13,5 milioni a Qomodo, la startup italiana che dilaziona le spese. Investe anche Del Vecchio

La startup ha lanciato in Italia una particolare formula di “Buy now, pay later” (formula che indica quelle soluzioni di pagamento dilazionate nel tempo, “compra ora, paga dopo”), simile alle altre nella forma, ma in questo caso focalizzata soprattutto nelle spese di emergenza: spese improvvise per aggiustare un’auto, un medico, un dentista, un’impresa edile. Spese che arrivano all’improvviso e possono mettere in difficoltà le casse familiari. Formula di successo, che la startup è stata in grado di ampliare nei mesi. Secondo i dati della società la crescita della base clienti è aumentata in un anno del 500%, arrivando a coinvolgere 2.500 commercianti e professionisti che si sono affidati a Qomodo per le loro soluzioni di pagamento.

Qomodo: nel capitale entrano RTP e la famiglia Del Vecchio

Fondata da Gianluca Cocco e Gaetano de Maio, due volti noti delle startup italiane, con alle spalle diverse aziende lanciate nell’economia digitale, Qomodo ha raccolto soldi in un round di investimento guidato da RTP global, fondo internazionale di venture capital early stage al suo primo investimento in Italia. Ma a credere nel progetto di crescita e sviluppo della società c’è anche da LMDV Capital, fondo di investimento di Leonardo Maria Del Vecchio, che ha assunto il ruolo di co-lead investor.

Partecipano inoltre Proximity Capital e Primo Capital, già investitori nel round precedente. A questi si aggiungono anche i fondatori di FACEIT (Niccolò Maisto e Michele Attisani) Fiscozen (Vito Lomele) e Smartpricing (Luca Rodella).

Tra questi reinveste anche Davide Fioranelli (cofounder Freetrade) con il fondo Lumen Ventures. Nomi che si affiancano a quelli delle più grandi famiglie industriali italiane come Elkann-Agnelli (Exor Ventures), Berlusconi (Ithaca Investments) e Moratti (Alecla7) – entrati con i propri family office – che hanno sostenuto Qomodo nel primo round pre-seed. A loro, si aggiunge con questo round il ramo di investimenti familiare dei Del Vecchio.

Il primo investimento in Italia di RTP Capital, il fondo di Sumup e Delivery Hero

“Questa operazione dimostra che oltre ai nostri clienti, quintuplicati in soli 12 mesi, anche gli investitori riconoscono l’enorme potenziale di Qomodo”, ha commentato Gianluca Cocco, CEO e Co-fondatore di Qomodo. Mentre per Gaetano de Maio, “In poco più di 12 mesi abbiamo raccolto oltre 48 milioni di euro, un vero record, trainato dalla forte necessità di innovazione che il mercato italiano ormai richiede: ovvero pagamenti digitali e BNPL. Oggi supportiamo oltre 2.500 attività fisiche, imprenditori e professionisti affiliati, gestendo ogni mese milioni di euro in transazioni. In particolare, la nostra soluzione consente ai negozi fisici di sfruttare soluzioni di pagamento innovative, offrendo vantaggi che prima erano riservati solo al mondo online”.

Da registrare l’interesse e il primo investimento in Italia di RTP Global. Il fondo finora ha investito in circa 120 startup, una su dieci di queste ha raggiunto la valutazione di un miliardo di dollari, una su venti ha superato i 10 miliardi di valutazione. Ha investito in aziende come Delivery Hero e Datadog fino a SumUp, il pos che ha contribuito alla diffusione dei pagamenti mobili per i piccoli esercenti. Ma per la società è importante anche il ruolo di LMDV Capital, con cui è stata concordata una nuova iniezione di cassa per accelerare sulla crescita in un momento in cui Qomodo – fa sapere – non era alla ricerca di nuovi investitori sul mercato.

Contatti e soldi che hanno fatto in modo che Qomodo abbia raccolto complessivamente in un anno 48 milioni, in un momento non particolarmente felice per il venture capital italiano e europeo, per quanto si tratti di una cifra che tra pre-seed e round A vede 18 milioni investiti in equity e 30 milioni in credit facility.

Del Vecchio: “Il nostro ruolo è valorizzare le eccellenze nazionali”

“Siamo entusiasti di annunciare questo investimento, un passo che rappresenta non solo un’importante operazione strategica, ma anche un tributo al talento e all’eccellenza del made in Italy”, ha commentato Leonardo Maria Del Vecchio. “Abbiamo seguito con attenzione il percorso di Gianluca e Gaetano sin dagli inizi, ammirando la loro capacità di trasformare un’idea in un progetto concreto, capace di validare il prodotto in tempi record e scalare il business con determinazione e visione. La decisione di co-guidare questo round con RTP Global, uno dei più rispettati fondi internazionali, sottolinea la nostra filosofia: individuare e sostenere i campioni italiani, realtà locali che non solo riflettono l’eccellenza del nostro Paese, ma hanno tutte le carte in regola per diventare protagoniste sulla scena globale. Con Qomodo non stiamo solo investendo in un’impresa promettente, ma in un modello che unisce innovazione, qualità e il meglio dell’ingegno italiano. Questo è il nostro impegno: valorizzare le eccellenze nazionali, affiancarle nella loro crescita e accompagnarle nel portare il prestigio e l’autenticità del made in Italy nel mondo”.

“Il mercato italiano attendeva un campione fintech B2B. Ci sono enormi opportunità di sviluppo per Qomodo, considerata l’ampiezza del mercato domestico e che sia costituito per la maggior parte da micro, piccole e medie imprese”, ha commentato Louis Dussart di RTP Global. “L’ampia esperienza dei fondatori nell’introdurre scale-up internazionali in Italia li mette nella posizione ideale per conquistare questo mercato. Siamo entusiasti di accompagnarli in ogni fase del loro successo offrendo la nostra esperienza di RTP Global nel sostenere leader di mercato e affiancando con questo investimento, il primo che realizziamo in Italia, alcune delle maggiori famiglie Italiane”, ha aggiunto.