“Siamo pronti a fare dell’Umbria una terra pilota che, nonostante la nostra piccola incidenza, assuma grande rilevanza e centralità”: i toni sono molto simili a quelli della campagna elettorale (novembre d’altronde è passato da poco) ma i programmi per il Governo di Stefania Proietti, il ritorno del centrosinitra al potere dopo gli scandali di Sanitopoli, stanno prendendo forma come annunciato in Assemblea regionale dalla Governatrice nella sua comunicazione ai consiglieri regionali. Rispetto alla passata amministrazione il programma regionale gira più verso questioni ambintali, nuovi piani sociali, rifiuti e piano straordinario la prima casa, lotta alla povertà e maggiori fondi sia per la non-autosuficienza che per le infrasttuture; Turismo da rilanciare con i grandi flussi del Giubileo; il riportare l’Umbria al centro delle politica internazionali perla Pace. Il centrosinistra ribadisce un no al nuovo termovalorizzatore e al Nodo di Perugia, almemo così è stato progettato.
RICOSTRUZIONE – “Serve velocizzazione, le persone colpite da questi eventi non possono più aspettare. Abbiamo avuto, oltre a quello del 2016, un altro sisma minore per danni ma non nell’impatto sulla popolazione. Urge avviare.
PROTEZIONE CIVILE – Le risorse devono essere incrementate. Quindi la delega per le grandi manifestazioni: Giubileo e Centenario sono due grandi occasioni di sviluppo per l’Umbria, per un sistema di accoglienza integrato su tutti i territori”.
Su SVILUPPO E LAVORO, “deve esserci una tavola rotonda di coprogettazione per il futuro dell’Umbria, non separando lo sviluppo dal lavoro, un lavoro non precario, con un salario minimo garantito, e in sicurezza. Al centro ci devono essere i giovani, non vogliamo più assistere al depauperamento e alla dispersione delle loro energie. Auspichiamo che prima o poi la politica crei condizioni per farli tornare. Il Pnrr è una grande opportunità per affrontare velocemente i temi cruciali. Dobbiamo chiedere INFRASTRUTTURE, quindi risorse per le ferrovie ma anche per infrastrutture digitali. E non possiamo fermarci al digitale, serve diritto allo studio per tutti, anche di scegliere l’Università. Quello dei Trasporti pubblici locali è un tema +collegato. Il diritto alla mobilità deve essere ancora più esteso, anche
per fasce di età, non solo per gli universitari. Serve una casa per i giovani che scelgono di restare in Umbria.
La QUESTIONE AMBIENTALE diventa cardine anche per non perdere posti di à lavoro, sappiamo che l’industria non sostenibile non ha futuro, sono
necessari investimenti con intervento del governo. Occorre fermare l’inceneritore per dare un futuro all’Umbria, servono nuove soluzioni di
sviluppo che partano dai rifiuti per rigenerare interi siti produttivi, non prescindendo dalla tutela dell’ambiente. Il Piano energetico ambientale regionale sarà fra i primi documenti che produrremo, per dare certezze non solo ai comuni ma anche agli investitori.
TURISMO – Giubileo e Centenario possono farci ripartire e questo riguarda il sistema dell’accoglienza in tutti i territori, servono
infrastrutture efficienti.
COMMERCIO – vive una situazione drammatica, soprattutto nei centri storici, senza servizi non c’è vivibilità, faremo la legge sul commercio.
“Punteremo anche su INTERNAZIONALIZZAZIONE e accesso al credito per le imprese, con intese con altre regioni, anche a livello
internazionale. Gli investimenti in tecnologia devono essere fatti nelle logiche di rete, anche per ciò che concerne le reti infrastrutturali e
trasportistiche. Come per le strade non possiamo prescindere da finanziamenti governativi”.
L’AGRICOLTURA – Con la programmazione europea e le innovazioni può diventare elemento trainante di nuovo sviluppo economico sostenibile.
PATRIMONIO PUBBLICO – “E’ da rilanciare: vi sono grandi potenzialità e lavoreremo sull’edilizia residenziale pubblica per dare a ogni persona un tetto.
WELFARE – Occorre riscrivere il Piano sociale regionale per un welfare inclusivo e per la lotta alla povertà, in maniera
sistemica non con i bonus. Ci occuperemo di lotta alla violenza di genere e alle discriminazioni.
ISTRUZIONE: promuovere l’accesso all’istruzione e combattere l’abbandono scolastico. Più servizi possibili anche per conciliare vita e
lavoro. Risorse su edilizia scolastica e collaborazione con l’Università e l’alta formazione. Non dimenticando il binomio sport-inclusività.
PACE: Torniamo protagonisti sul tema della pace come recita l’articolo 4 del nostro Statuto regionale.
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