Dimensionamento scolastico in Basilicata: c’è ancora tempo per rimediare!

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Dimensionamento scolastico in Basilicata: c’è ancora tempo per rimediare. Almeno sull’istruzione il governo regionale di centrodestra dia la priorità alla Basilicata e non a Giorgia Meloni. Il Decreto Legge n.1/2025 prevede infatti la possibilità, per l’anno scolastico 2025/2026, di attivare un numero aggiuntivo di autonomie scolastiche pari al 2,99% del contingente di Dirigenti scolastici e DSGA che consentirebbe di mantenere inalterato il numero attuale di istituzioni scolastiche, evitando le soppressioni previste. Lo chiedono a viva forza le consigliere regionali del M5S (Alessia Araneo e Viviana Verri) e il Presidente della Commissione Edilizia Scolastica della Provincia di Potenza, Michele Giordano. A seguire i due comunicati. “Ancora una volta, per compiacere il governo di centrodestra, Bardi & Co. non difendono la Basilicata e continuano implacabilmente a ridurne i servizi.” Scrivono Alessia Araneo e Viviana Verri in una nota che così prosegue “Come ormai noto, anche quest’anno l’assessore Cupparo non si è opposto al dimensionamento scolastico, anzi, ha fatto in fretta i compiti assegnati da Giorgia Meloni, ha tagliato tre dirigenze scolastiche e ha vantato di essere stato il primo della classe. Compiti fatti, ma a beneficio di chi?
Sicuramente non della Basilicata. A nulla sono valsi gli appelli giunti da più parti, a cominciare dai due consigli provinciali a finire con le posizioni che, come M5s, abbiamo da sempre assunto. Abbiamo chiesto al governo di ripensarci, di adottare la proposta delle Province fondata sui dati reali e non su quelli acquisiti dal Ministero, rivelatisi non conformi alla realtà.
Niente da fare.
Ora, però, si apre un’altra possibilità e chiediamo a tutto il governo regionale di coglierla. Piuttosto che sprecare tempo nel lanciare inutili guanti di sfida tra rappresentanti istituzionali, sarebbe opportuno approfittare del decreto legge n. 1/2025 per mantenere in vita TUTTE le attuali dirigenze. Si può e si deve fare.
Adesso è la legge a prevederlo e sottrarsi significherebbe palesare la scientifica volontà di chiudere le dirigenze anche dove, a norma di legge, potrebbero sopravvivere.
Se il governo di centrodestra non cogliesse questa possibilità, sarebbe letteralmente ingiustificabile. Toccherà, poi, spiegare alle lucane e ai lucani chi trae beneficio da queste operazioni.
Dopo aver espresso parere sfavorevole rispetto a “singolari” emendamenti presentati in commissione e approvati dalla maggioranza – nei fatti non adottati dal piano, ma evidentemente utili ad alimentare qualche filiera politica – non ci stancheremo mai di chiedere al centrodestra di sottrarre la materia della formazione dall’agone partitico e campanilistico e di agire a difesa della più importante istituzione lucana: la Scuola.”

Il Presidente della Commissione Edilizia Scolastica della Provincia di Potenza, Michele Giordano, lancia un appello urgente alla Regione Basilicataaffinché riveda il Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2025/2026, evitando ulteriori tagli che potrebbero compromettere il diritto all’istruzione nelle aree interne della regione.” In particolare, Giordano si rivolge all’assessore regionale Francesco Cupparo, sottolineando la sua responsabilità in questa fase cruciale: “L’assessore Cupparo ha un ruolo determinante nel garantire che non si verifichino ulteriori chiusure di istituti scolastici, soprattutto dopo i tagli già subiti lo scorso anno. È fondamentale che la Regione Basilicata applichi le deroghe consentite dal Decreto Legge n.1/2025 per preservare gli istituti scolastici esistenti e tutelare le comunità locali, già provate da anni di ridimensionamenti. Il Decreto Legge n.1/2025 prevede infatti la possibilità, per l’anno scolastico 2025/2026, di attivare un numero aggiuntivo di autonomie scolastiche pari al 2,99% del contingente di Dirigenti scolastici e DSGA. Per la Basilicata, ciò consentirebbe di mantenere inalterato il numero attuale di istituzioni scolastiche, evitando le soppressioni previste.” Ignorare questa possibilità – prosegue Giordano – sarebbe un errore gravissimo, sia dal punto di vista educativo che sociale. La Regione ha l’opportunità concreta di evitare ulteriori danni al sistema scolastico e deve agire con senso di responsabilità. Invitiamo l’assessore Cupparo e la Giunta regionale a rivedere l’atto approvato il 30 dicembre 2024, applicando la deroga per salvaguardare il futuro delle nostre scuole e dei nostri giovani.” E conclude ricordando che “la scuola rappresenta un presidio fondamentale nelle aree interne e montane della Basilicata, dove l’abbandono di servizi essenziali rischia di aggravare lo spopolamento e le disuguaglianze territoriali.”

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