Le dinamiche meteo che portano alla neve su ROMA costituiscono un fenomeno non solo affascinante e al tempo stesso raro. Sono numerosi i fattori che determinano un’abbondante nevicata, e chi studia la climatologia della capitale d’ITALIA sottolinea come la combinazione di aria gelida proveniente da est e l’arrivo di perturbazioni umide dal MAR TIRRENO sia essenziale.
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La città vive episodi di meteo invernale insoliti rispetto ad altre zone d’EUROPA, proprio perché la sua posizione geografica la espone a influenze differenti. Gli inverni della capitale possono essere miti, ma quando si verificano intrusioni fredde incisive, il potenziale per un evento nevoso importante diventa notevole.
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Una nevicata abbondante
Le analisi meteo mostrano che per una consistente precipitazione nevosa serve un equilibrio tra aria gelida e umidità . Nel caso di ROMA, l’elemento più rilevante è la presenza di masse d’aria molto fredde in quota, spesso accompagnate da venti secchi e intensi. Se tali correnti, di origine continentale, si scontrano con l’umidità fornita dalle perturbazioni atlantiche o mediterranee, possono innescare precipitazioni nevose. Dopo un primo raffreddamento, la successiva formazione di nubi a causa del mare ancora relativamente caldo può favorire la cosiddetta instabilità , generando fiocchi di neve. L’esperienza insegna che, pur essendo un evento meteo sporadico, ciò può accadere quando si verificano determinate condizioni sinottiche.
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L’importanza delle correnti fredde dai BALCANI
Uno dei meccanismi più frequenti per avere neve su ROMA è l’arrivo di aria gelida dai BALCANI. Dopo la caduta delle temperature, la formazione di un minimo depressionario sul MAR TIRRENO può consentire alle nubi cariche di umidità di scaricare precipitazioni nevose sulla città . Nei ricordi di molti, resta vivido l’inverno del 1985, quando nei sobborghi si toccarono i -10°C. Si trattò di un’eccezionale ondata di freddo, accompagnata da venti di provenienza orientale capaci di oltrepassare l’Adriatico e di giungere fino alla capitale. Il freddo intenso che penetra da est è da sempre un fattore meteo determinante, anche perché ROMA rimane vulnerabile all’irruzione di masse d’aria artica che superano le catene montuose dell’Appennino e dilagano nella pianura laziale.
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Gli inverni più significativi per il clima di ROMA sono spesso associati a rapide discese di correnti gelide che, a contatto con il mare, creano le condizioni perfette per generare neve. Il ricordo di quanto accaduto nel passato ha un valore informativo importante, perché permette di comprendere come lo scenario meteo possa replicarsi, anche se a distanza di molti anni. Ogni qualvolta l’alta pressione si ritira verso altre zone d’EUROPA, le correnti fredde orientali, se abbastanza intense, riescono a raggiungere il Lazio e a portare il termometro su valori insoliti per la città .
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Il ruolo del MAR TIRRENO e l’effetto TYRRHENIAN EFFECT SNOW
Un ulteriore elemento meteo cruciale per una potente nevicata romana è la configurazione della circolazione atmosferica sul MAR TIRRENO. L’irruzione di aria fredda continentale proveniente dalla VALLE DEL RODANO può innescare la formazione di centri di bassa pressione che richiamano aria umida. A contatto con l’acqua del mare, ancora relativamente tiepida durante l’inverno, si generano nubi cariche di precipitazioni. Quando la temperatura dell’aria è sufficientemente bassa, anche a quote relativamente modeste, queste precipitazioni si trasformano in fiocchi di neve. Il fenomeno del TYRRHENIAN EFFECT SNOW descrive bene come la presenza di un mare relativamente caldo possa incrementare la turbolenza atmosferica e amplificare l’instabilità , favorendo rovesci nevosi su zone che normalmente riceverebbero solo pioggia.
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Il meteo rivela che questo scenario si verifica più facilmente quando l’aria gelida è ben organizzata e il passaggio della perturbazione avviene in un intervallo di tempo breve ma intenso. In queste situazioni, i contrasti termici diventano marcati e l’atmosfera libera in quota incentiva lo sviluppo di nubi cumuliformi, talvolta capaci di depositare uno strato di neve. Sebbene l’orografia del territorio laziale possa limitare la portata del fenomeno, l’effetto congiunto di temperature molto basse e convergenza di venti umidi sul bacino tirrenico rende possibile la comparsa della neve.
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Prospettive per l’Inverno
I modelli meteo odierni sono più avanzati di quelli del passato, ma la previsione di una nevicata su ROMA presenta ancora margini di incertezza elevati. Ciò è dovuto al fatto che anche una minima variazione nella traiettoria delle correnti può provocare un rapido innalzamento delle temperature, oppure una modifica del tasso di umidità , annullando il potenziale nevoso. Molti romani, memori di quanto avvenuto nel 1985 e in altre occasioni, si chiedono se potranno assistere di nuovo a un paesaggio imbiancato. Nessuno può asserire con sicurezza che ci sarà la neve in questo inverno, perché il meteo è influenzato da troppe variabili e la previsione a lungo termine non offre garanzie di attendibilità .
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Tuttavia, i fattori climatici che favoriscono il ritorno dei fiocchi sulla capitale sono noti. In primo luogo, occorre un’irruzione di aria gelida dai BALCANI, in grado di abbassare rapidamente le temperature. Subito dopo, è necessario l’arrivo di una perturbazione dal MAR TIRRENO, che offra sufficiente umidità per innescare precipitazioni nevose. Un secondo scenario è rappresentato dalla penetrazione di aria fredda continentale attraverso la VALLE DEL RODANO, innescando l’instabilità grazie al contrasto termico tra le masse d’aria e il mare. Entrambi i casi, se supportati da valori termici adeguati, consentono al TYRRHENIAN EFFECT SNOW di amplificare la formazione di nubi cariche di neve.
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La storia passata ci indica che ogni tanto ROMA si risveglia sotto una coltre bianca, stupendo tutti e dando vita a innumerevoli scatti fotografici. È evidente come questi eventi meteo appartengano a un ciclo non facilmente prevedibile, ma che talvolta si ripete. Possiamo dunque affermare che la capitale d’ITALIA è in grado di vivere condizioni meteo estreme, con temperature che in casi rari scendono sotto lo zero di diversi gradi, specialmente in periferia. La combinazione di correnti fredde, umidità e instabilità atmosferica resta il tratto distintivo di ogni nevicata abbondante su ROMA, e l’evoluzione delle prossime settimane potrà confermare o smentire le aspettative degli appassionati.
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Sarà sempre la complessa interazione di elementi meteo a stabilire se la città avrà la fortuna (o il disagio) di vedere i suoi monumenti più celebri avvolti da un candido manto. L’unica certezza è che, senza un’adeguata massa d’aria gelida in arrivo dai BALCANI o dalla VALLE DEL RODANO, seguita da una perturbazione intensa sul MAR TIRRENO, la probabilità di neve su ROMA resta molto bassa. Viceversa, quando la configurazione barica è favorevole, il tanto atteso spettacolo bianco può concretizzarsi, regalando alla città un’atmosfera unica nel suo genere.
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