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La Food and Drug Administration ha deciso di vietare, negli alimenti, bevande e farmaci, il colorante rosso numero 3, noto da tempo per le sue proprietà cancerogene negli animali. “Le aziende alimentari – ha affermato l’agenzia federale – avranno tempo fino al 15 gennaio 2027 per modificare la filiera produttiva, mentre le case farmaceutiche avranno un anno in più (fino al 18 gennaio 2028)”. La decisione è arrivata in risposta a una petizione del 2022 sugli additivi coloranti da parte di numerose organizzazioni.
“È da tempo che si aspettava questa decisione – ha affermato Tracy Crane, direttrice di Lifestyle Medicine and Prevention presso il Sylvester Comprehensive Cancer Center -. Il colorante rosso n.3 è stato vietato per l’uso nei cosmetici e nei farmaci topici per oltre tre decenni. Eppure conferisce la colorazione rossa a oltre 9.000 alimenti negli Stati Uniti, molti dei quali particolarmente attraenti per i bambini piccoli”.
Il colorante rosso n.3
ll rosso numero 3 (red dye No. 3), noto in Europa come eritrosina (E127), è un colorante sintetico a base di petrolio che conferisce un colore rosso ciliegia brillante. Viene utilizzato nell’industria dolciaria, ad esempio in caramelle, ghiaccioli, gelati, ciliegie candite, torte ciliegie da cocktail, bevande e molti altri prodotti, ma anche in farmaci e cosmetici.
Una decisione arrivata in ritardo
Sebbene già nel 1990 la FDA aveva stabilito che il Red 3 doveva essere vietato nei cosmetici a causa del suo legame con il cancro alla tiroide nei ratti, l’additivo ha continuato a essere utilizzato negli alimenti, in gran parte a causa della resistenza dell’industria alimentare. I produttori di ciliegie al maraschino, ad esempio, si sono affidati al Red 3 per mantenere l’iconica tonalità rossa dei loro prodotti. Secondo una ricerca condotta su un database governativo, DailyMed, è presente anche in migliaia di caramelle, snack e prodotti a base di frutta, nonché in migliaia di medicinali.
Va detto però che sebbene la sostanza sia ancora utilizzata in centinaia di prodotti, molte aziende sono passate ad altri coloranti alimentari. Per scoprire se un prodotto contiene il Red 3, i consumatori possono consultare il database alimentare di marca del Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti e un secondo database creato dall’Environmental Working Group.
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In Europa è vietato tranne in alcuni prodotti
L’Unione Europea ne ha invece vietato l’uso nel 1994, ma non in determinati prodotti, come le ciliegie da cocktail e candite e ciliegie Bigarreaux. Si trova però anche in alcuni cosmetici (con la sigla CI45430), nonostante vi siano ricerche che ne hanno evidenziato la possibile pericolosità per la tiroide. Ciononostante, in Europa non sembrerebbe essere un grande problema, proprio perché l’uso alimentare è fortemente limitato e quindi anche l’esposizione dei consumatori. Divieti simili sono stati emanati in Giappone, Cina, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda.
Il colorante rosso 3 causa il cancro
Il colorante rosso 3 è stato vietato perché numerosi studi hanno dimostrato che alte dosi del colorante possono causare il cancro alla tiroide nei ratti maschi “a causa di un meccanismo ormonale specifico” dei roditori. Tuttavia, sebbene l’FDA abbia riconosciuto un collegamento con il cancro nei ratti, ha sostenuto che le prove disponibili non supportano tale collegamento negli esseri umani, citando uno studio condotto dall’industria che aveva scoperto che la sostanza chimica causava il cancro alla tiroide nei ratti maschi, ma stimava che avrebbe potuto causare il cancro in meno di una persona su 100.000.
La decisione di bandirlo, infatti, è dovuta a una recente petizione nella quale si richiedeva se fosse applicabile la clausola Delaney anche al colorante numero 3. Questa clausola, datata 1960 e legata al Color Additives Amendment al FD&C Act, proibisce l’approvazione della FDA di un additivo alimentare se si scopre che provoca il cancro nelle persone o negli animali. Poiché è stato dimostrato che provava il cancro nei ratti, dopo tre decenni l’agenzia federale ha deciso di metterlo al bando, dopo il divieto per i cosmetici.
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Gli altri danni che causa all’organismo
Sebbene la decisione della FDA si sia concentrata sulla cancerogenicità, altre ricerche hanno rilevato potenziali effetti neurocomportamentali dei coloranti alimentari sintetici sui bambini, in particolare sul disturbo da deficit di attenzione/iperattività ( ADHD ). “L’insieme delle prove provenienti da studi sull’uomo indica che i coloranti alimentari sintetici sono associati a esiti neurocomportamentali negativi nei bambini e che la sensibilità dei bambini ai coloranti alimentari sintetici varia”, ha rilevato un rapporto del governo della California del 2021.
Studi sugli animali hanno invece dimostrato che i coloranti alimentari sintetici causano alterazioni nei sistemi neurotrasmettitoriali del cervello e prodotto cambiamenti microscopici nella struttura cerebrale, influenzando l’attività, la memoria e l’apprendimento.
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