Roma, 17 gennaio 2025 – Si è svolto presso la sede del Centro Studi Americani il convegno “Gas, energia e il governo delle molecole”, evento organizzato in collaborazione con Open Gate Italia e l’Istituto per la Competitività (I-Com) e grazie alla sponsorizzazione della Società Gasdotti Italia. Tra i partecipanti i parlamentari Silvia Fregolent, Vinicio Peluffo e Luca Squeri.
GAS E TRANSIZIONE ENERGETICA
Si è trattato di un’importante occasione di confronto sul ruolo cruciale del gas nella transizione energetica e sul posizionamento dell’Italia quale hub strategico del Mediterraneo. Nel corso del dibattito sono state analizzate sfide e opportunità derivanti dal mercato del gas naturale, in particolare è stato concentrato il focus sui temi ritenuti centrali. La diversificazione delle fonti di approvvigionamento è uno di essi, fondamentale ai fini della riduzione della dipendenza da fornitori storici quali la Russia, le cui esportazioni verso l’Italia nel periodo intercorrente tra il 2022 e il 2023 hanno conosciuto una flessione del 93 per cento.
TEMATICHE CENTRALI DEL DIBATTITO
Inoltre, a venire affrontato è stato il ruolo delle infrastrutture strategiche, tra le quali si pongono i rigassificatori galleggianti come le FSRU di Piombino e Ravenna, che hanno garantito continuità negli approvvigionamenti durante le recenti crisi energetiche. Quindi i gas rinnovabili, in particolare il biometano e l’idrogeno, che offrono promettenti prospettive di crescita. Tra gli obiettivi posti con il piano REPowerEU c’è la produzione di 35 miliardi di metri cubi di biometano entro il 2030, pari a un contributo dell’8% del consumo complessivo dell’Unione europea.
RIDUZIONE DELLE EMISSIONI CLIMALTERANTI
In questo contesto, un aspetto di grande rilievo è costituito dalla riduzione delle emissioni di metano, obiettivo fondamentale nella contribuzione alla decarbonizzazione della filiera dell’Oil&Gas. L’implementazione del regolamento europeo in materia dovrebbe non solo limitare le emissioni nel contesto nazionale, ma anche a garantire standard più rigorosi riguardo alle importazioni, rafforzando il ruolo italiano di ponte strategico tra Europa, Africa e Mediterraneo. Questo impegno congiunto di governi, imprese e società civile si inserisce in una più ampia visione della transizione energetica sostenibile.
IL MERCATO ENERGETICO EUROPEO
I dati illustrati nel corso del convegno che ha avuto luogo presso il Centro Studi Americani di Roma hanno confermato la significativa evoluzione del mercato energetico europeo. Infatti, nel primo semestre del 2024 il consumo di gas naturale nell’Unione europea è diminuito del 5,4% rispetto all’anno precedente, segnando una riduzione netta di 7 miliardi di metri cubi nel 2023. Cifre che evidenziano una tendenza consolidata in direzione di una maggiore efficienza energetica e un ricorso crescente alle fonti rinnovabili. L’Italia, pur attraversando una fase di declino nella produzione nazionale di gas naturale, sta rafforzando il proprio impegno nella transizione energetica attraverso iniziative quali l’espansione del biometano e l’introduzione di tecnologie innovative.
BIOMETANO E TECNOLOGIE INNOVATIVE
La dipendenza dalle importazioni, che negli ultimi decenni ha gravato per oltre l’80% del fabbisogno nazionale, viene oggi affrontata attraverso una strategia incentrata sulla diversificazione delle fonti di approvvigionamento e sugli investimenti in nuove infrastrutture. Allo specifico riguardo, Roberto Loiola (amministratore delegato di Società Gasdotti Italia) ha dichiarato che «con una rete di gasdotti estesa per oltre 1.800 chilometri, Società Gasdotti Italia sta realizzando un programma di investimenti importante, che anche attraverso la digitalizzazione contribuisce alla sicurezza degli approvvigionamenti e alla transizione energetica. Inoltre, ai fini della sostenibilità nel lungo periodo del sistema energetico nazionale, due leve necessarie sono rappresentate dal biometano e dall’idrogeno. Il primo, del quale già si registrano volumi in costante aumento, permette di abilitare un progressivo percorso di decarbonizzazione, mentre il secondo si renderà fondamentale nel lungo periodo nell’incremento della competitività del sistema industriale italiano ed europeo».
SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SICUREZZA DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
Durante il convegno è emersa altresì l’importanza di politiche che regolamentino e garantiscano allo stesso tempo un equilibrio tra la sostenibilità ambientale e le necessità poste dalla sicurezza energetica. «Speravo che dopo la pandemia e la crisi energetica sarebbero state sviluppate politiche energetiche ed economiche adeguate alla situazione – si è espressa al riguardo la senatrice Fregolent -, invece tutto è rimasto come prima, con delle regole incerte che dall’inizio dell’attuale legislatura sono già cambiate tre volte. Quindi, dato che per l’aumento della domanda il costo del gas continuerà a salire, mi auguro che il Governo possa adottare una politica energetica definitiva con delle regole certe che rimangano tali fino al termine della legislatura, che si dia avvio ad una seria programmazione sull’energia e che si inauguri un dialogo tra il sistema industriale e quello energetico per supportare il nostro sistema produttivo anziché penalizzarlo».
SPUNTI OFFERTI DAL RAPPORTO DRAGHI
Sul medesimo tema l’onorevole Peluffo ha espresso la propria convinzione sulla validità degli «importanti spunti di riflessione contenuti nel Rapporto Draghi», sottolineando in primo luogo la «necessità di rafforzare il protagonismo europeo in uno scenario globale completamente cambiato, in un quadro di alleanze atlantiche chiare l’Europa è chiamata in diversi settori chiave dell’economia a un confronto competitivo sia con gli Stati Uniti sia con la Cina. A seguire, è essenziale mettere al centro di un confronto concreto il tema del costo dell’energia per trovare delle soluzioni immediate partendo dai progetti sulle rinnovabili già oggetto di diversi decreti attuativi del Governo da portare avanti nella maniera più efficace e veloce possibile».
SOLUZIONI SEMPLICI A PROBLEMI COMPLESSI
In conclusione dei lavori, l’onorevole Squeri ha sostenuto che «le molecole sono necessarie adesso come lo saranno anche dopo il 2050, e questo chiaramente in un’ottica di transizione, dato che cambieranno i sistemi. La crisi ha dimostrato che non ci sono soluzioni semplici a problemi complessi. Il gas è una risorsa indispensabile da non dare per scontata. In questi anni abbiamo imparato a diversificare le fonti energetiche e a implementare i sistemi produttivi, in un’ottica di neutralità tecnologica, essenziale in termini di sicurezza e costi. Tuttavia, per una piena realizzazione della transizione energetica è fondamentale avvalersi di ogni soluzione, dalle fonti rinnovabili alle nuove molecole, senza escludere il nucleare».
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