I conti delle quattro holding al vertice del gruppo Fininvest. Il patrimonio da cui attingere per le «spese» dell’eredità come le tranche del lascito da 100 milioni a Marta Fascina. La lettera di Giuseppe Spinelli a Open
I cinque fratelli Berlusconi hanno incassato in dividendi circa 60 milioni tra la fine del 2023 e il 2024 dalle loro quattro holding che controllano il 61% di Fininvest. A sua volta la capofila del gruppo (Mfe-Mediaset, Mondadori, Banca Mediolanum, Teatro Manzoni, Monza Calcio) ha un debito di oltre 30 milioni con le quattro società dei figli, sempre per dividendi.
Utili e crediti
I conti arrivano da Holding Italiana Prima e dalle sorelle Seconda, Terza e Ottava passate da Silvio ai figli con la divisione ereditaria: Marina, Pier Silvio hanno il 26,5% a testa; Barbara, Eleonora e Luigi Berlusconi il 47% complessivamente. Le casseforti hanno chiuso i bilanci 2024 (al 30 settembre) con utili in calo, pari complessivamente a circa 28 milioni contro i 58,8 del 2023. Ma contestualmente a bilancio sono iscritti crediti per 32 milioni (quasi zero nel 2023) «per dividendi deliberati – si legge – da Fininvest e non ancora incassati».
I 60 milioni distribuiti
Ciò significa che la redditività è sostanzialmente stabile. Ma quanto degli utili finirà nelle tasche dei cinque azionisti? Non è dato sapere per ora. Nei verbali il punto all’ordine del giorno è stato del tutto omissato ma anche in passato la delibera conteneva indicazioni generiche. Però il bilancio 2024 ci dice che sugli utili 2023 le quattro holding hanno distribuito complessivamente oltre 60 milioni. Quest’anno sarà lo stesso?
Fininvest ci dà un taglio
Di sicuro il taglio al dividendo deliberato a giugno dalla Fininvest (51 milioni contro i 100 del 2023) avrà il suo peso nelle decisioni al piano superiore. Ma negli anni passati le finanziarie di famiglia hanno messo fieno in cascina, al punto che oggi c’è patrimonio in abbondanza (circa 400 milioni) sebbene ridotto rispetto a un anno prima (438), in parte anche distribuibile. E da qui, forse, si potrebbe pescare anche per le “spese” dell’eredità come le tranche del lascito da 100 milioni a Marta Fascina che Silvio Berlusconi ha indicato nel testamento insieme ai legati a favore del fratello Paolo (100 milioni) e di Marcello Dell’Utri (30). Va ricordato poi che i fratelli (Marina e Pier Silvio singolarmente e gli altri tre insieme) hanno a loro volta holding “personali” che detengono il residuo 40% circa di Fininvest, con relativi ulteriori dividendi. Tra l’altro negli ultimi anni tutti, tranne forse Eleonora, hanno portato a termine operazioni immobiliari (comprese quelle su asset dell’eredità come Macherio e Villa Campari) particolarmente impegnative e costose.
«Distribuite riserve»
Sulla questione dei bilanci e in particolare del patrimonio “impoverito”, come ha fatto notare un dettagliato articolo di Open, è intervenuto Giuseppe Spinelli, lo storico e riservatissimo collaboratore di fiducia del Cavaliere nonché presidente delle quattro Holding Italiana. Il patrimonio è calato per la «decisione del tutto legittima degli azionisti – scrive Spinelli a Franco Bechis, direttore del giornale online – di distribuire parte delle riserve accantonate nelle quattro holding nel corso degli anni. Così come i minori utili distribuiti da Fininvest alle holding di controllo è frutto di una precisa scelta aziendale. La realtà è che il Gruppo gode di ottima salute: i risultati delle principali aziende risultano tutti in crescita nell’esercizio 2023 e lo stesso prevedono le stime anche per il 2024. Siamo convinti che di questo Silvio Berlusconi oggi sarebbe assolutamente orgoglioso».
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link