Nella percezione di un prodotto come piĆ¹ o meno sostenibile per il consumatore finale, il packaging conta moltissimo. La conferma arriva dai recenti dati dellāOsservatorio packaging del largo consumo 2025 di Nomisma, presentati nellāambito di Marca 2025, il salone internazionale dedicato alla marca commerciale. Per sette italiani su dieci, il packaging guida le scelte di acquisto alimentare: un imballaggio sostenibile ĆØ per il 46 per cento degli italiani la prima ragione per considerare sostenibile il prodotto in sĆ©, piĆ¹ ancora del fatto che sia locale o a chilometro zero (43 per cento) o fabbricato con ridotte emissioni di anidride carbonica (42 per cento).
Il packaging sostenibile sta definendo i nuovi modelli di acquisto, con consumatori sempre piĆ¹ orientati a preferirlo a paritĆ di altre caratteristiche. Queste richieste, perĆ², non arrivano solo dal basso: le nuove normative europee impongono standard sempre piĆ¹ stringenti lungo tutta la filiera, portando le aziende a confrontarsi con la necessitĆ di investire in innovazione e trasparenza.
Le sfide del packaging sostenibile: tra consumatori esigenti e normative stringenti
Le nuove regole europee rappresentano una sfida importante per molte aziende. Non si tratta solo di adeguarsi a requisiti tecnici, ma anche di garantire trasparenza e qualitĆ , bilanciando al contempo i costi per il consumatore finale. Questo punto ĆØ fondamentale, poichĆ© il risparmio rimane uno dei tre principali driver di acquisto, accanto al salutismo e alla sostenibilitĆ , secondo i dati Nomisma. Quali strategie possono adottare le aziende per soddisfare le aspettative dei consumatori e rispettare le nuove normative?
Il 15 e 16 gennaio, nellāambito di Marca by BolognaFiere, CCMCoop Cartai Modenese, Cartex e Coptip, in collaborazione con LifeGate, hanno ospitato due incontri per cercare di rispondere a questi interrogativi. Esperti, professionisti ed esponenti di settore si sono confrontati sulle sfide e sulle opportunitĆ che la sostenibilitĆ offre al mondo del largo consumo, con un focus sullāevoluzione del packaging, la responsabilitĆ climatica del retail e lāimportanza di unāazione collettiva.
Packaging, nuove normative e greenwashing
Il primo talk del 15 gennaio, dal titolo SostenibilitĆ senza compromessi: affrontare il greenwashing e la crisi climatica, moderato dal giornalista di LifeGate Roberto Sposini e introdotto da Giuseppe Rovatti, presidente di Coptip Industrie Grafiche, si ĆØ concentrato sullāevoluzione del packaging verso modelli a minore impatto ambientale. Una direzione delineata dal nuovo regolamento europeo sul packaging (Ppwr), che alza lāasticella della sostenibilitĆ .
Secondo Cesare Vannini, direttore procurement e R&D di CCM, lāItalia ĆØ giĆ allāavanguardia, soprattutto nel settore della carta, visto che āha anticipato soluzioni sostenibili ben prima dellāarrivo delle normative europee. I livelli di riciclo raggiunti sono giĆ altissimi e rappresentano unāeccellenza che ci permette di affrontare le nuove regole non tanto come un ostacolo, ma come una conferma del lavoro giĆ fattoā.
Stefano Carraro, R&D Director di Burgo group, sottolinea due aspetti cruciali: le normative rappresentano unāopportunitĆ per combattere il greenwashing e stimolare lāinnovazione. Secondo Carraro āfinalmente regole chiare premiano le aziende che lavorano con trasparenza e responsabilitĆ , eliminando la concorrenza sleale di chi si improvvisaā. Questo contesto regolamentare, dunque, diventa un punto di svolta, capace di favorire la crescita delle imprese virtuose e di definire standard comuni per un mercato piĆ¹ sostenibile e competitivo.
Federico Cavallo, Head of public affairs e media relations di Altroconsumo, conferma che i consumatori sono sempre piĆ¹ consapevoli, ma ancora scettici: oltre il 90 per centoĀ cerca informazioni sulla sostenibilitĆ dei prodotti e lā86 per cento orienta le proprie scelte dāacquisto su questa base. Tuttavia, il 70 per cento ritiene che tali informazioni siano scarse e quasi uno su due non si fida. āMai come ora ci troviamo in un momento in cui andare nella direzione della sostenibilitĆ non ĆØ solo necessario, ma anche unāoccasione distintiva per il mercato e per lāinnovazione. La relazione con i consumatori ĆØ stretta e la loro capacitĆ di influenzare comportamenti aggregati ĆØ altissima, rendendo fondamentale il dialogo. Creare unāalleanza tra imprese e consumatori ĆØ essenziale per promuovere scelte consapevoli e costruire fiduciaā.
Insieme ai relatori e agli esperti, cerchiamo di portare un messaggio chiaro: proporre soluzioni concrete e risposte tangibili alle sfide che la sostenibilitĆ ci pone.
Un esempio virtuoso di promozione di buone pratiche e coinvolgendo attivo dei consumatori arriva da Penny che, in collaborazione con Coripet, ha installato un sistema di raccolta di bottiglie in Pet nei propri punti vendita. Come ha raccontato Paola Monica Dimaggio, sustainability manager di Penny Italia, il progetto ha raccolto oltre 12 milioni di bottiglie dal 2020, dimostrando come sostenibilitĆ e impatto sociale possano andare di pari passo. āIn un contesto economico difficile, ĆØ fondamentale che i consumatori comprendano il valore di queste scelte sostenibili e supportino investimenti necessari, anche se il packaging ecosostenibile comporta costi piĆ¹ alti rispetto a soluzioni standardā.
Il ruolo del retail nella crisi climatica
Il secondo talk del 16 gennaio, moderato da Tommaso Perrone, direttore responsabile delle testate di LifeGate, e introdotto da Davide Faietti, presidente di CCM, ĆØ partito da una domanda chiave: si puĆ² salvare il mondo con le nostre scelte di acquisto quotidiane?Ā Giovanni Mori, ingegnere ambientale, attivista di Fridays for future e curatore del podcast quotidiano di LifeGate News dal pianeta Terra, ha aperto il dibattito offrendo una panoramica sullo scenario climatico globale.
Mori ha sottolineato quanto la crisi climatica sia una realtĆ concreta e vicina. āNon ĆØ una questione di āseā, ma di āquandoā. La ābuona notiziaā ĆØ che ĆØ scientificamente provato che questa crisi sia causata dallāuomo, e proprio per questo risolvibile: abbiamo tutte le conoscenze e le soluzioni per intervenire, ma dobbiamo agire oraā, ha dichiarato, facendo appello al nostro senso di responsabilitĆ . Collettiva e individuale.
Quali sono, allora, le responsabilitĆ e le opportunitĆ del settore del retail? Andrea Benini, consigliere delegato alla sostenibilitĆ di GranTerre, ha offerto una panoramica sulla strategia di sostenibilitĆ dellāazienda, fortemente radicata nei valori cooperativi. Tra le iniziative spicca lāimpegno nel packaging sostenibile, con lāuso di materiali riciclati e riciclabili e collaborazioni con partner specializzati. Tuttavia, Benini ha sottolineato lāimportanza di educare i consumatori, condividendo un esempio concreto: āAnche minime variazioni nellāapparenza del prodotto possono portare il consumatore a rifiutarlo, indipendentemente dal valore del packaging. Abbiamo sperimentato un packaging innovativo per i salumi, con materiali a basso impatto ambientale e spessore ridotto, ma il risultato ĆØ stato un vero flop: il gas, allāinterno di queste confezioni, faceva rompere leggermente le fette e i consumatori hanno rifiutato il prodotto, nonostante il valore del pack fosse stato chiaramente comunicato. Ć essenziale guidare il consumatore verso scelte piĆ¹ consapevoli, aiutandolo a comprendere il valore delle soluzioni sostenibiliā.
Abbiamo organizzato queste giornate per toccare temi di interesse e offrire spunti formativi utili a tutti, relatori inclusi. Ć unāoccasione per condividere idee, riflettere e creare valore insieme.
Per avere successo, le iniziative sostenibili devono bilanciare innovazione, educazione, adattamento al mercato e impatto sociale, come dimostra So.De., una giovane impresa di consegne a domicilio che utilizza biciclette cargo, per rispondere al bisogno di trasporti urbani sostenibili, e garantisce al contempo contratti equi e solidali per i lavoratori. āOgni giorno accompagniamo i committenti in un percorso di cambiamento, unendo efficienza e impegno sociale. Ć cosƬ che il nostro nucleo ambientale si arricchisce di un forte sfondo sociale, unendo lāimpegno per lāambiente con quello verso le personeā, ha raccontato Fabrizio Mattioli, ingegnere della logistica e mobilitĆ sostenibile di So.De.
I due talk di Marca 2025 hanno evidenziato che la sostenibilitĆ ĆØ una responsabilitĆ condivisa: aziende, istituzioni e consumatori devono unire le forze. Le decisioni strategiche delle aziende o gli acquisti consapevoli dei consumatori, in questo senso, sono due facce della stessa medaglia.
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