L’identikit dei giovani viterbesi: “Più attenti ai diritti ma delusi dal mondo del lavoro”

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NewTuscia  – VITERBO – È quanto emerso dal sondaggio lanciato dalla Cisl Viterbo presentato ieri mattina in provincia.

I giovani di oggi prediligono lo sport e la cultura, la musica, si informano maggiormente tramite i social (Instagram, YouTube, Tik tok) solo il 6 percento legge i giornali on line e cartacei. I temi a cui sono maggiormente interessati sono la povertà e la disuguaglianza sociale, l’ambiente e l’uguaglianza di genere, i diritti lgbqtia+; hanno una limitata fiducia nelle istituzioni e una scarsa partecipazione alle attività sociali per mancanza di interesse. Poco meno di un ragazzo su due pensa che il lavoro rappresenti la realizzazione dei propri interessi e aspirazioni. E’ questa la fotografia scattata dal sondaggio promosso dalla Cisl di Viterbo su un campione di 350 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni, presentata ieri mattina nella sala Benedetti della provincia di Viterbo in occasione dell’incontro dal titolo ‘Generazione giovani, nuove visioni per il futuro’.

Presenti all’incontro Elisa Durantini Segretaria Generale Cisl Viterbo, Enrico Coppotelli Segretario Generale Cisl Lazio, Daniela Fumarola Segreteria Generale Aggiunta Cisl nazionale, Antonello Aurigemma Presidente Consiglio Regionale Lazio, Domenico Merlani Presidente Camera di Commercio, il Prorettore Unitus Alvaro Marucci, la Sindaca Chiara Frontini e il Presidente della Provincia Alessandro Romoli, vari rappresentanti e coordinatori dei giovani del mondo politico e associazionismo. Tra la platea gli studenti degli istituti “Orioli”, “Buratti” e “Santa Rosa”.

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“Il 91 percento degli intervistati – ha annunciato Elisa Durantini – ha dichiarato di sapere cosa è un sindacato ma solo il 17 percento è iscritto. Dobbiamo colmare questo gap. Ai giorni nostri è cambiato il modo in cui viene vissuto e approcciato il mondo del lavoro da parte dei giovani e l’organizzazione sindacale viene vista non al passo con i tempi. Un recente rapporto dell’Istituto Piepoli ha evidenziato che l’indice di ‘fiducia nel futuro’ dei giovani è del 55 percento. Troppo poco. I ragazzi non devono perdere la fiducia nel futuro, ma devono ritrovare un nuovo slancio da convogliare nella partecipazione e nel protagonismo sociale per cambiare il futuro di tutti”.

“Stiamo creando una città a misura di giovani – ha affermato la sindaca Frontini – migliorando i servizi sul territorio per evitare lo spopolamento. Dobbiamo fare in modo che i ragazzi scelgano Viterbo oltre che per l’università anche per le possibilità che offre la città”.

“La nostra provincia – ha commentato il presidente Romoli rivolgendosi agli studenti – ha grandi potenzialità ma altrettante criticità. Il nostro futuro è nelle vostre mani, abbiate un confronto sereno con il mondo del lavoro per recuperare la dignità che vi è propria. La Provincia sta incentivando la formazione, il sindacato può fare un’azione importante come intermediario nel mondo del lavoro”. Per il presidente Merlani la vera sfida è “mantenere qui i ragazzi e fare in modo che essi non perdano l’aspettativa di risalire la scala sociale”. Nei piani della segreteria provinciale c’è il coinvolgimento tra istituzioni nella messa a sistema di un percorso utile al rilancio sociale e lavorativo.

Il presidente del consiglio regionale Aurigemma propone un tavolo di filiera istituzionale coinvolgendo istituzioni, associazioni sindacali e datoriali, università e mondo della formazione. Soddisfatto il segretario regionale Enrico Coppotelli: “Abbiamo cercato di cambiare la visione della nostra azione sindacale e presentato vari piani di sviluppo per il territorio. Abbiamo sfidato le aziende con la proposta di ‘partecipazione al lavoro’, la legge di iniziativa popolare che promuove la partecipazione dei lavoratori all’impresa. Bisogna migliorare le aree infrastrutturali per incentivare le aziende a svilupparsi. Chiediamo, infine, un tavolo di monitoraggio sul credito privato per capire come esso muove l’economia della regione”. I saluti finali sono stati riservati alla segretaria Daniela Fumarola: “La narrazione che spesso si fa oggi dei giovani è sbagliata. Questa iniziativa va nella direzione di cambiare proprio questa narrazione, lasciando loro spazio di trovare il percorso che più desiderano, contiamo molto sulla formazione”. “Come Cisl – conclude – da tempo chiediamo di inserire ore scolastiche nel programma di studi per formare i giovani alla cultura del lavoro”.

Collegata da Bruxelles l’europarlamentare Antonella Sberna annuncia che è in programma un grande evento rivolto ai giovani nella città di Viterbo che si terrà a breve.

 

 

 

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