«Vi racconto i nostri borghi sui social»: “Piccinaccia”, influencer della Maremma

Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito

Microcredito

per le aziende

 


GROSSETO. È stata per anni una delle local manager di “IgersItalia”, l’associazione che rappresenta appassionati e professionisti specializzati nel produrre contenuti digitali che promuovono i territori sulla piattaforma Instagram.

Il social punto di riferimento per una community di un miliardo di persone nel mondo, delle quali 19 milioni sono italiani. Lì Elisa Orlando, alias “@piccinaccia” su Instagram, ha imparato i segreti della comunicazione social maturando un’esperienza che è evoluta nel lavoro di content creator (creatrice di contenuti, ndc) per aziende che operano nei settori dell’accoglienza e dell’agroalimentare. Un’attività professionale che convive con la passione che continua a coltivare, soprattutto in veste di influencer dei borghi collinari e montani della provincia di Grosseto. Ai quali dedica dei suggestivi “reel” (video brevi, ndc) sul suo profilo Instagram, che ha 20mila follower. Con lei, profonda conoscitrice delle dinamiche turistiche che interessano Maremma e Amiata, il Tirreno ha fatto due chiacchiere.

Orlando, cominciamo dal nickname: perché questo toscanismo?

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

«Perché è un nomignolo tipico che dalle nostre parti si affibbia alle bambine curiose, vivaci. Appellavano così anche a me, e quindi ho deciso di riproporlo su Instagram anche per caratterizzare la mia toscanità».

Come nasce il suo lavoro di content creator per i social?

«Sono una iger (frequentatrice di Instagram) da molti anni, appassionata di vino, sono sommelier, e ambassador di @borghitalia: questo mi ha portato a raccontare per passione i nostri borghi e le nostre tradizioni sulla rete. Lavoravo per una cantina, poi ho cominciato a ricevere richieste di collaborazione dalle aziende che vedevano i miei contenuti su Instagram. Tre anni fa ho deciso di farne una professione vera e propria».

Lei gira la provincia in lungo e in largo, conoscendone ogni angolo. Percepisce un aumento di interesse per le zone interne collinari e montane?

«Senza alcun dubbio. Era già un trend esistente, ma il Covid ha fatto da booster a un tipo di turismo più lento, che ha colto l’essenza di un cambio di paradigma negli stili di vita. I nostri borghi, da questo punto di vista, coi loro ritmi di vita lenti, paesaggi incontaminati, architettura medievale e vasta offerta enogastronomica sono l’ideale».

Anche per venire a viverci?

«Sì, perché se fino a un po’ di tempo fa l’età media di chi era interessato a certe esperienze era abbastanza alta, oggi si è molto abbassata l’età dei frequentatori delle aree interne. Per trasferirsi nelle quali, però, bisogna che ci sia la connettività Internet ad alta velocità, e una serie di servizi che facilitino l’insediamento delle famiglie. Così si può passare dallo spopolamento all’attrazione di nuovi residenti».

Qual è il frequentatore tipico dei nostri borghi?

Dilazione debiti

Saldo e stralcio

 

«Nella mia esperienza la grande maggioranza sono turisti italiani. Con due componenti prevalenti: i toscani, e quelli provenienti dalle città del centro nord».

Che percezione ha dell’interesse dei nomadi digitali per il territorio?

«L’interesse in via di principio c’è, ma ancora i numeri mi sembrano modesti. A Santa Fiora hanno deciso di lavorare per attrarli con il progetto “smart village”, a cui ho contribuito con un video su Instagram dedicato all’accoglienza in quel comune».

Dal suo osservatorio privilegiato nella rete, come è messa la provincia di Grosseto su Instagram?

«Le realtà più raccontate continuano ad essere quelle già note. In particolare: Saturnia, Pitigliano, Castiglione della Pescaia. Anche Massa Marittima e l’Amiata, con caratteristiche peculiari, hanno un loro pubblico. Rimane molto da lavorare per promuovere anche altri borghi che rimangono più nell’ombra ma che meriterebbero attenzione. Anche perché così si previene il fenomeno concentrato in poche realtà».

Qualche esempio?

«Tatti, frazione di Massa Marittima, è un’enclave deliziosa che nessuno conosce. Dove c’è una vita di comunità molto effervescente anche grazie alla presenza di un nucleo abbastanza numeroso di stranieri. O poco conosciuti, ma che sono in grado di offrire molto, sono paesi come Campagnatico o Gavorrano. Fra l’altro, uno degli obiettivi che mi sono data è far conoscere paesi e tradizioni anche ai residenti in provincia di Grosseto: mi sono resa conto che non c’è una conoscenza approfondita del territorio».

Prestito personale

Delibera veloce

 

Che vita è quella della content creator e influencer di destinazioni turistiche?

«Una vita che richiede molta energia e capacità di programmazione. Oggi e domani, ad esempio, sono in Liguria per un lavoro commissionato da un’azienda. Bisogna essere disponibili a muoversi molto, e soprattutto bisogna essere curiosi. Ci sono periodi in cui non hai un minuto per respirare, ed altri con tempi morti. Non penso che farò questo lavoro per sempre, anche perché si evolveranno le modalità attraverso le quali raccontare i territori. Ma per ora è la vita che mi piace».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
 





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Contabilità

Buste paga

 

Source link