Calzature, la stagione autunno-inverno è partita da Riva del Garda con oltre mille espositori da tutto il mondo

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Riva del Garda, 18 gennaio 2025 – Expo Riva Schuh & Gardabags, che si chiude domani, come di consuetudine ha aperto la stagione Autunno Inverno 2025-26 del mondo delle calzature, con 1.100 espositori da 36 paesi. Alla cerimonia di inaugurazione hanno partecipato tra gli altri il Sindaco di Riva del Garda Cristina Santi e l’Assessore Simone Marchiori, Assessore alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia della Provincia autonoma di Trento – che internazionali, come l’Ambasciatore del Bangladesh Atm Rokebul Haque, il Console dell’India Lavnya Kumar e il Consigliere Commerciale del Pakistan presso l’Ambasciata di Roma Yasir Khokhar.  La rassegna di quest’anno si caratterizza per l’ampia partecipazione della produzione asiatica, in particolare cinese (375 tra aziende, ditte rappresentate e brand) e la partecipazione dei rappresentanti nazionali e  internazionali delle più importanti associazioni di categoria e istituzioni del settore (Italia, Spagna, Portogallo, Brasile, ma anche India, Turchia, Pakistan e Bangladesh). Ottima la presenza dall’Italia, al secondo posto per numero di espositori: 220 tra aziende, ditte rappresentate e brand, soprattutto da Lombardia, Marche, Puglia, Toscana e Veneto. Fa il suo debutto in fiera anche un nuovo Paese: per la prima volta prenderà parte alla manifestazione un’azienda dal Marocco. Mentre sono 134 i nuovi espositori che per la prima volta prendono parte alla manifestazione. 

I visitatori stranieri

Altrettanto consistenti e positive le aspettative verso i compratori che visiteranno la fiera, secondo GianPaola Pedretti, Exhibition Manager: “Le registrazioni confermano la presenza di buyer (per il 70% titolari o head buyer) provenienti da 111 di Paesi. Anche grazie al sostegno di Agenzia ICE (ITA – Italian Trade Agency), saranno 131 hosted buyer e giornalisti internazionali da 38 paesi selezionati dalla fiera che, per la prima volta, visiteranno la manifestazione”. A confermare l’importanza della manifestazione rivana sul palcoscenico globale delle fiere dedicate alla filiera moda, anche le parole di Matteo Masini – Dirigente Ufficio Beni di Consumo Agenzia ICE (ITA – Italian Trade Agency): “Il lavoro di incoming sviluppato negli anni insieme alla fiera ha permesso di instaurare relazioni durature con gli attori del settore che hanno permesso all’Italia di essere protagonista nel mondo. Come Agenzia stiamo puntando a rafforzare i contatti con i mercati del Golfo Persico, del Sud-Est Asiatico e del Centro ed Est Europa che dimostrano una promettente evoluzione del gusto e degli interessi. Da non scordare il continente africano in cui abbiamo potenziato la nostra rete: una piazza in evoluzione da tenere presente per il futuro”.

L’importanza delle start up e dell’innovazione 

Un ultimo dato ‘numerico’ sottolinea la vitalità della fiera e la sua caratteristica di essere molto di più di un hub commerciale: saranno 19 gli eventi che coinvolgeranno i partecipanti alla manifestazione in approfondimenti dedicati ai trend di consumo (Area Highlights), alle innovazioni dedicate al retail (Innovation Village), alla conoscenza dei principali mercati internazionali (Market Focus) e agevoleranno momenti di networking (Expo Riva Nights). “Tutte queste iniziative, a cui si aggiungono le missioni sul campo per approfondire relazioni e conoscenza dei mercati (una decina nel 2024), sono l’antidoto che proponiamo per contrastare la generalizzata contrazione del mercato – sottolinea Alessandra Albarelli, Direttore Generale di Riva del Garda Fierecongressi – e il nostro obiettivo è fornire alla domanda e all’offerta occasioni per conoscere le più recenti innovazioni, favorire la ricerca dei giusti fornitori e partner attraverso un sofisticato sistema di business intelligence e far incontrare in fiera gli operatori dell’online (canale distributivo in forte crescita). Soprattutto, continuiamo a portare in manifestazione il livello intermedio di compratore (le medie catene con 5, 10, 30 negozi) poiché rappresentano le realtà meglio attrezzate e flessibili per superare l’attuale momento di crisi”.

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