RAI 3 * “REPORT” – PUNTATA DOMENICA 19/1: «IL PONTE SULLO STRETTO A TUTTI I COSTI / GLI INTERESSI IN CONGO DELL’AD ENI DESCALZI E DI SUA MOGLIE INGOBA / BARELLI E BINAGHI, I MONARCHI DELLO SPORT »

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06.59 – sabato 18 gennaio 2025

(Il testo seguente è tratto integralmente dalla nota inviata all’Agenzia Opinione) –
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Domenica 19 gennaio alle 20.30 su Rai3 e su RaiPlay (https://www.raiplay.it/dirette/rai3) tornano le inchieste della squadra di Report.

 

Quest’anno #Report inizia le sue puntate alle 20.30 CON LAB REPORT: un laboratorio aperto ai giovani giornalisti di inchiesta, proporremo trenta minuti di inchieste realizzate nel rispetto delle risorse pubbliche, con storie e indagini dai territori d’Italia, in difesa dei diritti umani, dei più fragili, dell’ambiente, che spesso non trovano adeguato spazio in tv. Un nuovo punto di vista proposto da Sigfrido Ranucci che ha scelto di dare vita a un progetto ideato insieme a Franco Di Mare.
Seguiranno poi, le grandi inchieste di #Report, con la collaborazione di Bernardo Iovene, Cataldo Ciccolella, Elisa Marincola, Ilaria Proietti, Alessia Marzi e Greta Orsi.

 

 

IL PONTE A TUTTI I COSTI
di Danilo Procaccianti – collaborazione Enrica Riera

Il Ponte sullo Stretto, il pallino del ministro Matteo Salvini. Nei prossimi giorni dovrebbe esserci l’approvazione da parte del Cipess del progetto definitivo aggiornato, ma siamo sicuri che la premier Giorgia Meloni voglia prendersi la responsabilità di approvare un progetto sul quale molti tecnici indipendenti hanno posto grossi dubbi di fattibilità? L’ultimo in ordine cronologico è stato il presidente dell’INGV (Istituto nazionale Geofisica e Vulcanologia) Carlo Doglioni, massima autorità in materia sismica in Italia. Altri tecnici meno critici sono stati nominati nella commissione Via (valutazione di impatto ambientale) che ha dato il via libera al progetto. Ma sulla commissione pesa una certa vicinanza ai partiti di maggioranza e c’è perfino chi ha delle condanne proprio per reati ambientali.

 

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TESORO HO PRESO L’AEREO
di Daniele Autieri – collaborazione Andrea Tornago

Quali sono stati e quali sono gli interessi dell’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, in Congo e di sua moglie Marie Madeleine Ingoba?
Mentre Italia e Congo-Brazzaville lavorano alla lista di interventi da oltre 320 milioni di euro previsti dal Piano Mattei nel Paese, Report è in grado di rivelare una serie di documenti inediti, interni alla più grande delle aziende controllate dallo Stato italiano che proprio in Congo è attiva da anni nel settore degli idrocarburi.
Documenti mai emersi prima, che aggiungono importanti verità alle inchieste giudiziarie della Procura di Milano aperte sulle attività di Eni in Congo e sulle assegnazioni dei diritti di perforazione.

 

BARELLI & BINAGHI. I MONARCHI DELLO SPORT ITALIANO
di Carlo Tecce e Lorenzo Vendemiale

Da un quarto di secolo Paolo Barelli è il capo indiscusso della Federazione italiana nuoto. Il suo potere nello sport, però, deriva anche dalla sua carriera politica: parlamentare da cinque legislature, è capogruppo di Forza Italia alla Camera e braccio destro del ministro degli Esteri e vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani. Proprio il doppio ruolo gli ha permesso di superare indenni diversi ostacoli. Con documenti e testimonianze esclusive, Report racconta i segreti di Barelli, i suoi conflitti di interessi e ricostruisce gli affari degli ultimi anni che arrivano fino al suo partito. Un altro mister B. dello sport italiano è Angelo Binaghi, presidente della Federtennis che, fra un anno, come Barelli, festeggerà il suo quarto di secolo al comando.

 

LAB REPORT: LET’S MARCHE!
di Lucina Paternesi
Collaborazione Cristiana Mastronicola

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Il rilancio del turismo nelle Marche è stato uno dei cavalli di battaglia del Governatore Acquaroli che ha istituito un’agenzia apposita proprio per far conoscere il brand Marche fuori regione e all’estero. Si chiama Atim e in appena due anni per il suo funzionamento la Regione ha stanziato circa 12 milioni di euro. Tra uffici deserti e affidi diretti senza bandi di gara, la Corte dei conti ha certificato che Atim è un doppione inutile e costoso dell’assessorato al Turismo di cui lo stesso Acquaroli ha tenuto la delega.

 

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