“Lasciate ogni speranza voi che entrate” – AlessioPorcu.it

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Ancora una volta il sindaco di Frosinone riesce a superare le continue fibrillazioni della sua maggioranza. Ed anzi esce rafforzato dopo le ultime mosse con il “rimpastino” in giunta e la ridistribuzione delle deleghe consiliari

Un vecchio proverbio ciociaro recita: Ci vogliono 4 persone per portare fuori casa un morto, figuriamoci uno vivo”. Lato sensu: significa non è così facile estromettere qualcuno da qualcosa se questi legittimamente si rifiuta. Fatte le dovute proporzioni, l’espressione proverbiale può essere declinata agevolmente sul Comune Capoluogo. Più crescono e si agitano gli avversari politici del sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, più lui si rafforza nella sua posizione e sulla poltrona. Non è facile estrometterlo da Palazzo Munari. Per nessuno. Anche perché nessuno lo vuole veramente. E questo Mastrangeli lo ha capito benissimo.

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Per un numero X di consiglieri che, o si dichiarano fuori dalla maggioranza, o compiono atti in contrapposizione, c’è ne sono altrettanti (o quasi) che vogliono entrare a farne parte. Sono i Consiglieri che stanno (o stavano) all’opposizione. Ma in posizione border line.

Una maggioranza che attira

Massimiliano Tagliaferri, presidente del Consiglio comunale

La maggioranza Mastrangeli, al di la di tutto, è ancora attrattiva. Peoprio per questo il sindaco ed i numeri necessari in Aula per approvare le delibere, non corrono rischi.  Anche al di sotto della quota di sicurezza di 17: da qui al 2027. A turno ci provano in diversi a metterlo in difficoltà o a renderlo nervoso: ci hanno provato gli 8 Consiglieri dissidenti o malpancisti; lui ne ha individuati 3 dall’opposizione e li ha portati dalla sua parte. E non finisce qui. Ci sono degli importanti lavori in corso ancora. Il valico della frontiera rischia di essere trafficato.

Ci ha provato il Presidente del Consiglio Comunale Max Tagliaferri, astenendosi sul voto di parecchie delibere. Mettendosi di traverso al sindaco, chiedendogli l’azzeramento della giunta ed il recupero degli 8 dissidenti. Niente da fare. Mastrangeli non gli ha proprio dato retta. Su nulla. Nessun reset della Giunta. Solo qualche piccolo ritocco del tutto indolore. Anzi concordato: come la nomina fatta ieri alla consigliera Alessia Turriziani ad assessore alle Politiche Sociali al posto dell’ex sindaco Paolo Fanelli, che ne ha preso il posto in Consiglio comunale come primo dei non eletti. (Leggi qui: Mastrangeli nomina Alessia Turriziani assessore alle politiche sociali).

Se ci saranno ulteriori interventi sugli assetti di Giunta nelle prossime settimane, saranno micro. Senza interventi con l’accetta. Ed in ogni caso, il sindaco ha ancora un posto vacante da assessore da assegnare. Quello alla polizia Municipale.

I dissidenti sempre più distanti

Anselmo Pizzutelli (Foto: Massimo Scaccia)

Proprio la sicurezza sui numeri lo porta a non cercare in maniera assillante una ricucitura con il gruppo degli 8 dissidenti. Anzi, dopo le deleghe conferite ieri ad un preciso gruppo di Consiglieri, per delimitare bene il perimetro della sua coalizione, le distanze tra il Sindaco e gli 8 sono forse ulteriormente aumentate. Irrimediabilmente.

Ci ha provato qualche giorno fa il capogruppo della Lista di Mastrangeli, Anselmo Pizzutelli, il cui ruolo, in confronto a quello che fa e dice dentro e fuori l’Aula consiliare, è evidentemente un ossimoro.

Pizzutelli ha provato, astutamente, a far “litigare” il sindaco con il suo predecessore, spin doctor e mentore, l’onorevole Nicola Ottaviani. Niente da fare. Da quelle parti non si passa.

Le trappole di FdI e Lista per Frosinone

Il vice sindaco Antonio Scaccia (Foto © Massimo Scaccia)

Paradossalmente, ci hanno provato ad innervosirlo anche i suoi 2 alleati storici e granitici: FdI e Lista per Frosinone (quella del Vice Sindaco Antonio Scaccia). In due circostanze sono stati “categorici” nel dettare a Mastrangeli le loro condizioni. Uno. Mai nessun assessore in Giunta senza un consigliere di riferimento in Aula: il non detto era per Adriano Piacentini, quando non ha avuto più il sostegno di FI, che era il suo partito di riferimento dell’epoca. Mastrangeli ha ignorato il diktat, Piacentini è rimasto in Giunta come assessore al Bilancio di fiducia del Sindaco. Come volevasi dimostrare.

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Due. Nessuna delega attribuita al Consigliere della lista del Polo Civico. Ieri Mastrangeli ha conferito al consigliere Claudio Caparelli (Polo Civico), la delega al patrimonio. Di nuovo, come volevasi dimostrare. Perché il Polo Civico è sempre più in sintonia con il Centrodestra ma sempre più orientato con Fratelli d’Italia: come conferma l’incontro dell’altro giorno ad Acuto tra il leader del Polo Civico Gianfranco Pizzutelli accompagnato dal Direttore generale della sua Azienda dei Servizi alla Persona (l’ente che ha raccolto le funzioni degli Ipab) Manuela Mizzoni con l’assessore regionale Giancarlo Righini (FdI) e l’esponente di Monte San Giovanni Campano Lorella Biordi.

Entrambi gli input non recepiti dal Sindaco, sono comunque stati ampiamente metabolizzati e digeriti senza conseguenze, sia da FdI, che dalla Lista per Frosinone. Che restano gli interlocutori di riferimento di Mastrangeli. Come è normale che sia.

Nessuno vuole andare a casa

Il Consiglio comunale di Frosinone

Perché a casa prima del tempo nessuno ci vuole andare. Perché nessuno è pronto ad affrontare la campagna elettorale. Perché Mastrangeli è l’unico candidato sindaco già pronto a meno di non voler ipotizzare un ritorno di Nicola Ottaviani al termine dei quinquennio a Montecitorio. Non ha mai reciso i cordoni con la città: in queste ore ha chiesto la Zona Rossa per l’area intorno alla stazione ferroviaria.

Per ora non c’è alcuna chiarezza e certezza nelle coalizioni. Tanto a destra, quanto a sinistra. Occorre tempo. A tutti. E Mastrangeli questo lo sa. Ed è la sua grande forza. Certo in politica tutto può accadere e le cose possono anche cambiare. Ma una crisi vera, (determinata da chi? Chi ne ha la forza?) che possa decidere la fine anticipata della consiliatura a Frosinone, appare al momento una ipotesi lunare. Mentre Mastrangeli sta con i pedi ben piantati per terra. E dentro Palazzo Munari.



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