la Cassazione conferma l’ergastolo per l’ex Nar Gilberto Cavallini

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La Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per Gilberto Cavallini, ex membro dei Nuclei Armati Rivoluzionari (Nar), per il suo coinvolgimento nella strage di Bologna del 2 agosto 1980. L’attentato, uno dei più gravi nella storia italiana, causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. La sentenza della prima sezione penale della Cassazione rende definitiva la condanna, respingendo il ricorso presentato dalla difesa di Cavallini contro la sentenza della Corte di Assise d’appello di Bologna che aveva confermato la condanna all’ergastolo comminata in primo grado. 

La Corte ha inoltre condannato Cavallini alla rifusione delle spese di rappresentanza e difesa sostenute dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero dell’Interno, dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Bologna, da Rete Ferroviaria Italiana S.p.a., nonché dalle vittime del reato e dai loro familiari costituiti parti civili.

Cavallini, attualmente 72enne e in regime di semilibertà presso il carcere di Terni, era presente in aula a Roma durante la pronuncia della sentenza e nel pomeriggio è rientrato in carcere a Terni. Presenti in aula anche alcune decine di familiari delle vittime e il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime della strage di Bologna Paolo Bolognesi.

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L’ex membro dei Nar è stato riconosciuto colpevole di aver dato supporto logistico ai principali esecutori dell’attentato, in particolare di aver fornito alloggio a Francesca Mambro, Giuseppe Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini, nella fase immediatamente precedente alla strage, di aver falsificato il documento intestato a Flavio Caggiula, consegnato da Ciavardini a Fioravanti, e di aver messo a disposizione un’auto per raggiungere il luogo della strage. Secondo il sostituto procuratore generale della Cassazione, Antonio Balsamo, vanno ritenute “del tutto inconcludenti le critiche mosse nel ricorso” della difesa “che fanno leva sulla mancanza della prova della presenza fisica di Cavallini a Bologna il 2 agosto, della sua attività di detenzione di esplosivo e di preparazione del congegno esplodente”.

Ex Nar Gilberto Cavallini (ANSA)

Riconosciuta per Cavallini contiguità con contesti di Servizi deviati e ambienti massonici

Nella requisitoria, inoltre, si afferma come Cavallini “avesse quantomeno una contiguità anche con contesti di Servizi deviati e con ambienti massonici, cui pure è riconducibile la strage. Inserendosi, come già osservato, in quel micidiale e si spera irripetibile humus nel quale convergevano Servizi deviati, P2 e parte dell’eversione nera allo scopo, evidentemente comune anche se per motivi forse differenti, di destabilizzare ed infine distruggere l’assetto democratico e costituzionale dello Stato Italiano”.

La strage di Bologna fu causata da un ordigno nascosto in una valigia che esplose alle 10:25 all’interno della stazione, provocando il crollo dell’ala ovest dell’edificio.

Legale famiglie vittime: “Sentenza che rende giustizia all’Italia”

La decisione della Cassazione è stata accolta con forte emozione da parte dei parenti delle vittime presenti in aula, molti non hanno trattenuto le lacrime.

”È una sentenza che rende giustizia ai familiari delle vittime, alla comunità emiliano romagnola e a tutta la Repubblica italiana perché questo reato è un reato gravissimo e Gilberto Cavallini è stato condannato definitivamente all’ergastolo”, ha commentato l’avvocato Andrea Speranzoni, legale di parte civile per la Regione Emilia, il Comune di Bologna e una cinquantina di familiari delle vittime della strage di Bologna dopo la sentenza della Cassazione che ha reso definitiva la condanna all’ergastolo per l’ex Nar Gilberto Cavallini.

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”Le sentenze hanno potuto scandagliare, scavare e trovare il ruolo di Cavallini come uomo cerniera fra i Nar e tutto il nucleo eversivo di Ordine Nuovo veneto, responsabile delle prime stragi. Cavallini è stato crocevia tra l’eversione nera e ambienti dei cosiddetti servizi segreti deviati” ha aggiunto.

Difesa Cavallini: “Poche aspettative dopo anni di dogma sulla matrice fascista”

“Avevano poche aspettative perché dopo 45 anni di dogma sulla matrice fascista era difficile che la Corte potesse svoltare da questo percorso”. Lo afferma all’Adnkronos l’avvocato Gabriele Bordoni che con il collega avvocato Alessandro Pellegrini ha difeso l’ex Nar Gilberto Cavallini. ”Noi chiedevamo un accertamento sul Dna, l’acquisizione degli ultimi fascicoli dall’archivio di Stato che non mai stati acquisiti e l’audizione del terrorista Carlos” aggiunge.

La sentenza della Cassazione chiude un capitolo importante nella lunga vicenda giudiziaria legata alla strage di Bologna. Resta tuttavia ancora aperta la questione della responsabilità di altri individui coinvolti nell’attentato. Paolo Bellini, ex militante di Avanguardia Nazionale, è ancora in attesa della sentenza definitiva dopo aver ricevuto due condanne all’ergastolo nei precedenti gradi di giudizio a Bologna.



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