Trasporto scolastico Montalto Uffugo, Caracciolo: “Gara e appalto differenti”

Le dichiarazioni sull’aumento delle tariffe del trasporto scolastico a partire da gennaio 2025, del sindaco di Montalto Uffugo, Biagio Faragalli, non sono piaciute al suo predecessore, Pietro Caracciolo.

Esternazioni che, puntualizza Caracciolo «necessitano chiarimenti». «Oramai sembra diventato quasi un vezzo, per questa amministrazione, tirare in ballo la giunta Caracciolo alle prime difficoltà che si incontrano, evidentemente per incapacità ad affrontare il governo del nostro Comune» – affonda Caracciolo.

«Il Sindaco – continua Caracciolo – ha affermato sulla stampa che si è visto costretto ad aumentare le tariffe perché i parametri di copertura della spesa da parte dei contribuenti non sono stati rispettati: in particolare si sarebbe raggiunta una copertura del 33% a dispetto del 35% richiesto dalle norme previste per gli enti in predissesto.

Aldilà del fatto che la delibera con cui sono state aumentate le tariffe, non reca tale motivazione addotta sulla stampa, è da rilevare che i calcoli si fanno a consuntivo, una volta incassati gli importi degli abbonamenti. Per cui quella riferita dal Sindaco assurge a mera previsione di copertura per il 2025. A fine anno si verificherà se le previsioni sono state rispettate».

Ma per Caracciolo i problemi sono anche altri

«Anzitutto è importante sapere che prima delle elezioni – spiega – è stata effettuata la gara per affidare in appalto il servizio di trasporto studenti, e il bando e capitolato prevedevano un servizio con 13 scuolabus e con un importo determinato e parametrato sui 13 bus.

Avere, successivamente all’affidamento dell’appalto, disposto un aumento di n. 2 bus, con conseguente aumento del corrispettivo, significa avere modificato, non correttamente , una gara di appalto. Si tratta di fatto di un appalto con contenuti del tutto differenti da quanto messo a gara, e assegnato».

Poi Caracciolo torna sulla questione scuolabus e tariffe

«C’è un’altra perplessità e riguardo la motivazione dell’aumento degli scuolabus e delle tariffe. Il sindaco nella delibera riferisce che i due scuolabus si giustificano in quanto “attualmente le corse gestite dalla ditta appaltatrice sono tredici e che, a causa del dimensionamento scolastico che ha coinvolto tutti gli istituti scolastici, determinandone l’accorpamento con istituti esterni al territorio di Montalto Uffugo e facendo confluire nel bacino di utenza un maggior numero di alunni che usufruiscono del servizio”».

«La motivazione – prosegue Caracciolo – appare risibile atteso che il dimensionamento scolastico con l’accorpamento dell’Istituto Comprensivo di Montalto Scalo a quello di Taverna, ha una valenza quasi esclusivamente amministrativa e non didattica o organizzativa, tantomeno per trasporti e mensa.

Non implica infatti trasferimenti di alunni da un plesso all’altro, ma di fatto vengono rispettate, come prima, la distribuzione dei ragazzi tra i vari plessi in base ai luoghi di residenza. L’accorpamento quindi non incide sulle corse che gli scuolabus devono effettuare per accompagnare gli alunni verso i vari plessi». “E allora quale la reale motivazione?” Si chiede l’ex sindaco.

«Gli utenti serviti, da anni, si attestano numericamente tra i 500 e i 550 – spiega Caracciolo – e il servizio è sempre stato svolto, in modo dignitoso, con le corse in essere.

Se si avverte la necessità di aumentare il numero degli scuolabus, evidentemente ci sarà stato un aumento consistente di chi ha richiesto il servizio, rispetto a quanto succedeva negli anni precedenti. E per giustificare l’aumento di due scuolabus, il numero dei nuovi utenti deve essere cospicuo e sarebbe interessante conoscere i numeri.

Ma se ci sono più utenti tanto da giustificare i 2 bus in più, e se pagano tutti regolarmente il costo dell’abbonamento, è verosimile che gli utenti possano coprire i costi degli scuolabus in tutto, ovvero rispettando i parametri di copertura di cui sopra».

«Se ciò non avviene – continua Caracciolo – potrebbe dipendere dal fatto che dei nuovi tanti utenti, molti di essi siano stati esentati dal pagare l’abbonamento».

«Per cui l’opposizione dovrebbe fare richiesta di accesso agli atti, presso l’assessorato alla pubblica istruzione, per verificare di quanto sia aumentata la richiesta di uso del servizio rispetto agli anni scorsi e se vi siano, e quanti siano gli esentati.

Tenendo però presente che allo stato non esiste in comune un regolamento che consenta di esentare dal pagamento, salvo minime riduzioni per soggetti particolarmente fragili, ovvero in caso di più fratelli che usufruiscano del servizio.

Se ci sono state esenzioni, i cui costi ricadono quindi su chi è sottoposto all’aumento delle tariffe, bisognerebbe capire quali siano state le motivazioni che hanno condotto alle esenzioni» – conclude l’ex sindaco, Pietro Caracciolo.

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