PISTOIA – Diminuiscono gli sfratti ma l’emergenza abitativa resta.
La Provincia di Pistoia si colloca, in Toscana, al al 6° posto con 211 nuove convalide di sfratto (-7,86%), al 5°posto con 510 richieste di esecuzione(-34,45%), al 5°posto con 160 sfratti già eseguiti con forza pubblica (-40,96%).
“Questi dati apparentemente positivi sono da imputarsi solo e soltanto al fatto che sono diminuiti il numero di contratti di locazione come conseguenza del fatto che si è ridotta l’offerta di immobili per la locazione di lungo periodo per l’effetto del proliferare degli affitti turistici” spiega il Sunia di Pistoia.
Inoltre, continua Sunia, i dati che emergono dal Report annuale del Ministero degli Interni disegnano uno scenario dove il disagio abitativo non si arresta nonostante il dato della riduzione del numero di Sfratti nella Provincia di Pistoia.
Dall’analisi dei provvedimenti esecutivi di sfratto, richieste esecuzioni e sfratti eseguiti
nel periodo gennaio-dicembre 2023 e dalla loro comparazione con quelli del 2022, “si
evidenziano numeri preoccupanti , che determinano una situazione “paradossale” da
un lato la riduzione del numero degli Sfratti nell’anno 2023 dall’altra una diminuzione di
alloggi disponibili per la locazione “residenziale” a favore delle locazioni brevi volte
prevalentemente all’uso turistico, che godono di una fiscalità di enorme vantaggio e
nessuna limitazione ai valori dei canoni applicati. Gli affitti brevi si diffondono , anche
nella Provincia di Pistoia e fanno aumentare i costi dell’abitare” sottolinea Sunia.
Il numero di affitti brevi sia strettamente correlato all’aumento
dei canoni di affitto delle case.
NUMERO CONTRATTI REGISTRATI COMUNE CAPOLUOGO
Nel periodo 2018-2023 nel Comune di Pistoia si evidenzia – dichiara Sunia – un riduzione del numero di abitazioni locate con contratti ordinari (4+4 o 3+2) ,sia per quello che riguarda locazioni di intero immobile che di porzioni a riprova dell’impatto sull’abitare dell’albergo diffuso dovuto agli Short term rental (affitti brevi).
Anno 2018:332 -(272 Locazioni Intero Immobile) (60 Locazioni porzione Immobile) 29%
Contratti 3+2.
-Anno 2019:159 -(126 Locazioni Intero Immobile) (33 Locazioni porzione Immobile) 30%
Contratti 3+2.
-Anno 2020:105 -(81 Locazioni Intero Immobile) (24 Locazioni porzione Immobile) 28%
Contratti 3+2.
-Anno 2021:156 -(128 Locazioni Intero Immobile) (28 Locazioni porzione Immobile) 25%
Contratti 3+2.
-Anno 2022:151 -(126 Locazioni Intero Immobile) (25 Locazioni porzione Immobile) 30%
Contratti 3+2.
-Anno 2023:130 -(105 Locazioni Intero Immobile) (25 Locazioni porzione Immobile) 27%
Contratti 3+2.
NUMERO ANNUNCI UNICI AFFITTI BREVI COMUNE DI PISTOIA E PROVINCIA DI PISTOIA
ANNO 2024
-Provincia di Pistoia:2479
Comune Pistoia:418 (49% in Condominio)
-Altri Comuni Provincia:2061(47% in Condominio)
“Questi dati sono molto preoccupanti alla luce di un altro dato statistico che è quello che
l’aumento del 1% di affitti brevi determina una aumento del prezzo delle locazioni di circa
il 6% e nell’ottica di una riduzione del numero di alloggi destinati all’affitto residenziale
che riduce l’offerta di alloggi in locazione contribuendo all’accrescersi del disagio
abitativo nella nostra Provincia” continua Sunia.
NUMERO DI IMMOBILI RESIDENZIALI E NUCLEI FAMILIARI
Immobili Residenziali 2023:159.659
Nuclei Familiari:126.724
Differenza:32.935
Sunia infine sottolinea che: “Si evidenzia come questa differenza è determinata dall’assenza di aspetti come la facilità di accesso ai servizi, i trasporti la mobilità,più in generale le possibilità occupazionali che riduce l’appetibilità residenziale e per la Provincia di Pistoia questa valutazione è da ritrovarsi nel fenomeno della de-antropizzazione caratteristico delle cosiddette aree interne presenti nella Provincia di Pistoia. Considerando potenzialmente gli alloggi privi al suo interno di nuclei familiari come alloggi indisponibili alle locazioni residenziali (32935 Provincia di Pistoia) gli annunci turistici drenano il 8% degli alloggi potenzialmente a disposizione”.
Il Sunia di Pistoia ritiene molto positiva l’approvazione del Teto Unico del Turismo “perché ci sarà la possibilità per i Comuni di approvare appositi Regolamenti che potranno prevedere “limitazioni territoriali e temporali“ (divieto di locazioni in certe zone e fissazione di un numero massimo di giorni annui, anche non consecutivi, oltre il quale l’attività è vietata), analizzare il “rapporto superficie/ospiti“ (stabilendo il numero massimo di questi in una casa) e gli “standard qualitativi“ (accesso agli spazi, igiene e decoro, servizi come la connettività). I Comuni avranno quindi la possibilità di stabilire un massimo di autorizzazioni per persona e limitare le autorizzazioni per certe zone, limitando il numero di alloggi destinati agli affitti brevi per ritornare ad essere fruibili per affitti residenziali”.
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