luce e gas, tasse universitarie, Assegno di Inclusione ecc..) o di prendere meno soldi su alcune misure (ancora Assegno di Inclusione o Assegno Unico e Universale sui figli a carico) adesso potrà evitare questo genere di problematiche.

ISEE senza buoni e libretti postali nel 2025, inutile aspettare, farà tutto l’INPS

Però è anche vero che la campagna di rinnovo ISEE 2025 è già partita. Praticamente dal primo gennaio per chi ha saputo fare tutto da solo o da qualche giorno dopo tramite CAF e commercialisti, c’è chi ha presentato già la sua Dichiarazione Sostitutiva Unica per avere l’ISEE. E adesso attende una certificazione ISEE al cui interno ci saranno anche questi buoni, libretti e titoli di Stato che adesso non si mettono più. La stessa cosa è capitata a chi magari la sua certificazione non la sta aspettando ma l’ha già ottenuta. Come si fa adesso? La domanda è comune a tanti, perché sono tantissimi i celeri che corrono immediatamente a rinnovare l’ISEE per evitare di perdere bonus e agevolazioni ritardando il rinnovo.

ISEE 2025 senza buoni e libretti postali, farà tutto l’INPS, ecco perché nulla cambia

La fretta rende i figli ciechi, così recita un adagio, ma non è il caso di chi ha fatto, giustamente, subito il rinnovo dell’ISEE. Va detto che il decreto firmato dalla Premier Meloni non è certo già attivo. Infatti l’iter di una atto di questo tipo adesso prosegue con la valutazione della Corte dei Conti. Solo dopo il via libera dei contabili di Stato si potrà arrivare alla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale. E dopo partirà il lavoro dell’INPS che deve adeguare le procedure per recepire la novità e metterla in pratica.
Pertanto, chi deve rinnovare l’ISEE non deve necessariamente aspettare che vada in porto la novità. Anche perché quantificare le tempistiche non è la cosa più semplice da fare. E ritardare il rinnovo dell’ISEE può anche essere pericoloso. Tra l’altro oggi la novità in pratica ancora non esiste. Chi presenta adesso la DSU deve continuare a inserire i titoli di Stato, i libretti e i buoni come sempre. Anche perché è probabile che il loro mancato inserimento possa portare l’INPS a produrre una certificazione ISEE con anomalie o difforme come si dice in questi casi. Cioè un ISEE non utilizzabile.

Microcredito

per le aziende

 

Niente da fare per chi ha già avuto l’ISEE e nulla cambia per le nuove DSU

Inoltre alcuni CAF hanno già provveduto ad adottare delle linee guida per la loro rete territoriale dopo delle specifiche indicazioni della Consulta Nazionale dei CAF. I Centri di Assistenza Fiscale fanno sapere che in riferimento all’esclusione dal calcolo dell’ISEE dei titoli di Stato, dei buoni e dei libretti già citati, cioè dei prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, nulla cambia al momento in attesa dell’entrata in vigore delle novità e delle nuove piattaforme INPS. Pare infatti che dopo la pubblicazione del decreto, l’INPS procederà ad aggiornare il solo algoritmo di calcolo per l’applicazione della franchigia senza apportare modifiche alle istruzioni operative o ai modelli DSU. In sostanza, non ci sarà nemmeno bisogno per chi ha già fatto l’ISEE, di tornare a rifarlo correggendolo eliminando i risparmi che adesso non concorrono più al calcolo dell’Indicatore.

Sarà direttamente l’INPS a calcolare un ISEE senza tenere conto di questi risparmi. Il richiedente l’ISEE in base a questa indiscrezione su cui attendiamo conferme ufficiali, dovrà continuare ad indicare, comunicare e dichiarare tutto come al solito.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link