Reggio Emilia Marzio G. Mian, giornalista, scrittore, autore di teatro, che ha svolto inchieste e reportage in 58 paesi del mondo per i media italiani e internazionali – ottenendo, nel 2023, a Berna il True Story Award, premio per il miglior reportage internazionale – inaugura martedì 21 gennaio (ore 17,30) nell’Aula Magna Manodori di Unimore a Palazzo Dossetti la nuova stagione 2025 dei Martedì della Luc con il suo “Volga Blues. Viaggio nel cuore della Russia”, pubblicato da Feltrinelli Gramma nel 2024. Dopo l’invasione dell’Ucraina la Russia appare oggi più distante e impenetrabile che mai. Marzio G. Mian, sfidando i paranoici controlli dei servizi di sicurezza, è riuscito tuttavia a viaggiare per 6mila chilometri nella pancia, nel cuore e nell’anima della Russia. Per farlo ha scelto la rotta maestra della sua storia: il Volga. Marzio G. Mian ne parlerà domani con il professor Davide Papotti.
Il viaggio tra i Martedì della Luc proseguirà con Elisabetta Lalumera, docente di Filosofia della medicina ed Etica della comunicazione sanitaria al Dipartimento di Scienze per la Qualità della vita dell’Università di Bologna: martedì 4 febbraio presenterà il suo libro “Stare bene. Un’analisi filosofica, in dialogo con Andrea Pulvirenti. Dall’autrice saranno illustrati i concetti di salute, benessere e qualità di vita nell’ambito di medicina, psicologia e in generale del discorso sul corpo e sulla cura delle persone e delle comunità; e verrà messo in evidenza come le diverse concezioni di che cosa sia stare bene possano orientare scelte differenti nel campo delle politiche istituzionali, nella ricerca, nella clinica medica e a livello personale. Sempre nell’ambito della salute avremo il ritorno, l’8 aprile, della grande neurologa Michela Matteoli che presenterà, in dialogo con il professor Miche Zoli di Unimore, il suo recente libro “La fioritura dei neuroni. Come far sbocciare la nostra intelligenza per tutta la vita”. Michela Matteoli ci aiuterà a capire come sia possibile coltivare la nostra intelligenza per tutta la vita. Aggiungendo una serie di riflessioni e di analisi dedicate agli argomenti di più stretta attualità affrontati attraverso le lenti neuroscientifiche. Dobbiamo temere l’Intelligenza Artificiale? Perché esiste il razzismo? Qual è la radice dei conflitti? Dei possibili errori in cui può incorrere la scienza e delle strategie messe in campo per evitarli parlerà il fisico, ricercatore e divulgatore scientifico Devis Bellucci di Unimore, che, in dialogo con Andrea Pulvirenti, presenterà il 18 febbraio il libro “Eppure non doveva affondare. Quando la scienza ha fatto male i conti”. Il vero punto di forza della scienza – spiegherà Bellucci – non è il metodo sperimentale, che di per sé non basta, bensì la natura corale dell’impresa scientifica, dove il sapere si costruisce attraverso la condivisione delle idee, il confronto serrato, la verifica incrociata delle osservazioni prima di elevarle al rango di scoperta. Un focus su Silvio D’Arzo e sulla fitta rete di rapporti intrecciati con il mondo letterario contemporaneo, sarà affrontato da Maurizio Festanti che ha curato l’edizione del carteggio tra D’Arzo e il mondo editoriale e letterario del tempo, ora pubblicato da Passigli con il titolo “A Silvio D’Arzo. Cento lettere inedite e anche più”. Maurizio Festanti lo presenterà insieme a Giuseppe Gherpelli il 4 marzo. Un tuffo nella storia greca e nella città di Sparta, accompagnati da Laura Pepe, profonda conoscitrice della storia e del diritto greco e romano antico e divulgatrice scientifica che collabora con il canale televisivo Focus.
Di Sparta sappiamo quello che ci ha raccontato la sua storica rivale Atene. Ma a leggere bene le testimonianze del passato, emerge un’altra storia: non quella di una città guerriera e priva di libertà, ma di una città che aveva una vita sociale e culturale, e dove le donne avevano più libertà e diritti rispetto alle altre donne greche. Ce lo racconterà Laura Pepe con Andrea Casoli il 18 marzo. Con Nadia Fusini, scrittrice e critica letteraria, in dialogo con la scrittrice Alessandra Sarchi, toccheremo un tema di sconcertante attualità, a partire dal saggio di Fusini “Chi ha ucciso Anna Karenina? Inchiesta sugli omicidi bianchi nei romanzi dell’Ottocento”. Le grandi protagoniste del romanzo e del teatro ottocenteschi, da Anna Karenina a Effi Briest, da Emma Bovary a Nora in “Casa di bambola” sono accomunate dalla capacità di svelare la crisi dei ruoli e delle leggi sociali, sconvolgendo in primo luogo l’istituzione della famiglia. E proprio per questo devono morire. I loro non furono suicidi, ma delitti preterintenzionali e dolosi. Un dialogo imperdibile fra le due scrittrici il 25 marzo. Un altro importante incontro con uno dei grandi pensatori italiani contemporanei, Luigi Zoja, psicoanalista e saggista si terrà venerdì 4 aprile. Zoja, in dialogo con il filosofo Ivan Levrini, presenterà “Narrare l’Italia. Dal vertice del mondo al Novecento” edito da Bollati Boringhieri. Un libro che prende avvio da una domanda “Che cosa siano gli italiani e l’Italia”, alla quale in molti hanno provato a rispondere, a partire da Dante, Petrarca, Guicciardini, Leopardi. Con Paola Caridi, giornalista e scrittrice che si occupa da oltre vent’anni di storia politica contemporanea del mondo arabo, che ha ricevuto – tra i tanti premi – il Colomba d’Oro per la pace e il Kapuscinski per la scrittura, si chiude il cerchio dei Martedì il 6 maggio con la Storia del Mediterraneo e del Medio Oriente raccontata attraverso gli alberi dalla giornalista Paola Caridi. Un’idea che ha dato vita a un’opera che ribalta la prospettiva tradizionale. “Il gelso di Gerusalemme. L’altra storia raccontata dagli alberi” sarà presentato in dialogo con Gino Ruozzi. l © RIPRODUZIONE RISERVATA
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