The Begin Hotels lancia un fondo immobiliare per sostenere lo sviluppo

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Da PropCo (compagnia proprietaria degli immobili che gestisce) a Opco (operatore di strutture non direttamente controllate) passando per un fondo immobiliare. E’ il piano che il ceo di The Begin Hotels, Guido Guidi, ha recentemente svelato a Pambianco Hotellerie. L’idea è quella di far confluire gli alberghi di proprietà in un fondo aperto a investitori esterni, per poi riaffittare gli immobili alla stessa compagnia con sede ad Ancona. Un’operazione di sale and lease back, insomma, pensata per liberare risorse da indirizzare verso ulteriori policy di espansione del gruppo. L’obiettivo è ambizioso: arrivare a tre aperture all’anno a partire dal 2026.

In attesa che la nuova strategia comincia a portare i propri frutti, The Begin ha comunque annunciato un incremento del proprio portfolio, facendo tra l’altro il proprio debutto nel segmento montagna e in quello a 5 stelle. La compagnia ha infatti acquisito la proprietà e la gestione di una struttura sulle Dolomiti, nonché l’operatività di un boutique hotel lusso situato in Sicilia Orientale. Ad aprile aprirà inoltre l’hotel Ferrara, situato nell’omonima città emiliana. Annunciata poco più di un anno fa, la struttura è andata incontro a un restyling a cura dello studio Nick Maltese e offrirà anche una spa, un mixology bar, un bistrot e un ristorante.

Il gruppo ha chiuso il 2024 con un fatturato di 15 milioni di euro, che quest’anno dovrebbero salire a quota 18 milioni. L’ebitda margin è stato del 16%, mentre per il 2025 la stima è attorno al 14,5%, a seguito degli investimenti programmati e di una pianificata riorganizzazione aziendale. Al momento il portfolio The Begin è composto da otto indirizzi, senza contare le due new entry appena annunciate, inclusi alcuni hotel di proprietà, tra cui il Continental di Trieste e il SeeBay di Portonovo, nei pressi di Ancona.

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Per chi viaggia in solitaria o semplicemente preferisce una suite tutta per sé, la compagnia offre anche una selezione di itinerari senza supplemento per le suite Ocean Terrace, Ocean Grand Terrace e Ocean Penthouse, con tutti i servizi inclusi. Su alcuni itinerari, inoltre, adulti e bambini possono viaggiare gratuitamente se fanno uso del terzo o quarto posto letto. Anche queste promo sono valide per prenotazioni effettuate entro il prossimo 28 febbraio, per viaggi con partenza tra il 28 marzo e il 19 luglio.

 
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Importante novità per il mondo alberghiero. Il consiglio di amministrazione del Fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario (Forte) ha recentemente ampliato la platea dei lavoratori che possono beneficiare delle cosiddette politiche attive. La misura sino a oggi ha infatti co-finanziato la formazione di disoccupati e inoccupati, nonché degli assunti nei sei mesi antecedenti la formazione che al momento della loro entrata in azienda risultavano disoccupati o inoccupati. Ora però viene potenziata ed estesa ai lavoratori che in precedenza prestavano servizio alle dipendenze di un’impresa appaltatrice e che vengono assunti direttamente dall’impresa appaltante nell’ambito dei processi di internalizzazione.

Una novità che interessa particolarmente gli operatori dell’ospitalità, come ben sottolinea il direttore generale di Federalberghi e consigliere del fondo, Alessandro Nucara, ricordando “l’interesse crescente che le imprese rivolgono alla possibilità di internalizzare i servizi, con l’obiettivo di migliorare la qualità del servizio offerto alla clientela e di offrire ai lavoratori condizioni d’impiego più appetibili”. Nucara ricorda inoltre che tale intento è stato condiviso dalle parti sociali con l’accordo di rinnovo del Ccnl Turismo, sottoscritto lo scorso 5 luglio da Federalberghi, Federcamping, Filcams Cigl, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che ha definito le procedure da seguire nel caso in cui il datore di lavoro intenda assumere in gestione diretta un servizio che in precedenza era affidato alla gestione di un appaltatore.
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La struttura ha intrapreso un percorso di sostenibilità che ha coinvolto tutte le aree operative: dalla riduzione del consumo di energia e acqua a una maggiore attenzione nella differenziazione dei rifiuti, dall’acquisto di detergenti per la pulizia certificati fino alla scelta di prodotti locali e biologici per il ristorante e la prima colazione. Tutto lo staff, consapevole dell’importanza di questo percorso, contribuisce attivamente a trasmettere agli ospiti i valori della responsabilità ambientale e le buone pratiche per un soggiorno più sostenibile.

«Il conseguimento della certificazione Green Key rappresenta un traguardo significativo per noi, confermando i valori fondamentali che guidano la nostra struttura e il nostro gruppo, che conta oltre 40 hotel già certificati – spiega Walter Marcheselli, presidente di Bwh Hotels Italia & Malta e proprietario della struttura –. Per noi la sostenibilità non è solo un obbligo morale, ma una straordinaria opportunità per costruire un futuro migliore a beneficio dei nostri ospiti, della comunità locale e del pianeta. Chiaramente si tratta di un percorso che richiede impegno, innovazione e un cambiamento culturale profondo, ma dimostra come sia possibile unire l’eccellenza dell’ospitalità al rispetto per l’ambiente, offrendo un’esperienza autentica e consapevole a chi sceglie di soggiornare nella nostra struttura».

 

 
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Oltre agli appuntamenti tradizionali, il programma del Capodanno cinese di Prato è arricchito da tour e degustazioni enogastronomiche, visite guidate al tempo buddista, mostre, proiezioni di film e laboratori: un programma inteso e ricco di sorprese che permetterà di esplorare la cultura cinese, passata e contemporanea.

Alle 17 di martedì 28 gennaio il suono della campana al tempio buddista Pu Hua Si darà il via al Capodanno cinese 2025. Le tradizionali e attesissime sfilate del Drago e la danza del Leone sono, invece, in programma sabato 8 e domenica 9 febbraio. I festeggiamenti sono organizzati dall’Associazione buddista della comunità cinese in Italia.

La grande festa oltre a essere un momento di incontro tra i pratesi, è divenuta negli anni in un appuntamento di richiamo turistico, proprio per la sua unicità.

Sabato 8 febbraio la festa attraverserà le vie del Macrolotto 1 e 2, cuore della comunità cinese. Domenica 9 febbraio sarà la volta del cuore della città, in un mix unico tra antico e contemporaneo che solo Prato può offrire.

Il clou del corteo di domenica 9 febbraio sarà in piazza di Santa Maria delle Carceri, dove si svolgerà la spettacolare danza del Leone: questo evento unico è il momento in cui si potrà conoscere al meglio la più grande comunità cinese d’Italia. Un prezioso momento d’incontro tra la cultura orientale e quella occidentale.

Oltre alle iniziative tradizionali, il cartellone del Capodanno cinese 2025 contiene altri appuntamenti su svariati temi e sempre incentrati sull’incontro e la condivisione sociale e culturale.

Dal 31 gennaio al 15 febbraio si potrà vedere la mostra fotografica Xiuxi: at ease! riposo: la Cina dal 1980-1984, nel suggestivo Cassero Medievale (viale Piave angolo via Cassero, Prato; in collaborazione con l’Istituto Confucio di Torino): 76 scatti in bianco e nero di Andrea Cavazzuti, uno dei più importati fotoreporter e documentaristi con un’esperienza di quarant’anni in Cina.

E ancora, venerdì 7 e sabato 8 è in programma la proiezione di due film cinesi in lingua originale sottotitolati, in collaborazione con il Mabuse cineclub e il cinema Terminale.

Sabato 8 e domenica 9 febbraio spazio, invece, alla cucina: Colazione con bacchette!, a cura della scrittrice e mediatrice Jada Bai al ristorante Xiao Meng Lou (via Marini 1, Prato) è un’occasione per conoscere la cultura cinese parlando e assaggiando una ricca colazione tipica.

Il cibo è protagonista anche del tour enogastronomico nel Macrolotto Zero, a cura di Sarah Manganotti e Le Nuvole di Drago, alla scoperta delle diverse tipologie di cucine regionali cinesi attraversando a piedi il quartiere, tra racconti di ricette e simbologie sempre legate alle celebrazioni del Capodanno cinese.

La musica sarà grande protagonista, sabato 8, al Convitto Nazionale Cicognini (piazza del Collegio 13, Prato), con l’esibizione dell’ensemble Dong Xun, che celebrerà la varietà degli strumenti classici cinesi (ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili).

Da non perdere, sia sabato che domenica, le visite guidate alla scoperta del tempio buddista Pu Hua Si, un vero e proprio hub culturale per la comunità cinese di Prato.

Significativa, poi, la cerimonia del tè che avrà luogo il 9 febbraio al Teatro Metastasio. Questo evento, mira a promuovere l’arte della cerimonia del tè orientale e il dialogo culturale tra Prato e la cultura orientale.

Altra iniziativa da sottolineare, infine, le due visite guidate organizzate dall’associazione The Land ladies Concierge ETS, domenica 9 febbraio, sul tema dell’identità culturale della città di Prato e sulle sue peculiarità: “Prato città d’arte, di mercanti e di biscotti” è un percorso di carattere storico e artistico ha la finalità di fare percepire al visitatore le radici della città di Prato e il suo patrimonio artistico e culturale nel centro storico della città; “Prato un museo d’arte contemporanea a cielo aperto” è, invece, incentrato sull’arte contemporanea e si propone di svelare ai visitatori quelle opere di arte siano esse sculture, opere architettoniche, murales che sono disseminate nel tessuto urbano di Prato.

 

 

 
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La low cost irlandese cesserà le operazioni a Jerez e Valladolid, ritirerà un aereo che faceva base a Santiago e ridurrà il traffico negli aeroporti di Vigo (-61%/40,00 posti), Santiago (-28%), Saragozza ( -20%) , Asturie (-11%) e Santander (-5%).

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Le motivazioni
Tuttavia, la compagnia aerea continuerà a crescere negli aeroporti più trafficati del paese, come Madrid, Malaga, Alicante e Reus, tra gli altri. Complessivamente la compagnia crescerà di 1,5 milioni di posti entro l’estate 2025.

Eddie Wilson, amministratore delegato di Ryanair, accusa Aena di “persistere in aumenti tariffari ingiustificati e di rifiutarsi di applicare sistemi di incentivi efficaci per sostenere la crescita regionale in Spagna, dando priorità agli investimenti stranieri negli aeroporti dei Caraibi, del Regno Unito e dell’America”.

Il manager spiega che “la decisione di Aena di non incentivare le compagnie aeree a utilizzare la capacità inutilizzata dei loro aeroporti regionali ha costretto Ryanair a trasferire aerei e capacità verso mercati europei più competitivi, come Italia, Svezia, Croazia, Ungheria e Marocco, dove i governi sono attivi incoraggiare la crescita”
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E’ arrivato il via libera dal ministero dell’Ambiente alla realizzazione del porto crocieristico di Fiumicino da parte di Royal Caribbean International. Per il dicastero, si legge su Repubblica, l’opera non avrà “significativa incidenza” sulla riserva statale protetta del litorale romano. Certo, le polemiche non sono ancora del tutto cessate, con Legambiente e Italia Nostra che protestano da tempo, perché la foce del Tevere è un territorio privo di infrastrutture adeguate e considerato a rischio inondazioni. Inoltre mancano ancora l’autorizzazione del ministero della Cultura, nonché della conferenza di servizi tra regione, comune e dicastero dei Trasporti. L’ok dell’Ambiente segna tuttavia un passo decisivo per l’inizio dei lavori.

Il porto costerà mezzo miliardo di dollari e a pieno regime consentirà un attracco delle Oasis o delle Icon of the Seas ogni tre giorni. Ospiterà anche ormeggi per 750 barche e almeno 40 yacht extralarge, oltre a un centro commerciale e a un hotel. I lavori dovrebbero partire già il prossimo mese di febbraio, con la costruzione di un approdo e di una piattaforma per accogliere i primi passeggeri. A luglio 2026 si costruiranno poi altri due moli per le navi da crociera e le strutture della Marina su un’area di oltre 7 mila metri quadrati con ristoranti, negozi, uffici, business center. Dopo il 2028 sarà quindi la volta dell’hotel denominato Colosseo sul mare, da 200 camere e 50 appartamenti. L’opera sorgerà alla foce del Tevere intorno al vecchio Faro, in un’area data in concessione per 90 anni dalla regione alla Fiumicino Waterfront, società del fondo Icon e appunto di Royal Caribbean.
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[post_content] => Già annunciato qualche mese fa, arriva ora l’ufficializzazione del debutto ufficiale del nuovo brand The Unexpected Hotels di casa Palladium. L’appuntamento è per la prossima estate e coinvolgerà l’Ushuaïa Tower dell’omonimo complesso alberghiero di Ibiza che disporrà presto di due tipologie di offerta distinte.

L’implementazione del marchio avverrà infatti gradualmente e culminerà con la ristrutturazione dell’Ushuaïa Tower, che sarà ribattezzata The Unexpected Ibiza Hotel. Nel prossimo futuro, il complesso situato a Playa d’en Bossa continuerà quindi ad accogliere i visitatori con la propria offerta che combina alloggio, esperienze gastronomiche d’autore e intrattenimento musicale. Ma lo farà all’interno di due spazi distinti: il rinnovato The Unexpected Ibiza Hotel da 181 camere e suite e l’Ushuaïa Ibiza Beach Hotel da 234 chiavi.

Il marchio The Unexpected è stato creato sulla base dell’esperienza e dell’ispirazione dello stesso Ushuaïa Ibiza Beach Hotel aperto nel 2011. Con questo nuovo concept il gruppo intende in particolare concentrarsi sull’esperienza iper-personalizzata degli ospiti, accogliendo nuove tipologie di servizio, nuovi segmenti di business e opportunità di espansione internazionale. The Unexpected Hotels mira a conservare lo spirito innovativo dell’Ushuaïa Ibiza Beach Hotel, mantenendo la coerenza con l’essenza del brand, come la grafica, il colore caratteristico e il distintivo colibrì dell’hotel. Ma si pone l’obiettivo di riposizionare l’offerta su un nuovo livello, per rivolgersi a un target di viaggiatori sempre più esigente e con grandi aspettative lifestyle.

Il nuovo brand vedrà l’azienda espandersi anche negli Emirati Arabi Uniti con il The Unexpected Al Marjan Island Hotel & Residences: un progetto sviluppato in collaborazione con Al Marjan e Almal Real Estate Development, per un investimento complessivo superiore ai 100 milioni di dollari. L’hotel disporrà di 422 camere e unità residenziali situate sull’isola di Al Marjan a Ras Al Khaimah, a cui si aggiungeranno un beach club, un ristorante e una piscina a sfioro, con apertura prevista nel 2026.


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[post_content] => Al via gli incontri tra gli assessori liguri al Lavoro Simona Ferro, al Turismo Luca Lombardi, alla Programmazione del Fondo sociale europeo Marco Scajola e le organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl e Uil, le federazioni sindacali di categoria e le associazioni datoriali per raggiungere un’intesa sull’edizione 2025 del Patto per il lavoro nel turismo.

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«Quella del 2025 sarà infatti l’ottava edizione di un bando che riscuote da sempre uno straordinario successo – spiegano gli assessori Ferro, Lombardi e Scajola –  Nel 2024 il programma ha visto un investimento complessivo di 8,7 milioni di euro e sono state oltre 500 le domande presentate, con la chiusura anticipata dello sportello dopo soli quattro giorni di apertura. Oltre a questo, è innegabile che il Patto abbia portato risultati concreti in termini di occupazione, allungamento della durata dei contratti, e quindi maggiore stabilità per i lavoratori nel settore del turismo. Oltre a questo, il Patto sostiene le imprese del settore che, in questo modo, riescono ad ammortizzare i costi del personale e, allo stesso tempo, a fornire servizi di sempre maggiore qualità per i turisti che, sempre più numerosi, anno dopo anno continuano a scegliere la Liguria per le loro vacanze».
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