«Assegnazioni degli alloggi aumentati del 18%» – ilBustese.it

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Si è svolto oggi, a Palazzo Pirelli, l’evento “Disegniamo il futuro dell’abitare per costruire il domani della Lombardia”, un’importante occasione di confronto sui progressi e le prospettive dell’abitare sociale in Lombardia, in particolare alla luce delle politiche regionali e dei progetti in corso. La giornata, che ha visto la partecipazione di numerosi attori del settore, è stata introdotta dal Presidente del Consiglio regionale Federico Romani, seguito dall’intervento dell’Assessore regionale Paolo Franco, che ha illustrato i risultati del Piano Regionale dei Servizi Abitativi 2022-2024 e le sue ambizioni future.

Stefano Cavallin presidente di Aler Varese, Como, Monza Brianza e Busto Arsizio ha centrato il suo intervento sui risultati tangibili raggiunti a livello locale. «A Varese, con l’implementazione delle riforme introdotte nel 2021, abbiamo visto un incremento del 18% le assegnazioni di alloggi, passando da 246 unità a fine 2023 a 291 nel dicembre 2024» ha affermato, evidenziando anche una riduzione degli alloggi sfitti. Il progetto di rigenerazione urbana nel quartiere Montello, un esempio concreto di come il Piano Regionale stia migliorando la qualità dell’abitare attraverso interventi di efficentamento energetico.

Nel corso della giornata, sono stati discussi anche temi cruciali per il futuro dell’abitare, con un particolare focus sulle politiche di coesione e sostenibilità. Raffaele Cattaneo, Assessore alle Relazioni internazionali ed europee della Regione Lombardia, ha sottolineato l’importanza di raddoppiare gli investimenti nelle politiche di coesione per combattere la povertà energetica. Ha anche segnalato la creazione di una piattaforma europea per gli investimenti nell’housing sociale, come strumento per favorire una maggiore cooperazione tra i Paesi membri.

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Emanuele Monti, presidente della IX commissione del Consiglio Regionale, ha dichiarato: «Come commissione, siamo qui per ascoltare e fare in modo che le proposte diventino leggi per la nostra straordinaria Regione». La sua posizione ha rimarcato l’impegno delle istituzioni lombarde a favorire un dialogo continuo con gli stakeholders, affinché le politiche abitative siano sempre più in grado di rispondere alle reali necessità dei cittadini.

La giornata si è svolta in un clima di grande partecipazione, con sessioni dedicate alla Missione Lombardia 2022-2024 e al futuro dell’abitare. Immancabili i saluti del Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana che nonostante la crescita dei numeri sulle assegnazioni, ha ribadito le crescenti difficoltà del ceto medio nel trovare un’abitazione. Tra i partecipanti, l’onorevole Giovanni Crosetto, l’onorevole Giorgio Gori, l’onorevole Lara Magoni e l’onorevole Irene Tinagli, eurodeputati che hanno portato un importante sguardo europeo sul settore della casa, riflettendo sulle opportunità di sviluppo in un contesto internazionale sempre più interconnesso.

Il convegno, che ha visto anche interventi di esperti come il Rettore dell’Università Bocconi Francesco Billari, con un interessante intervento sui dati demografici del nostro paese, e il Direttore Generale di Fondazione Cariplo Sergio Urbani, ha posto le basi per una Lombardia ancora più attenta alle sfide del futuro, in un’ottica di sostenibilità, innovazione e inclusività.

«La decisione della Commissione Europea di assegnare al Commissario Jorgensen una delega specifica sull’emergenza abitativa, insieme a quella sull’energia, evidenzia la volontà di questa Commissione di dare maggiore attenzione a un problema cruciale come quello della casa – la parole di Raffaele Cattaneo, sottosegretario alle Relazioni internazionali ed europee –  Nella prospera e sviluppata Europa, ci sono 1.300.000 persone senza una casa, di cui 400.000 sono bambini. Un dato che, da solo, rende evidente l’urgenza di intervenire. A questo si aggiunge il fatto che, negli ultimi 15 anni, i costi medi delle abitazioni sono aumentati del 52%, mentre gli affitti sono cresciuti del 25%. In questo contesto, la decisione dell’Unione Europea di raddoppiare gli investimenti per il diritto all’abitare attraverso i fondi delle politiche di coesione rappresenta un passo nella direzione giusta. Tuttavia, è fondamentale che tali risorse vengano gestite a livello di Regioni ed enti locali, evitando un accentramento a livello statale».

A.M.





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