il piano industriale di Amat

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Dilazione debiti

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PALERMO – Un centinaio di pagine zeppe di numeri, grafici e tabelle per descrivere come Amat risanerà i conti nei prossimi tre anni ma soprattutto per immaginare come cambierà il trasporto pubblico a Palermo.

Il cda della partecipata comunale ha approvato il piano industriale 2025/2027, sulla scorta delle indicazioni del socio unico: adesso il testo passerà alla giunta e poi al consiglio comunale che avrà l’ultima parola su un piano che è propedeutico al rinnovo del contratto di servizio.

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Il buco della Ztl

Un lavoro lungo e delicato, iniziato un anno e mezzo fa quando Amat ha raggiunto un accordo col Comune: mettere da parte il contenzioso da piĂ¹ di 100 milioni di euro, a patto di approvare un nuovo contratto che garantisca la tenuta dei conti messa a rischio dal tram.

Il progetto iniziale era quello di pagare il costo del trasporto su binari con gli introiti della Ztl, ma la storia è andata diversamente: Palazzo delle Aquile ha dovuto ridurre drasticamente la zona a traffico limitato, facendo calare gli incassi del 90% rispetto alle previsioni iniziali.

Aumentare gli incassi

Il risultato è stato un buco nel bilancio di Amat che il cda, guidato da Giuseppe Mistretta, è riuscito a colmare: un po’ di tagli alle spese e sei milioni di euro in piĂ¹ dai biglietti hanno consentito di mantenere in equilibrio i conti ma a lungo termine, specie in vista delle nuove linee, serve qualcosa in piĂ¹.

L’idea di base è di cedere i servizi in perdita come car sharing, bike sharing e rimozione e mettere a reddito quelli che al momento coprono appena le spese, come segnaletica e zone blu. Il fronte piĂ¹ delicato perĂ² è quello delle entrate che dovranno aumentare sensibilmente per coprire i costi del tram che, da solo, rappresenterĂ  i tre quarti del trasporto pubblico in cittĂ .

Amat ha così messo insieme alcune proposte come l’aumento del prezzo del biglietto, del numero delle zone di sosta a pagamento o del loro costo; misure che il consiglio comunale potrà approvare o modificare. L’importante, per via Roccazzo, è che il risultato sia un incremento degli introiti per finanziare investimenti e assunzioni.

Servizi da cedere o modificare

Partiamo dai servizi che Amat cederà, o meglio appalterà ai privati. Si tratta del car sharing, del bike sharing e del servizio rimozione. Si sperimenterà inoltre un polo manutentivo per veicoli pesanti del Comune e delle partecipate, mettendo a frutto l’esperienza dell’officina, e si punterà maggiormente sull’elettrico.

NovitĂ  anche sul fronte della segnaletica che resterĂ  ad Amat, aprendo alla possibilitĂ  di una partnership con i privati per i tratti piĂ¹ importanti, così come è in piedi l’ipotesi di gestire la rete delle piste ciclabili.

PiĂ¹ tram e periferie

Il Pums, il piano urbano della mobilitĂ  sostenibile, prevede in futuro un aumento del trasporto su tram rispetto a quello su gomma, a partire dal 2027, grazie alla nuova linea che collegherĂ  viale Regione siciliana con la Stazione centrale e servirĂ  meglio le periferie. Saranno quindi modificati alcune percorsi e soppresse linee.

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Nel lungo termine, Amat proverĂ  anche a estendere il servizio nelle aree metropolitane piĂ¹ vicine come Isola delle Femmine, Monreale, Capaci, Torretta, Altofonte, Belmonte Mezzagno, Villabate, Misilmeri e Ficarazzi.

In centro, invece, la linea 101 farà capolinea a Francia e saranno rafforzati i collegamenti con le periferie est e ovest, con l’area commerciale di via La Malfa e i servizi scuola.

Ztl e parcheggi

La Ztl avrà una gestione centralizzata in capo ad Amat che gestirà anche i varchi, malgrado resti il problema dell’Iva. Novità anche sul fronte parcheggi, visto che la società chiederà di poter gestire quelli di interscambio Giotto, Belgio, Stadio (Giovanni Paolo II), Di Maria, Francia, Ungheria, Mongibello e Galatea.

Altre zone blu

L’intenzione è recuperare 4.500 nuovi stalli a pagamento già dal secondo semestre 2025 riattivando zone dismesse o puntando sull’area nord della città. Inoltre salterebbe la fascia attualmente libera dalle 14 alle 16, ipotizzando anche prezzi diversi: nella zona B (che comprende Notarbartolo) a 1,5 euro l’ora e nella zona C (che comprende il Politeama) a 2 euro. Il controllo delle zone blu sarebbe garantito dai privati, a cui affidarlo per intero o parzialmente.

Biglietti piĂ¹ cari

La misura forse piĂ¹ eclatante è l’aumento del costo dei biglietti che, in una delle simulazioni di Amat, dovrebbe passare da 1,4 a 1,6 euro con un incremento di 20 centesimi. Un rincaro che colpirĂ  chi usa saltuariamente i mezzi pubblici, visto che l’azienda offrirĂ  abbonamenti e pacchetti a prezzi scontati per i dipendenti di grandi aziende ed enti pubblici.

Per i turisti prevista una card che consentirà anche l’accesso a musei e luoghi della cultura. Verrà attivato un sistema avanzato per la vendita dei biglietti e saranno installate 60 pensiline smart.

Il personale

Sul fronte del personale Amat attuerà incentivi all’esodo, procederà alle assunzioni, al passaggio a full time e sbloccherà progressioni e buoni pasto.

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Conti in attivo

I numeri al momento sorridono ad Amat che nel primo semestre 2024 ha registrato un utile di quasi 4 milioni; il piano prevede utili per almeno 16 milioni.



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