Tajani in Israele e Cisgiordania per ribadire il sostegno a una pace duratura

Il vicepremier e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, è volato oggi in Israele e Cisgiordania per ribadire l’impegno dell’Italia per una pace duratura in Medio Oriente, sottolineando il ruolo chiave del cessate il fuoco in vigore da ieri nella Striscia di Gaza. Il titolare della Farnesina, alla sua quinta missione in Medio Oriente dall’avvio del suo mandato, è il primo ministro a recarsi nell’area dopo l’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, avvenuta il 19 gennaio, dopo una lunga mediazione di Israele, movimento islamista palestinese Hamas, Qatar e Stati Uniti. “È un giorno importante per voi, ma anche per noi, perché stiamo lavorando per la pace”, ha dichiarato Tajani durante una dichiarazione a Gerusalemme con il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa’ar. “Questo è solo il primo passo, ma vogliamo intraprendere il secondo e il terzo per costruire una stabilità duratura nell’intera regione”, ha aggiunto. Il ministro ha sottolineato l’importanza della liberazione degli ostaggi, definendola “una priorità”, e ha presentato il progetto italiano “Food for Gaza”, sostenuto anche da Israele, come un esempio di collaborazione concreta per il sostegno umanitario. “Il Mediterraneo è il nostro mare: vogliamo lavorare in pace e intensificare gli scambi commerciali”, ha proseguito. “L’Italia farà tutto il possibile per consolidare questa tregua e promuovere una pace giusta”, ha aggiunto Tajani, confermando il sostegno dell’Italia agli Accordi di Abramo e auspicando che Israele possa vivere in sicurezza e stabilità, insieme a tutto il Medio Oriente.

Da Gerusalemme, Tajani ha parlato sia dell’amicizia con Israele che della volontà di contribuire alle necessità di Gaza in questa nuova fase che si è aperta con il cessate il fuoco entrato in vigore domenica. “La nostra amicizia con Israele è chiara, così come la necessità di affrontare i problemi esistenti per costruire una pace duratura. Il nostro progetto “Food for Gaza”, già sostenuto sia dal governo israeliano sia dall’Autorità palestinese, verrà aggiornato per rispondere a bisogni che superano l’aspetto alimentare, includendo altre risorse essenziali per la popolazione civile”, ha affermato Tajani in un punto stampa all’Hotel King David di Gerusalemme. Nell’ambito dell’iniziativa “Food fo Gaza”, partiranno a giorni i 15 nuovi camion donati al Programma alimentare mondiale (Pam), con una nave che trasporterà altre 15 tonnellate di aiuti di emergenza. A dicembre 2024, nel quadro della missione, sono state consegnate 19 tonnellate di beni alimentari, parte del secondo invio da 40 tonnellate tra cibo e beni sanitari. Nel quadro dell’aiuto umanitario, sono stati stanziati per la Striscia 70 milioni di euro. Da Gerusalemme, Tajani ha annunciato un incremento di 10 milioni di euro nei fondi italiani destinati ai progetti di ricostruzione a Gaza. “Questi si sommano ai 15 milioni già stanziati”, ha detto Tajani. Dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 e la conseguente operazione militare israeliana a Gaza, l’Italia è stato l’unico Paese occidentale ad aver effettuato dal 2023 esfiltrazioni di cittadini palestinesi da Gaza (inclusi cittadini italiani o con permesso di soggiorno in Italia), per un totale di 324 persone di cui 156 minori palestinesi e accompagnatori portati in ospedali italiani. Ad agosto sono stati trasferiti in Italia, attraverso l’Egitto, 16 minori feriti e accompagnatori, prima e unica evacuazione sanitaria, compiuta in coordinamento con l’Ue e l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

Non solo: l’Italia intende contribuire a ripristinare le attività scolastiche tramite l’uso di compound e strutture prefabbricate. Ne ha parlato Tajani durante un incontro con il patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa, nell’abito della sua visita in Israele e in Cisgiordania. “Mercoledì ci sarà una riunione a Roma con il ministro (dell’Istruzione, Annamaria) Bernini per identificare le priorità, dalla formazione universitaria al sostegno per le scuole”, ha dichiarato Tajani in un punto stampa, sottolineando l’importanza di restituire ai giovani palestinesi l’accesso all’educazione. Durante la visita, il titolare della Farnesina ha ribadito la prontezza dell’Italia a fornire uomini e donne delle sue forze armate per una missione di pace a guida araba, qualora si rendesse necessaria. “Intanto, continuiamo a formare la polizia palestinese con i nostri carabinieri a Gerico, rafforzando il nostro impegno per la stabilità nella regione”, ha aggiunto Tajani, ribadendo il ruolo attivo dell’Italia nel processo di pace in Medio Oriente. Nel corso della visita in Israele, Tajani ha discusso con la controparte israeliana, Gideon Sa’ar, che appena martedì scorso 14 gennaio è stato in visita in Italia, del rafforzamento delle relazioni economiche. Tajani ha annunciato l’organizzazione di un business forum dedicato alla ricostruzione di Gaza e al rafforzamento delle relazioni economiche tra Italia e Israele. “L’obiettivo è promuovere la cooperazione bilaterale, coinvolgendo imprese italiane in progetti infrastrutturali e di sviluppo nei territori palestinesi e in Israele. È un’opportunità per rafforzare i legami economici e sostenere la stabilità nella regione”, ha dichiarato Tajani in un punto stampa.

Prima di ripartire per Roma, Tajani ha partecipato all’evento “Italia-Israele: prospettive di rilancio del partenariato economico all’indomani del cessate-il-fuoco”. Nel 2023 l’Italia è stato il sesto fornitore e il 13mo cliente di Israele. L’export italiano include macchinari, prodotti alimentari, articoli di gomma e plastiche, metalli di base e prodotti in metallo, prodotti chimici. Tra le imprese presenti nel settore innovazione e start-up in Israele vi sono: Sham, Stellantis, Leonardo, Enel, Intesa Sanpaolo, Italgas). Nel settore energetico, sono attive Edison, Saipem, Snam ed Eni; in quello delle infrastrutture Sicim, Gualini, Cimolai, Pizzarotti e Metropolitane Milanesi, neo-aggiudicataria per nuove linee metro a Tel Aviv; nelle telecomunicazioni TI Sparkle per i cavi Blue Med e GreenMED; mentre nell’agroalimentare Ferrero. Inoltre, l’Accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele, in vigore dal 2002, ha consentito negli anni di cofinanziare 233 progetti di ricerca congiunti, di cui 143 sullo sviluppo industriale e 90 per la ricerca di base realizzati da università ed enti dei due Paesi. Sulla base dell’Accordo, il ministero degli Esteri collabora con due partner israeliani: l’Innovation Autority per progetti in ambito industriale e il ministero della Scienza e Tecnologia per la ricerca scientifica di base. Per il triennio 2025-2027 la Commissione istituita dall’Accordo ha deliberato il co-finanziamento di 9 progetti sull’utilizzo sostenibile delle risorse idriche, sull’agricoltura sostenibile e sull’ottica di precisione. Inoltre, il programma “Accelerate in Israel” fornisce contributi annuali alle start-up italiane che svolgono un periodo di accelerazione in Israele per sviluppare i loro piani industriali e attrarre investimenti internazionali.

All’evento “Italia-Israele: prospettive di rilancio del partenariato economico all’indomani del cessate-il-fuoco” Tajani e Sa’ar partecipano a un incontro con le imprese, dedicato al rilancio del partenariato economico fra Italia e Israele e al rafforzamento della nostra presenza imprenditoriale in Medio Oriente, anche per contribuire alla ricostruzione ed alla ripresa nella regione che potrebbero scaturire dal cessate il fuoco a Gaza e in Libano e dalla caduta del regime di Bashar al Assad in Siria. All’iniziativa partecipano in presenza esponenti della comunità imprenditoriale italiana in Israele e una nutrita rappresenta al più alto livello del Sistema economico del nostro Paese.

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