Il 15 gennaio 2025, l’Agenzia delle Entrate, con Provvedimento n. 9491, ha pubblicato la versione definitiva dei modelli IVA 2025 (ordinario e base). Quest’anno, le dichiarazioni IVA annuali dovranno essere presentate all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente per via telematica, nel periodo compreso tra il 1° febbraio e il 30 aprile.
Sono molti i casi in cui la dichiarazione chiude a credito: le direttive europee dettavano una prescrizione impossibile, che le aliquote potevano essere ridotte, ma non al punto da generare rimborsi. Cosa fuori dalla realtà pensando che molti costi sono ad aliquota ordinaria del 22%, con aliquote in vendita del 4% (buona parte del settore alimentare primario) o del 10%.
Questo precetto è stato attualmente rimosso, ed ogni anno (ma anche alla fine dei primi tre trimestri) il “versamento” dell’IVA cambia segno e comporta invece un adempimento restitutorio da parte dell’amministrazione finanziaria.
La presentazione tempestiva della dichiarazione consente di entrare nelle prime posizioni dei rimborsi, che peraltro sono attualmente eseguiti in tempi più che ragionevoli, dopo l’impegno del nostro Stato a provvedere in tal senso quando ha chiesto l’autorizzazione allo split payment. Sino a quando la dichiarazione non viene presentata, la possibilità di eseguire le compensazioni è limitata a 5.000 euro. E non dimentichiamo che attualmente qualsiasi modello F24, che indichi importi a credito, deve essere canalizzato dalla procedura dell’Agenzia delle Entrate, che “scarica” la somma disponibile, bloccando i modelli che escono dal massimale.
Il Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 22 aprile 2024 n. 205127, in conformità al disposto di uno dei decreti legislativi della riforma fiscale (art. 14 D.Lgs. 1/2024), ha elevato da 50.000 a 70.000 euro il limite di esonero per l’apposizione del visto di conformità, nelle situazioni premiali conseguenti ad una votazione ISA (ora riferita al periodo di imposta 2023) pari almeno a 9.
Questa innovazione non ha importato nessuna modifica nella modulistica, ma è stata correttamente recepita nelle istruzioni.
Quadro VO della dichiarazione IVA 2025
Le principali novità di quest’anno riguardano il Quadro VO relativamente alle seguenti opzioni:
- VO18 – esprime l’opzione a consuntivo per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale, che – dicono le istruzioni – hanno optato per il regime forfetario sino a 65.000 euro di corrispettivi commerciali, ai soli effetti dell’imposta sul valore aggiunto. Proprio per questo il regime si chiama “di franchigia”, che vedremo meglio l’anno prossimo con la possibilità di avvalersene anche in altri Stati europei. La norma di riferimento è l’art. 5 c. 15-quinquies DL 146/2021, ovviamente introdotto nel corso del 2024. Poiché la norma dice “applicano” era sorto il dubbio che il regime fosse obbligatorio, dubbio sciolto sia dalla risposta ad una interrogazione parlamentare che in occasione di un evento organizzato dalla stampa specializzata;
- VO27 – interessa i giovani agricoltori che intraprendono un’attività d’impresa: hanno la facoltà di optare per un regime fiscale agevolato consistente nel pagamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi, delle relative addizionali e dell’imposta regionale sulle attività produttive, determinata applicando l’aliquota del 12,5% alla base imponibile costituita dal reddito d’impresa prodotto nel periodo d’imposta. Questo regime si applica limitatamente alle attività agricole diverse da quelle per le quali il reddito è determinato forfetariamente o con i valori catastali. L’opzione ha effetto per il periodo d’imposta in cui l’attività è iniziata e per i quattro periodi d’imposta successivi.
Bisognerà aspettare l’anno prossimo (così si spera) per la facoltà, concessa dalla legge delega per la riforma tributaria, ma non ancora attuata, di inserire le fatture ricevute nell’anno successivo a quello di emissione nello stesso anno o nell’altro periodo di imposta. Attualmente queste fatture sono di competenza IVA da quando sono pervenute. Informazione reperibile e non modificabile nell’esame dei documenti pervenuti per il tramite del Sistema di Interscambio della fatturazione elettronica.
Sintesi delle novità della dichiarazione IVA 2025
Nella tabella seguente si sintetizzano le novità della dichiarazione IVA 2025.
Novità dichiarazione IVA 2025 |
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Quadro VM |
rinominato in “Versamenti auto F24 elementi identificativi” per far spazio ai versamenti relativi alle immatricolazioni delle auto provenienti da San Marino e Città del Vaticano, effettuati utilizzando il modello F24 elementi identificativi, come previsto dalla Legge di Bilancio 2024 (art. 1 c. 93 L. 213/2023) |
Quadro VO |
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Quadro VW |
inserito il campo 2 nel rigo VW26 per l’indicazione dei crediti ritrasferiti alla controllante dalle società del gruppo che non rientrano più nella disciplina delle società di comodo |
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