Nel weekend che segna l’avvio ufficiale di Capitale italiana della cultura 2025, con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che sabato mattina sarà ospite al teatro Pirandello, gli appuntamenti sono decisamente a tema, culturali appunto, tra mostre, musica e teatro. Il luogo chiave di questo fine settimana sarà certamente il teatro Pirandello che, oltre alla cerimonia inaugurale di cui sopra, ospiterà anche un concerto dedicato al “genio” Ennio Morricone con la Ensemble Symphony Orchestra dal maestro Giacomo Loprieno. Sempre il teatro Pirandello, in particolare l’adiacente Cappella Santa Sofia, ospiterà l’inaugurazione di una mostra che conferisce vita nuova ai rifiuti facendoli diventare gli elementi di opere d’arte. Il vicino teatro della Posta Vecchia ospiterà invece una commedia dialettale rielaborata da Ignazio Buttitta mentre a Villa Aurea, da domenica in poi, si potrà visitare la mostra “I tesori d’Italia” che racchiude il meglio dell’arte figurativa del Belpaese. Spazio anche agli spettacoli più leggeri con l’attesissimo “Grease” al Palacongressi.
Gli eventi in calendario
Dove mangiare e bere
Il concerto che omaggia Morricone
Tappa agrigentina del tour “Alla scoperta di Morricone” domenica 19 gennaio al teatro Pirandello: un tributo unico alle musiche del grande compositore italiano che prevede non solo le opere da film divenute immortali ma anche nuove pagine, molte delle quali meno conosciute ma di straordinaria bellezza. Non sarà un semplice concerto ma un vero e proprio viaggio attraverso decenni di musica che hanno segnato il cinema e la musica italiana e internazionale. Lo spettacolo include melodie iconiche come quelle di “Mission”, “La leggenda del pianista sull’oceano”, “C’era una volta il West” e molte altre proseguendo con opere come “Gli intoccabili” e “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”.
Grease tra colori e musiche senza tempo
Sabato 18 gennaio il Palacongressi ospiterà uno dei musical più amati di sempre, “Grease”, che sarà portato in scena dalla Compagnia della Rancia davanti ad un pubblico delle grandi occasioni: oltre mille persone hanno infatti già acquistato il ticket e si preparano a godere di uno spettacolo straordinario con musiche indimenticabili. Il musical ha debuttato a Broadway nel 1971, nel 1978 segue il film campione di incassi che consacra John Travolta e Olivia Newton-John nei ruoli dei due protagonisti.
La mostra “I tesori d’Italia”
Sarà fruibile al pubblico a partire da domenica 19, a Villa Aurea nella via Sacra, tra il tempio di Ercole e il tempio della Concordia, la mostra “I tesori d’Italia – Il Novecento delle Fondazioni”. L’esposizione, prodotta da Consorzio Progetto Museo e promossa in collaborazione con il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei templi, si inserisce nel calendario celebrativo di Agrigento Capitale italiana della cultura 2025. Interamente dedicata al periodo culturale e artistico-pittorico del Novecento italiano, resterà aperta fino alla fine di maggio per poi lasciare spazio alla sessione conclusiva, nucleo centrale dell’intero progetto, che vedrà protagonisti i prestiti dei musei nazionali grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della cultura sulla base di un protocollo d’intesa siglato tra le parti.
I rifiuti che diventano opere d’arte con “Scart”
Una mostra dedicata alla materia che si rigenera sempre per lanciare messaggi di sostenibilità e inclusione attraverso l’arte. È questo il senso del progetto “Scart” del Gruppo Hera che, in collaborazione con trash artist di fama internazionale e le più importanti accademie di belle arti italiane, ha creato nel tempo, con i rifiuti industriali, oltre mille opere d’arte: quadri, statue, elementi d’arredo e design, abiti di scena e coreografie teatrali. Cerimonia inaugurale sabato 18 gennaio alle 12,30 nella cappella Santa Sofia in piazza Pirandello.
La commedia dialettale al teatro della Posta Vecchia
Il teatro della Posta Vecchia di Agrigento, sabato 18 gennaio alle 21 e domenica 19 alle 18, ospiterà la messinscena della “vastasata” in 3 atti “Lu curtigliu di li Raunisi” di autore ignoto e rielaborata da Ignazio Buttitta. La commedia, scritta nel Settecento, narra della vita del popolo di Palermo a quell’epoca ed è inframmezzata da poesie e musica che si rifanno totalmente alla tradizione rinascimentale siciliana. Gli attori in costume d’epoca coinvolgeranno gli spettatori che immagineranno di stare sul palco.
L’evento dedicato all’arte di Rosario Bruno
Sabato 18 gennaio alle 17:30, nella sala consiliare di Siculiana in piazza Basile, un evento dedicato alla presentazione del libro d’esordio di Sandra Tornetta intitolato “Rosario Bruno. Elogio del frammento” (Edizioni Caracol). L’attività artistica di Rosario Bruno, pur essendo maturata e profondamente radicata in un contesto periferico e marginale come quello siciliano, va collocata in maniera equidistante dai due maggiori fenomeni artistici del secondo Novecento, l’arte povera e la pop-art. Attraverso un denso racconto-intervista, legato per la maggior parte ai luoghi in cui ha vissuto e operato Rosario Bruno a partire dall’infanzia a Siculiana fino al suo prezioso contributo nella rinascita di Gibellina e alla prolifera attività nell’organizzazione di mostre ed esposizioni collettive presso l’atelier di via Molinari a Sciacca, viene fuori non solo il suo ruolo in campo artistico ma anche il percorso esistenziale, la visione spirituale del mondo e quindi dell’arte.
Le opere di Canzoneri alle Fabbriche
Gli spazi della Fondazione Orestiadi Le Fabbriche ospitano la mostra “La Pietra di Damasco” di Michele Canzoneri. L’esposizione, curata da Enzo Fiammetta, raccoglie un corpus di opere realizzato nel corso di un soggiorno dell’artista in Siria nel 2003, tra Aleppo, Damasco, Palmira ed Ebla, a seguito di un progetto della Fondazione che oggi ribadisce la propria attenzione verso il mondo arabo e mediorientale, attraversato da tragiche crisi e da violenze che si sono abbattute anche sul suo inestimabile patrimonio culturale e su parte delle opere che l’artista siciliano vent’anni fa ha riprodotto con il suo stile inconfondibile.
I vasi greci acquistati dal principe Ludwig al museo Griffo
Aiace che mette in salvo il corpo senza vita dell’eroe Achille, Odisseo aggrappato al caprone in fuga dal ciclope, i poeti Alceo e Saffo che intonano versi in musica, il popolo delle amazzoni, le leggendarie donne guerriere citate dallo storico Diodoro siculo. I miti senza tempo della cultura greca – in un’affascinante narrazione museale che intreccia il linguaggio dell’arte con quello dei capolavori della letteratura occidentale – sono di scena ad Agrigento dove, fino al 18 maggio, il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi della Regione siciliana mette in mostra, a duecento anni di distanza dalla regolare vendita al principe Ludwig di Baviera, dieci antichi vasi del VI e V sec. a.C. – mirabile esempio di pittura vascolare greca – ritrovati ad Agrigento agli inizi del 1800. La mostra si intitola “Da Girgenti a Monaco. Da Monaco ad Agrigento. Il ritorno dei vasi del ciantro Panitteri” ed è allestita al museo Griffo (auditorium Lizzi).
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