Si è conclusa da poco presso il Liceo Laurana Baldi di Urbino la prima Active Citizenship Week della scuola ovvero la prima edizione di una settimana interamente dedicata a temi e azioni di educazione civica. Organizzata su sollecitazione della Dirigente Carla Campogiani e della Commissione di Educazione Civica guidata dalla prof.ssa Elisabetta Veneziano, si è sviluppata in una serie di eventi che hanno coinvolto le studentesse e gli studenti di tutte le classi in conferenze, seminari e attività interattive di peer tutoring, inerenti tematiche tanto attuali quanto vicine alla realtà dei ragazzi. Iniziative declinate all’interno della pausa didattica rinnovata nella sua struttura grazie alla stretta collaborazione fra i docenti referenti Bussoli Rossella, Gaudio Barbara, Magnoni Francesca, Marchi Luca, Rossi Marco e Saluzzi Antonio e di tutto il collegio docenti che ha accettato la sfida di innovare le modalità di interazione e valutazione per favorire azioni trasversali e aumentare la consapevolezza e il protagonismo degli studenti.
La settimana ha preso il via con incontri all’insegna della tutela dei cittadini tra cui quelli che hanno coinvolto le locali unità cinofile della Guardia di Finanza per osservare attivitá di investigazione e prevenzione delle attività di spaccio di sostanze stupefacenti e quelli dedicati al rispetto della legalitá e alla prevenzione del Cyberbullismo, a cura dei Carabinieri di Urbino. “La discussione, condotta tra noi studenti e i due carabinieri relatori della stazione di Urbino –ha commentato Ndumbe della 3g – si è rivelata estremamente interessante e istruttiva. Durante l’incontro, non solo abbiamo analizzato i danni fisici, psicologici e sociali causati dai fenomeni legati a un uso improprio della rete ma abbiamo anche approfondito le conseguenze legali per chi non rispetta le regole”.
Altro momento significativo è stato il workshop letterario per le classi quinte condotto dalla prof.ssa Francesca Ercolani sul tema Letteratura e industria in Paolo Volponi. “Un lavoro fatto bene ha la sua piena dignità”- così inizia a commentare l’incontro Sara, maturanda della 5C – “ questa frase mi è rimasta impressa, come slogan per questi due incontri, che ci hanno portato ad esplorare le vite di Camillo Olivetti, fondatore dell’omonima azienda, suo fratello Adriano e Paolo Volponi. Durante l’incontro di particolare interesse è stato scoprire come l’azienda Olivetti abbia non solo influenzato l’industria italiana, ma anche creato, attraverso la direzione visionaria di Volponi, un modello di impresa fondato su valori umani, sociali e culturali”.
L’economia comportamentale è stata invece al centro di una conferenza tenuta dal prof. Tramontana, che ha spiegato come le scelte economiche siano influenzate da fattori psicologici. Questo tema ha suscitato un grande interesse tra i ragazzi, che hanno partecipato attivamente al dibattito “Ci hanno aperto gli occhi!”- così sono stati definiti questi incontri da Mattia della 3g -“E’ stato interessantissimo capire quei trucchetti usati spesso dalle aziende per prendersi i nostri soldi, cercando di ingannarci! La frase che è rimasta dentro me, è che non sempre tutto quello che si studia sui libri è ciò che accade realmente, è stato un bagno di umanità necessario per farci capire che, non tutto, alla fine, può essere ridotto ad una espressione teorica” Della stessa idea il compagno Alex che ha definito l’incontro “coinvolgente e formativo non solo nell’ambito economico, ma anche in altri aspetti della nostra quotidianità, aiutandoci a compiere scelte più ponderate e razionali”.
Una delle esperienze più piacevoli è stata la partecipazione a un progetto promosso dall’Ufficio del patrimonio UNESCO del Comune di Urbino che si è avviata con una visita al centro storico di Urbino, guidata dalla prof.ssa di Storia dell’Arte, Sara Bartolucci. Gli studenti hanno potuto riscoprire la storia e la bellezza della città, riflettendo sull’importanza della tutela del patrimonio culturale attraverso una visita guidata che, a dire di Veronica, studentessa della 4 D si è rivelata molto costruttiva. “Osservando i monumenti e le vie di Urbino, noi ragazzi abbiamo imparato senza accorgercene, all’aria aperta!” Il progetto ha poi condotto i ragazzi ad usare un’ App per la produzione di materiale digitale utile a descrivere i luoghi patrimonio UNESCO. La collaborazione con gli esperti informatici degli Uffici comunali è peraltro destinata a continuare.
Dal volto artistico di una città, alla sua gestione: la Sindaca di Borgo Pace Romina Pierantoni ha parlato alle classi del suo lavoro di “primo cittadino” e di come sia possibile gestire un Comune coinvolgendo attivamente i suoi cittadini. Particolarmente toccanti sono stati gli incontri con un gruppo di migranti, ospitati dal Centro di accoglienza Battaglia di Urbania. Gli ospiti attraverso la propria testimonianza diretta hanno permesso di entrare in contatto con l’odissea dei viaggi dei migranti, le difficoltà, il dolore sperimentato, i lutti vissuti e nonostante tutto la speranza di una vita migliore. Gli studenti hanno avuto modo di confrontarsi e riflettere sulla necessità di rispetto della dignità umana e sul diritto/dovere di accoglienza.
Anche l’educazione alimentare ha trovato spazio nella settimana di Active Citizenship, con interventi di esperti come il prof. Bertuccioli e il prof. Gaudenzi, che hanno discusso l’importanza di una dieta equilibrata e sostenibile. Giorgia e Sabieh della 3b li hanno trovati tra i più interessanti: ” un evento che ci ha colpite particolarmente è stato quello con il medico dietologo Bertuccioli. Ho trovato davvero utile questo incontro perché ho imparato quanto sia fondamentale seguire una dieta equilibrata per mantenere il corpo in salute. Ho apprezzato anche i consigli pratici per migliorare la nostra alimentazione quotidiana“
Un seminario particolarmente innovativo è stato anche quello sull’Intelligenza Artificiale, organizzato da Uniurb. Gli studenti hanno avuto l’opportunità di interagire con professionisti del settore, approfondendo le potenzialità e le sfide etiche legate a questa tecnologia.
E ancora, il prof.ssa Gabrielli ha trattato la violenza di genere nella comunicazione mediatica, un tema di grande attualità, mentre il prof. Fagioli ha presentato il progetto “Costituzione per la Terra“, evidenziando il legame tra diritti umani e sostenibilità ambientale. Non meno importanti gli incontri all’insegna dell’accoglienza tenuti dalle cooperative Labirinto “Parti o Resta” e Alpha, molto apprezzati dalle studentesse e studenti di Scienze umane, fino alla riflessione sulle Parole del Contemporaneo esposta dal prof. Leoni.
Si è dialogato inoltre di educazione finanziaria con dalla dott.ssa Marina Argalia del Museo del Risparmio di Torino.
E per concludere, il ciclo di conferenze sul concetto di guerra ieri e oggi, delle sue cause, politiche filosofiche e antropologiche, che continuerà anche nei prossimi giorni. Il Prof. Giannelli, ha catturato l’attenzione delle classi quinte trattando non solo dei conflitti dal punto di vista storico e contemporaneo, ma vi è stata un’analisi approfondita degli aspetti dal punto di vista filosofico e soprattutto del fattore umano. Rachele della 5C ne parla entusiasta “E’ stato particolarmente interessante vedere come molti filosofi nel corso della storia fossero fortemente convinti dell’impossibilità di creare una società estranea ai conflitti, soprattutto perché ancora oggi viviamo in un mondo in cui questi sono più che mai una realtà e quindi capire le radici filosofiche di queste dinamiche da un lato appare disarmante, ma dall’altro invita a una sorta di introspezione sul nostro modo di concepire le guerre. Se davvero queste nascono da caratteristiche innate nell’essere umano ( l’egoismo, l’ambizione…) ciò significa che per ridurre i conflitti non basta agire solo sulle circostanze esterne, ma bisogna lavorare anche su una trasformazione dell’individuo in quanto tale”.
Valorizzare ogni individuo, dunque, condividendo valori. Così, la rappresentante d’Istituto Vittoria Topi, della VF, chiude le riflessioni sull’evento: “Penso che iniziative come questa non debbano limitarsi a una sola settimana, ma meritino di essere integrate in modo più costante all’interno dell’anno scolastico, perché affrontano argomenti attuali e formativi che ci preparano alla vita reale”.
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