Prime mosse del neo-presidente del Mozambico, il progressista leader del Frelimo, Daniel Chapo. Maria Benvinda Delfina Levi è stata nominata alla carica di primo ministro, mentre si conferma l’impegno a portare avanti il dialogo tra il governo e i principali partiti di opposizione. “Daremo seguito a questo dialogo – ha rimarcato il presidente Chapo – e sono assolutamente sicuro che troveremo meccanismi per stabilizzare la situazione il più rapidamente possibile”. Decisivo per il Paese in via di sviluppo dell’Africa meridionale il fronte economico. Il tasso medio annuo di crescita del prodotto interno lordo (PIL) è stato ragguardevole negli ultimi anni, anche grazie alle rilevanti risorse naturali, tuttavia il PIL pro capite e l’indice di sviluppo umano sono ancora a livelli bassi. Il presidente Chapo si è impegnato in prima persona nella lotta alla corruzione.
Piano Mattei
Il Sudafrica resta il principale partner commerciale del Mozambico, ma un particolare rilievo ha l’Italia, anche per il ruolo storico della Comunità di Sant’Egidio nel processo di pacificazione in seguito alla sanguinosa guerra civile alla fine del secolo scorso. Il governo italiano ha identificato il Mozambico come uno dei nove Paesi africani prioritari nell’avvio del Piano Mattei. Recentemente è stato firmato a Maputo l’accordo per la costruzione e per l’equipaggiamento del Centro Agroalimentare della provincia di Manica (CAAM), vicino alla città di Chimoio, incubatore per il trasferimento di tecnologia per la trasformazione e la distribuzione dei prodotti agricoli. Il progetto del valore di 38 milioni di euro è finanziato con risorse del ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, in sintonia con le priorità di rafforzamento della sicurezza alimentare, della promozione dell’agricoltura sostenibile e del sostegno all’inclusione femminile e giovanile nel tessuto imprenditoriale locale. Sul fronte energetico significativo l’impegno di ENI, società integrata dell’energia, per proiettare il Mozambico nell’industria globale del gas naturale liquefatto (GNL).
Piattaforma galleggiante
Strategico l’avvio della partnership per valorizzare gli enormi giacimenti offshore di gas, con la realizzazione a Coral Norte, nel bacino di Rovuma nella provincia settentrionale di Cabo Delgado, della seconda piattaforma galleggiante per gas naturale liquefatto (FLNG). L’impianto trasforma il gas in GNL, che caricato su navi speciali può raggiungere qualsiasi mercato. Le piattaforme FLNG hanno un alto grado di efficienza energetica, progettate e realizzate per l’ottimizzazione e la riduzione delle emissioni di CO2. L’agenzia di stampa mozambicana AIM (Agência de Informação de Moçambique) ha reso noto il messaggio di buon lavoro, che l’amministratore delegato di ENI, Claudio Descalzi, ha inviato a Daniel Chapo in occasione del suo insediamento alla presidenza. “Al popolo del Mozambico – scrive Descalzi – estendiamo auguri di pace, stabilità e prosperità. Le assicuro, signor Presidente, che il nostro obiettivo è sostenere la strategia di sviluppo a lungo termine del Mozambico attraverso iniziative di contenuto locale e accelerando la transizione energetica del Paese”. In collaborazione con il governo di Maputo, ENI interviene in molteplici ambiti: educazione e formazione tecnica, sicurezza alimentare e nutrizione, salute, accesso all’energia e diversificazione economica, con particolare riferimento alla micro-imprenditoria in ambito agricolo.
Partenariato
Restano come elementi chiave l’esplorazione, lo sviluppo e la produzione di idrocarburi e gas naturale. A fine 2024, in una dichiarazione alla piattaforma di notizie Energy Connects, la direttrice generale di ENI Rovuma Basin, Marica Calabrese, aveva sottolineato: “Dopo il successo di Coral Sul, siamo pronti a lanciare il progetto Coral Norte. ENI ha molta fiducia in questo Paese e questo sarà l’inizio di un altro successo”. Dal primo impianto in acque profonde nell’Area 4 a Coral Sul, ENI ha effettuato da novembre 2022 a giugno 2024 un totale di 63 spedizioni di gas, corrispondenti a 4,48 milioni di tonnellate di GNL. Italia e Mozambico, ha ricordato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della sua non lontana visita ufficiale a Maputo, sono legati da “profonda amicizia e comuni interessi”. Una realtà confermata anche nelle più recenti missioni del ministro degli Esteri Tajani e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Siamo due nazioni amiche – aveva detto la premier – che hanno imparato a lavorare insieme. La nostra idea è costruire un approccio nuovo con l’Africa, che non sia predatorio e paternalistico”. Per un’Africa che grazie alle sue ricchezze possa “vivere di sviluppo e benessere, con l’aiuto di nazioni che investono e costruiscono rapporti di lungo periodo. È quello che accade con il Mozambico, particolarmente con i progetti legati all’energia. Il governo italiano considera l’energia un fattore decisivo nel partenariato tra Europa e Africa”.
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