farmaci
20 Gennaio 2025
Il 15 gennaio 2025, l’Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO) ha tenuto il suo secondo simposio dal titolo “Come rimuovere i prodotti contraffatti dall’e-commerce”, concentrato particolarmente sul problema dei farmaci e dispositivi medici contraffatti e falsificati venduti attraverso il commercio elettronico.
di Cristoforo Zervos
C’è un forte allarme globale riguardo alla crescente minaccia dei farmaci e dispositivi medici contraffatti venduti attraverso il commercio elettronico. Il tema è stato al centro del secondo simposio dell’Organizzazione Mondiale delle Dogane (WCO) dal titolo come rimuovere i prodotti contraffatti dall’e-commerce”, che si è concentrato particolarmente sul problema dei farmaci e dispositivi medici contraffatti e falsificati venduti attraverso il commercio elettronico. L’evento ha evidenziato i rischi per la salute dei consumatori, soprattutto a causa della diffusione di prodotti medici di bassa qualità, che minacciano la fiducia nella sanità pubblica globale
Nel discorso di apertura, un rappresentante del Segretariato WCO ha evidenziato gli obiettivi principali della strategia IPR 2020 della WCO, sottolineando la necessità di coinvolgere tutti gli stakeholder rilevanti per combattere il problema dei beni contraffatti, in particolare quelli che riguardano la vendita di medicinali tramite e-commerce.
Il professor Saifuddin Ahmed, del Department of Population, Family and Reproductive Health at the Bloomberg School of Public Health, Johns Hopkins University, ha aperto la prima sessione con un discorso sul crescente problema globale dei farmaci contraffatti venduti attraverso l’e-commerce. Ha enfatizzato la gravità di questa sfida, che supera i confini della sanità pubblica, minacciando la fiducia della popolazione nei farmaci che influenza milioni di persone.
Durante il simposio, è stata discussa l’importante minaccia alla sicurezza dei consumatori rappresentata dall’uso e consumo di medicinali e dispositivi medici sottoperformanti, contraffatti e falsificati venduti online. Le discussioni hanno esplorato l’ampiezza del fenomeno e la necessità di proteggere i consumatori dalle reti criminali che sfruttano la diffusione dei social media e di internet per vendere prodotti medici di bassa qualità e contraffatti, oltre all’importanza del ruolo delle dogane nel contrastare efficacemente questa minaccia. È stato inoltre ricordato che, ad esempio in Europa, qualsiasi offerta di un medicinale da prescrizione online è falsa, perché i medicinali da prescrizione non vengono venduti su Internet nelle nostre regioni. La collaborazione con le autorità e le piattaforme di e-commerce sarà sempre più cruciale per unire gli sforzi e ridurre al minimo la presenza di medicinali contraffatti e scadenti in rete, al fine di proteggere la salute e la sicurezza dei pazienti.
Il rappresentante del Segretariato ha concluso l’evento confermando che tutte le questioni relative alla minaccia rappresentata dalla vendita di beni contraffatti attraverso l’e-commerce continueranno a essere monitorate attentamente nell’ambito del ‘Programma IPR’ della WCO.
L’evento ha registrato la partecipazione di 1193 figure provenienti da diversi ambiti interessati, come specialisti del settore sanitario, funzionari delle agenzie governative, operatori di piattaforme di e-commerce e rappresentanti di organizzazioni internazionali, riflettendo l’importanza del tema delle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale (IPR) nel commercio online.
Fonte:
https://www.wcoomd.org/ru-ru/media/newsroom/2025/january/2nd-wco-symposium.aspx?p=1
https://www.wcoomd.org/en/topics/enforcement-and-compliance/activities-and-programmes/ipr.aspx
TAG: FARMACI CONTRAFFATTI, E-COMMERCE
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