Come ogni anno Pro Natura – la più grande e antica associazione di protezione della natura in Svizzera – ha eletto l’animale dell’anno. È stata scelta la chiocciola fasciata (Cepaea nemoralis), per sottolineare l’importanza di tutti gli organismi che mantengono fertili e vitali i nostri suoli: sotto i nostri piedi c’è un vero e proprio mondo che merita di essere valorizzato e protetto. La chiocciola fasciata è una dei tanti organismi che contribuiscono alla biodiversità dei suoli.
Incredibile ma vero: un pugno di terra contiene circa dieci miliardi di organismi viventi. Due terzi di tutte le specie note al mondo vivono sotto i nostri piedi e sono indispensabili per la produzione agricola, la filtrazione dell’acqua o lo stoccaggio di CO2. Anche la chiocciola fasciata contribuisce alla fertilità dei terreni, convertendo materiale organico in terriccio ricco di sostanze nutritive. Attualmente stiamo consumando molto più suolo di quanto ne venga prodotto e, nominando questa lumaca animale dell’anno 2025, Pro Natura ha scelto di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla fragilità della vita sotto i nostri piedi.
Più suolo per tutte
La chiocciola fasciata non ha grandi pretese in termini di habitat, però nemmeno lei può vivere in un luogo senza ripari, aree ombreggiate e materiale vegetale morto. Di fatto preferisce spazi verdi e i giardini con piccoli e grandi ripari naturali: un giardino naturale è dunque un paradiso anche per l’animale dell’anno 2025. Per favorirla si possono dunque inserire piccole strutture come mucchi di rami e pietre, piantare siepi, lasciare aree di erbe alte o falciare di rado una parte di prato. È importante rinunciare ai lumachicidi granulari perché uccidono anche la chiocciola fasciata che, peraltro, non è per nulla interessata alla nostra insalata o ai nostri fiori. Chi non possiede terreni può impegnarsi in molti modi a livello comunale o come volontario di Pro Natura in favore della creazione e della salvaguardia di paradisi per le lumache.
Per assicurare un futuro agli organismi che popolano i suoli, come la chiocciola fasciata, Pro Natura si impegna da tempo a livello politico e di pianificazione per un uso parsimonioso del terreno e contro l’edificazione dispersiva, si adopera per promuovere pratiche rispettose del suolo in agricoltura e sostiene la creazione di aree verdi diversificate nei centri abitati. In gran parte delle oltre 800 riserve naturali che gestisce, Pro Natura offre inoltre habitat apprezzati anche dalla chiocciola fasciata. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito e sulla rivista di Pro Natura: www.pronatura-ti.ch. Per scoprire attività chiocciolose si può invece consultare la seguente agenda:
www.pronatura-ti.ch/it/agenda
Chiocciola fasciata, chi sei?
Nome scientifico: Cepaea nemoralis
Dimensioni della conchiglia: altezza 12-17 mm, larghezza 18-25 mm
Colore della conchiglia: va dal biancastro al giallo fino al rosa; solitamente con motivo a fasce
Colore del corpo: molto variabile, da bianco grigiastro a grigio scuro passando dal giallo diafano all’olivastro
Alimentazione: parti di piante appassite e morte, muschi, alghe, funghi e, occasionalmente, carogne
Habitat: boschi radi, parchi, siepi, giardini; è un animale di poche pretese
Velocità: 3,5 metri all’ora
Speranza di vita: in natura fino a 6 anni, raggiunge la maturità sessuale a 3 anni
Diffusione: in tutta la Svizzera fino a circa 900 m.s.l.m.
Protezione: in Svizzera non è minacciata
La chiocciola fasciata si sposta su una sorta di tappeto di muco che produce lei stessa. La bava è protettiva: può infatti strisciare sulla lama di un coltello senza riportare alcun danno. Il muco assolve anche altre funzioni e la sua composizione varia in base alla necessità del momento ed è utile anche per l’accoppiamento, un’attività prediletta dalla chiocciola fasciata che sa decisamente apprezzare i piaceri della vita: prima di giungere all’effettiva fecondazione reciproca, le coppie di individui – che sono ermafroditi, presentano cioè organi sia maschili sia femminili – si concedono ore di preliminari e si stimolano a vicenda con una sorta di dardo calcareo, chiamato gipsobelo. In seguito, depositano svariate dozzine di uova fecondate in cavità che scavano appositamente nel terreno dalle quali dopo tre settimane usciranno le minuscole lumachine.
Placida ed elegante
Anzitutto, una precisazione. Lumaca è usato in senso generico: quella con la conchiglia si chiama chiocciola, quella senza è la limaccia. La Cepaea nemoralis è dunque una chiocciola. Tra le specie di lumaca indigene più grandi, ha una conchiglia di circa 2,5 cm di diametro. Ha un colore che passa dal biancastro al rosa, con un massimo di cinque fasce scure orientate verso destra. Il peristoma scuro – ossia il bordo dell’apertura della conchiglia – e l’altrettanto scuro ombelico chiuso, la distinguono dall’assai simile chiocciola bianca, la Cepaea hortensis. La conchiglia non è soltanto il rifugio in cui la lumaca si ritira quando l’aria si fa secca o fredda, ma è pure la sede degli organi interni. In questo momento, le chiocciole fasciate si trovano in uno stato di dormienza simile al letargo all’interno del loro guscio.
Molto diffusa e presente in tutta la Svizzera, la si può trovare nei boschi radi, nei parchi, nelle siepi e nei giardini. Gli appassionati di orto non devono temerla: come la maggior parte delle lumache indigene, la chiocciola fasciata si nutre soprattutto di piante avvizzite e morte, saltuariamente di carogne e non costituisce una minaccia alle coltivazioni.
In Svizzera è stata finora accertata la presenza di 254 specie di lumaca in praticamente ogni tipo di ambiente: la Eucobresia glacialis vive persino nelle gelide profondità dei ghiacciai.
Se è vero che la chiocciola fasciata non è in pericolo, non vale lo stesso per le altre specie: circa il 40% delle specie di lumaca presenti in Svizzera è infatti minacciato.
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