PADOVA – Sull’istituzione delle “Zone rosse” in città è scontro politico a Palazzo Moroni. Da un lato il doppio binario del centrosinistra: per un verso Coalizione civica non fa mistero di tutta la sua contrarietà rispetto al provvedimento, per l’altro l’amministrazione comunale non nasconde una certa freddezza riguardo alla decisione ma, per il momento, preferisce non andare allo scontro frontale con il governo. Dalla parte opposta, il centrodestra accoglie con grande soddisfazione l’annuncio del Prefetto Giuseppe Forlenza che, martedì scorso, ha chiesto al questore Marco Odorisio di individuare in città le aree che sono destinate a diventare “sorvegliate speciali”.
Centrosinistra
Anche se improntato alla prudenza l’atteggiamento di Palazzo Moroni rispetto alla “zonizzazione del degrado” fa trasparire una certa freddezza. A confermarlo, tra mille cautele, è il ragionamento dell’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina. «Prendo atto del fatto che il Prefetto Forlenza sta valutando la possibilità di istituire le cosiddette zone rosse anche nella nostra città, affidandone l’individuazione al questore Odorisio – ha scandito – Detto questo, come già affermato dal sindaco Giordani, faremo le nostre considerazioni nel corso dell’apposita riunione del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza».
Coalizione civica si esprime attraverso Chiara Gallani che ieri ha bocciato senza esitazione l’iniziativa. «Lunedì scorso ho partecipato alla commissione sul Taser e ho capito che si tratta di uno strumento utile a chi si occupa di pubblica sicurezza e non di sicurezza urbana. Questo tema si collega a quello delle Zone rosse, che mi ricordano i divieti del Covid. Mi stupisce che questo provvedimento riguardi casualmente solo città amministrate dal centrosinistra come se fosse una decisione politica e non tecnica. Credo che rischi di passare il messaggio sbagliato che Padova sia talmente insicura da necessitare di una militarizzazione di molte sue zone. Alimentare il tema dell’insicurezza e dare al centrodestra l’opportunità di strumentalizzarlo non mi piace e lo trovo molto pericoloso».
Centrodestra
La cautela del centrosinistra fa salire sulle barricate Fratelli d’Italia. «Non stupisce che il sindaco non sappia cosa dire dopo l’annuncio del Prefetto: per lui il problema sicurezza in città non è mai esistito e la sua inazione ha prodotto i risultati evidenti a chiunque. Ci sono intere aree interdette alla cittadinanza, dove a governare il territorio sono i delinquenti e guai a protestare – ha polemizzato Matteo Cavatton – Per fortuna che altre Istituzioni e le Forze dell’Ordine continuano a fare il loro lavoro per garantire le condizioni minime di pacifica convivenza».
Ad accogliere con soddisfazione l’annuncio di Forlenza è anche il Carroccio. «La Lega esprime il proprio sostegno all’iniziativa del Prefetto. Il provvedimento dimostra attenzione e responsabilità nei confronti delle esigenze di sicurezza dei cittadini. Negli ultimi mesi, l’insicurezza vissuta dai padovani, alimentata da episodi criminosi sempre più frequenti, ha reso necessario un intervento deciso e mirato – ha spiegato la capogruppo leghista Eleonora Mosco – L’aumento della criminalità non è una questione di percezione, ma un dato di fatto che solleva quotidianamente preoccupazioni legittime tra i cittadini. Per questo motivo, le azioni intraprese dal Prefetto meritano il plauso di tutti perché prevedere zone rosse a Padova significa garantire un maggiore controllo del territorio e presidio delle aree critiche».
«Il mio ringraziamento al Prefetto che ha saputo interpretare al meglio questa richiesta dando il via al percorso di individuazione delle aree che coordinerà il questore Marco Odorisio – ha detto il senatore dell’Udc Antonio De Poli – Dopo l’esame del Comitato che coinvolgerà anche gli amministratori, avremo un quadro chiaro di tutte le zone cittadine maggiormente esposte alla criminalità e che per questo saranno sottoposte alla regolamentazione».
In favore dell’iniziativa anche il capogruppo del “Misto” Luigi Tarzia. «Qualcuno è rimasto sorpreso dall’iniziativa del Prefetto, ma io sono nettamente favorevole alle “zone rosse”. Queste rappresentano un segnale di legalità in generale, nonché di maggiore attenzione verso il decoro urbano. È stato positivo che il Prefetto abbia avviato questo percorso nella nostra città. Le zone rosse hanno l’obiettivo di contrastare l’illegalità, il degrado e la criminalità in alcune aree strategiche, come nel comparto Stazione, e costituiscono un passo in avanti importante».
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