E’ risaputo che la salubrità di un territorio dipende intimamente dall’inquinamento delle sue matrici ambientali. Per quanto attiene alla qualità dell’aria disponiamo di molte informazioni.
Qualche mese fa è uscito “Aretusaria” il volume sulla qualità dell’aria del territorio Siracusano relativo al biennio 2022 – 2023, realizzato con i dati di una rete interconnessa a partecipazione pubblica e privata gestita dal CIPA. Più recentemente è stato pubblicato il rapporto dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente relativo all’anno 2023 che con le sue centraline monitora la qualità dell’aria nell’intera regione.
Proprio quest’ultimo rapporto riscontra una serie di interessanti dati che riguardano il nostro territorio. Analizzando questo report di Arpa Sicilia, si evince che nella provincia di Siracusa non è stato registrato nessun superamento dei limiti normativi oggi vigenti che riportiamo appresso.
Secondo Arpa Sicilia si sono registrati superamenti di legge della concentrazione media annua del biossido di azoto NO2 sia nell’agglomerato di Catania (IT1912) che in quello di Palermo (IT1911), il valore limite orario (200 μg/m3) è stato superato una sola volta nella stazione di Caltanissetta.
I livelli di PM10 e PM2,5 per quanto attestati su concentrazioni che rispettano i limiti normativi hanno fatto segnare concentrazioni più alte nelle stazioni ad elevato traffico urbano (Catania). Per l’ozono, (O3), sono stati registrati superamenti praticamente in tutte le stazioni dell’isola (con esclusione delle stazioni di San Filippo del Mela in provincia di Messina e Trapani), a Melilli è stato registrato il valore di O₃ più elevato.
Fatto salvo il rispetto dei limiti di legge, nello studio di Arpa Sicilia sono riportati i monitoraggi degli NMHC, che secondo l’agenzia sono collegati alle produzioni industriali (raffinerie, centrali, cementerie) e che per quanto non normati sono importanti per il loro possibile impatto odorigeno. La massima concentrazione media annua è stata registrata nella stazione di Gela (Tribunale), mentre la concentrazione media oraria più alta è stata registrata ad Augusta.
Abbiamo raggiunto il Presidente del Cipa Mario Lazzaro che ci ha gentilmente rilasciato qualche commento sulla tematica specifica: «Posso dirvi che ho consultato anche io il rapporto di Arpa Sicilia al quale fate riferimento nel vostro articolo. È un documento più esteso di quello che facciamo noi dato che si riferisce all’intera Sicilia. Per la parte che riguarda il territorio Siracusano i dati sono sostanzialmente quelli che conosciamo e sono sovrapponibili con quelli delle nostre stazioni che abbiamo pubblicato qualche mese addietro. Si tratta di un quadro generale di buona qualità dell’aria, al netto di alcuni episodi di disagio olfattivo, che mi è parso di capire, anche ARPA ritiene che stiano nel tempo continuando a calare”.
– Presidente significa che possiamo stare tranquilli?
«Guardi significa che respiriamo aria migliore rispetto ai cittadini corregionali di Catania e Palermo, del resto tutti gi addetti ai lavori sanno bene che la qualità dell’aria in Italia migliora da nord verso sud e che va peggio per chi vive nelle grandi città, forse dovremmo comunicare meglio, riportare costantemente i risultati dei monitoraggi, tenere i cittadini sempre più informati.
«Anche nella zona industriale checché se ne dica i numeri sono buoni e questo vuol dire che le innovazioni tecnologiche diffusamente utilizzate negli impianti industriali danno i loro frutti. Per quanto ci riguarda come CIPA continuiamo la nostra attività di monitoraggio a tutela della popolazione e dei nostri associati.
«Per come la penso io, la cosiddetta rete interconnessa (pubblico/privato) che abbiamo nel nostro territorio e che ci consegna milioni di misure, rappresenta un modello che dovrebbe essere riproposto anche in altri territori. Per continuare a migliorare la qualità dell’aria è fondamentale adottare politiche legate alla mobilità sostenibile incentivando i trasporti pubblici nelle grandi città e per quanto riguarda le produzioni implementando l’utilizzo delle BAT come accade nel nostro polo industriale. Quando parliamo di qualità dell’aria ci riferiamo ad un aspetto cruciale per il benessere umano che richiede un impegno collettivo e costante».
20 Gennaio 2025 | 09:08
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