Intervista al dottor Christian Crescenzo, Medico Coni: “Basta con le visite agonistiche in strutture sportive”

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Pregi e criticità del sistema delle visite medico sportive: argomento sempre più complesso e spinoso.

Il dottor Christian Crescenzo, medico sarnese al Coni, nel corso di un importante evento a Roma ha puntato i riflettori sulla prevenzione nel mondo dello sport ed in particolare ha fatto il punto sulle visite medico-sportive agonistiche troppo spesso lasciate al caso, se non con metodologie poco legali e certificazioni non valide.

L’importanza dunque di afferire a strutture ed ambulatori medici riconosciuti, strutturati ed attrezzati.

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Abbiamo incontrato il dottore Crescenzo, giovane medico ed eccellenza nel campo nella medica sportiva, al salone d’onore del CONI, a Roma, dove si è svolta la cerimonia del XV premio internazionale Andrea Fortunato, organizzata dalla Fondazione Fioravante-Polito, presieduta da Davide Polito.

A fare gli onori di casa, anche quest’anno, Il presidente Giovanni Malagò. Premiati tra gli altri l’ex CT della nazionale italiana Roberto Mancini, il centravanti Francesco Caputo, i presidenti Sticchi Damiani e Carmelo Salerno, ed ex calciatori come Mattia Barzagli e Alessandro Lucarelli. Assente per motivi purtroppo noti proprio Edoardo Bove, il calciatore viola colto da malore durante Fiorentina-Inter, che avrebbe dovuto ricevere il premio come miglior giovane dello scorso campionato di serie A.

La fondazione, che affonda le proprie radici nella promozione del passaporto ematico per lo sportivo, quest’anno ha voluto, tra l’altro, dare spazio, come relatori, al Dott. D’Aniello e al Dott.Crescenzo, dell’ASL Salerno, per illustrare i meriti e le criticità della Medicina dello Sport in Italia.

Dottore, a  che punto è la Medicina dello Sport nel nostro Paese?

L’Italia rappresenta davvero un unicum nel mondo. Con il suo modello di prevenzione negli sportivi, siamo riusciti ad abbattere del 90% l’incidenza di morte improvvisa negli atleti.

Qual è uno dei grandi successi raggiunti?

Pensiamo al sol fatto, che a differenza di altre nazioni, in Italia, possiamo con buona approssimazione affermare, che gli sportivi non muoiono più di cardiomiopatia ipertrofica che è, invece, ancora la prima causa di morte tra gli atleti americani. Ma, purtroppo, non è tutt’oro quello che luccica.

A cosa mi riferisco è sotto gli occhi di tutti e lo riassumo rapidamente: non si possono eseguire visite medico-sportive agonistiche all’interno di campi, palazzetti o altre strutture sportive. Sono prestazioni illegali e soprattutto i certificati rilasciati, con queste modalità, non sono in alcun modo validi.

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Dove andrebbero eseguite, quindi?

Solo e soltanto negli ambulatori medici attrezzati con le opportune strumentazioni e non di certo con un banalissimo step “da palestra”. Inoltre, una visita secondo protocollo, deve durate il tempo necessario ad una corretta valutazione di idoneità e non pochi e frettolosi minuti.

Basta solo recarsi presso un Medico dello Sport?

Non proprio. La Regione Campania ha una legge chiara con regole molto stringenti. C’è un albo regionale dei medici dello sport, facilmente reperibile su internet, che prevede specialisti che possono solo certificare ed altri che possono anche eseguire tutti i test necessari all’idoneità agonistica (come il test da sforzo, la spirometria, etc..)

 

Dove far riferimento sul nostro territorio?

Voglio informare tutti i cittadini, che esiste un Servizio di Medicina dello Sport, dell’ASL Salerno, a Nocera Inferiore, in via Federico Ricco, 50, diretta dal Dott. D’Aniello, dotato di strumentazioni assolutamente all’avanguardia. Ed inoltre, pochi sanno, che lì, le visite medico sportive non agonistiche per gli under 18 sono completamente gratuite. Mi permetto di dire che la nostra Regione, in tema di Sport, negli ultimi anni, ha assunto molte iniziative lodevoli. Sta a noi cittadini conoscerle, usarle e soprattutto rispettarle.

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Come si accede a queste prestazioni dell’ASL?

A differenza di altre prestazioni sanitarie, non serve l’impegnativa del medico di base. Si accede chiamando e prenotandosi direttamente al CUP (tel. 0892875028)

Se le visite non agonistiche per i minorenni sono gratuite, per le altre prestazioni in che modo procedere?

C’è un ticket regionale, con prezzi assolutamente contenuti, sia per le visite non agonistiche ai soggetti con più di 18 anni, che per le certificazioni agonistiche. Il ticket, va pagato nell’arco della giornata in cui si svolge la prestazione, in tabaccheria o addirittura con QR code

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