Con le risorse regionali per la Società della Salute i nuclei saranno spostati tra la Valdera e l’Alta Valdicecina: Ferretti critica Gasperini
PONSACCO — I ricollocamenti delle famiglie del Palazzo rosa di via Rospicciano, l’immobile ormai al centro del dibattito pubblico ponsacchino da una decina di anni, dovrebbero avvenire all’interno della provincia di Pisa, con la richiesta dell’amministrazione comunale del sindaco Gabriele Gasperini affinché ciò avvenga nei comuni marginali. Dunque, fuori dalla Valdera.
È quanto emerso dall’ultima seduta del Consiglio comunale ponsacchino, durante il quale il sindaco ha chiarito la situazione anche alla luce dello strappo con il suo ex assessore Samuele Ferretti. “L’aggancio giuridico che utilizzeremo per lo sgombero è fornito dal Testo unico degli enti locali, che consente al sindaco di adottare specifici provvedimenti in temi di ordine e sicurezza pubblica – ha detto – al momento, non siamo interessati ad acquistare i locali del palazzo: lo sforzo è esclusivamente rivolto allo sgombero”.
Un provvedimento che, come da censimento svolto a Settembre scorso, interesserebbe 66 persone. “Il Comune si era mosso per attuare il ricollocamento in aree montane soggette a spopolamento, ma non è stato possibile – ha continuato – questo perché la Regione ha ribadito che l’ente beneficiario del finanziamento per il progetto è la Società della Salute e che a essa deve restare intestato. Quando arriveranno risorse svincolate, come per esempio quelle ottenute dall’onorevole Edoardo Ziello, il percorso per individuare comuni al di fuori dell’ambito provinciale potrà riprendere”.
Dunque, fino a quel momento, il ricollocamento avverrà all’interno del bacino territoriale della Società della Salute, tra Valdera e Alta Valdicecina. “Ci attendiamo che l’ente ricollochi i nuclei familiari all’interno del suo territorio, ma distanti da Ponsacco – ha concluso – la nostra volontà è di collocare tali famiglie alle propaggini del territorio della Società della Salute e, comunque, al di fuori della Valdera“.
Un’ipotesi che scontenta lo stesso Samuele Ferretti, allontanato dalla Giunta ponsacchina dopo pochi mesi e che, nei giorni successivi al “licenziamento”, aveva accusato proprio il sindaco di non voler dar seguito alle promesse della campagna elettorale. “Una gestione miope che non affronta il problema alla radice – ha commentato – è indispensabile cambiare approccio. Non è accettabile spostare il problema di pochi chilometri o individuare alloggi in aree periferiche dei nostri Comuni, creando un enorme ghetto e nuove tensioni sociali”.
“Svuotare il Palazzo rosa con soluzioni abitative nel nostro territorio o nei comuni limitrofi o della provincia di Pisa non è una vittoria, ma una totale sconfitta – ha concluso – i cittadini di Ponsacco e dell’intera provincia hanno diritto a risposte concrete e scelte responsabili: la ricollocazione deve avvenire totalmente fuori dalla provincia di Pisa, garantendo il ripristino della legalità su tutto il territorio”.
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