Banca d’Italia: domanda di credito imprese pressoché stazionaria. Crescono richieste mutui

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Gen 21, 2025 #accesso al credito per le famiglie, #acquisto azioni, #analisi del credito per le imprese, #analisi della domanda di credito, #analisi finanziaria delle imprese, #analisi finanziaria regionale, #aumento della domanda di mutui, #banca, #Banca d'Italia sondaggio, #cambiamenti nelle politiche di prestito, #comportamento delle banche, #comportamento di risparmio delle famiglie, #condizioni bancarie 2024, #condizioni di prestito nel 2024, #condizioni economiche nel 2024, #condizioni finanziarie delle famiglie, #condizioni offerta mutui, #condizioni per l'approvazione del credito, #credito, #credito al consumo, #credito aziendale Italia, #credito imprese stabile, #crescita domanda mutui, #crescono, #differenze regionali in termini di credito, #dinamiche del mercato dei prestiti, #dItalia, #domanda, #domanda di credito imprese 2024, #domanda di depositi famiglie, #domanda di finanziamenti per investimenti, #domanda di mutui per abitazioni, #domanda regionale di credito, #economia italiana 2024, #effetti economici sulle banche, #evoluzione del mercato del credito, #evoluzione delle condizioni di credito, #finanziamenti al Centro, #finanziamenti al Nord, #finanziamenti al Sud, #finanziamenti imprenditoriali, #finanziamenti per la ristrutturazione, #finanziamenti ristrutturazione debiti, #finanziamenti settoriali, #finanziamento capitale circolante, #garanzie richieste dalle banche, #garanzie sui prestiti, #gestione del credito in Italia, #gestione del rischio nel credito, #impatti delle politiche di credito, #impatto economico su aziende, #impatto finanziario su famiglie, #imprese, #indagine Regional Bank Lending Survey, #indagine su banche regionali, #indagini finanziarie sulle banche, #interesse per titoli di stato, #investimenti imprese, #investimenti in titoli di stato, #mercato creditizio italiano, #mercato dei depositi, #Mutui, #mutui e condizioni di mercato, #mutui e finanziamenti, #mutui Mezzogiorno, #mutui Nord Ovest, #mutui per abitazioni in Italia, #mutui per consumo, #offerta di credito stabile, #percezione del rischio credito, #politiche bancarie italiane, #politiche di credito post-pandemia, #politiche di offerta di credito, #preferenze di investimento delle famiglie, #pressoche, #prestiti alle imprese in Italia, #prestiti aziendali, #prospettive economiche italiane, #quote di fondi comuni, #rapporto credito-investimenti, #reazioni del mercato creditizio, #requisiti per i prestiti alle imprese, #requisiti per il finanziamento al consumo, #retribuzioni e investimenti, #richieste, #rischi finanziari per le banche, #risposta delle banche alla domanda, #ristrutturazione debiti aziendali, #settori ad alto rischio, #settori con maggiore richiesta di prestiti, #settori economici e credito, #settori economici influenzati, #settori finanziari, #sondaggio banche italiane, #stato del mercato creditizio, #Stazionaria, #strategie delle banche italiane, #sviluppi finanziari nel Mezzogiorno, #sviluppo mercato dei mutui, #tendenze del credito al consumo, #trend di credito nel mercato italiano, #trend di investimento famiglie, #trend finanziari nel Nord Italia, #variazioni nelle politiche di credito
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Nel mese di settembre del 2024 le filiali regionali della Banca d’Italia hanno realizzato la nuova edizione dell’indagine sulle banche a livello territoriale (Regional Bank Lending Survey, RBLS) sull’andamento della domanda e dell’offerta di credito e della raccolta bancaria nelle diverse ripartizioni geografiche per il primo semestre dell’anno.

Banca d’Italia: domanda di credito imprese pressoché stazionaria. Crescono richieste mutui

La rilevazione riproduce in larga parte le domande contenute nell’analoga indagine realizzata dall’Eurosistema (Bank Lending Survey, BLS); rispetto a quest’ultima, la RBLS si caratterizza per il dettaglio territoriale e settoriale, per il diverso profilo temporale (semestrale invece che trimestrale) e per il maggior numero di banche coinvolte (240 nell’ultima rilevazione).

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Nel primo semestre del 2024 la domanda di credito da parte delle imprese è rimasta pressoché stazionaria: a fronte di una lieve crescita nel Nord e nel Mezzogiorno, la domanda si è ridotta nel Centro. Nelle regioni settentrionali e meridionali sono aumentate soprattutto le richieste di prestiti finalizzati alla ristrutturazione dei debiti e, in misura inferiore, quelle dirette a sostenere gli investimenti; le richieste volte al finanziamento del capitale circolante, invece, si sono ridotte in tutte le aree ad eccezione del Nord Est.

Nello stesso periodo le politiche di offerta di credito alle imprese sono rimaste improntate alla cautela in tutte le aree del Paese, in particolare nel Mezzogiorno; vi ha inciso la maggiore percezione del rischio da parte degli intermediari su particolari settori, imprese o aree.

Nel primo semestre del 2024 è tornata ad aumentare la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni e quella per finalità di consumo. Le richieste di mutui sono cresciute in misura lievemente più marcata nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno.

Le politiche di offerta dei mutui alle famiglie sono rimaste sostanzialmente invariate in tutte le aree del Paese, sebbene l’erogazione dei prestiti si sia accompagnata alla richiesta di maggiori garanzie. Anche per il credito al consumo le condizioni di offerta si sono mantenute pressoché stazionarie.

Nella prima parte del 2024, in un contesto di contenimento dei rendimenti offerti dalle banche, è diminuita la domanda di depositi da parte delle famiglie. Le richieste di titoli di Stato, di azioni e di quote di fondi comuni sono invece aumentate.

 

LA DOMANDA E L’OFFERTA DI CREDITO ALLE IMPRESE

Dopo le forti riduzioni registrate nel 2023, nel primo semestre del 2024 la domanda di credito delle imprese è rimasta pressoché stazionaria, come risultato di una lieve crescita nel Nord e nel Mezzogiorno a fronte di una contrazione al Centro . Nelle regioni del Centro la diminuzione ha coinvolto tutti i settori, mentre nelle altre macroaree si è registrato un lieve incremento nel comparto manifatturiero e in quello dei servizi. Nel Nord e nel Mezzogiorno le richieste di ristrutturazione delle posizioni debitorie e, in misura inferiore, quelle volte al sostegno degli investimenti hanno mostrato una ripresa. La domanda per il finanziamento del capitale circolante è scesa in tutte le aree ad eccezione del Nord Est.

Nella prima metà del 2024 è proseguita la cautela delle banche nelle loro politiche di offerta di credito rivolte alle imprese. Segnali di un moderato irrigidimento sono emersi nelle regioni del Centro e del Mezzogiorno, in particolare nel settore edile e, in minor misura, nella manifattura.

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L’atteggiamento più prudente delle banche si è manifestato attraverso la richiesta di maggiori garanzie e l’aumento del rating minimo per l’accesso al credito, a fronte di una riduzione degli spread medi sui prestiti; l’accresciuta cautela degli intermediari ha riflesso il peggioramento della rischiosità percepita su particolari settori, imprese o aree.

Per la seconda parte del 2024 le banche hanno prefigurato un ulteriore incremento della domanda di finanziamenti da parte delle imprese, a fronte di un orientamento dell’offerta ancora improntato alla cautela.

 

LA DOMANDA E L’OFFERTA DI CREDITO ALLE FAMIGLIE CONSUMATRICI

Nel primo semestre del 2024 la domanda di prestiti per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie è tornata ad aumentare, seppure in misura contenuta. L’incremento, che ha interessato tutte le macroaree, è stato lievemente più accentuato nel Nord Ovest e nel Mezzogiorno. Dopo la decisa contrazione osservata nella seconda parte del 2023, anche le richieste di credito per finalità di consumo sono cresciute.

Le politiche di offerta dei mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimaste sostanzialmente stabili in tutte le ripartizioni territoriali. Una maggiore selettività è segnalata dall’aumento delle richieste di garanzie a sostegno dei prestiti. Gli spread mediamente applicati alla clientela si sono ridotti, ma non quelli relativi alle posizioni debitore valutate come più rischiose.

Da un lato, la percezione di un rischio più elevato sulle prospettive del mercato degli immobili residenziali ha spinto verso una maggiore cautela nelle politiche creditizie, dall’altro, tale tendenza è stata controbilanciata dall’accresciuta pressione concorrenziale. Per il credito al consumo, le condizioni di offerta si sono sostanzialmente stabilizzate nel primo semestre del 2024, dopo il significativo aumento della selettività in tutte le aree del Paese rilevato nel 2023.

In base alle indicazioni delle banche, la crescita della domanda di prestiti delle famiglie sarebbe proseguita in tutte le ripartizioni territoriali anche nel secondo semestre del 2024, intensificandosi lievemente nella componente dei mutui e attenuandosi, invece, in quella del credito al consumo. Le politiche di offerta applicate ai prestiti per l’acquisto di abitazioni si sarebbero mantenute sostanzialmente invariate, a fronte di una selettività lievemente maggiore per i crediti con finalità di consumo.

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LA DOMANDA DI PRODOTTI FINANZIARI DA PARTE DELLE FAMIGLIE

La domanda di depositi bancari delle famiglie, già in calo nel 2023, ha continuato a ridursi lievemente nel primo semestre del 2024 a favore di forme di investimento finanziario più remunerative. La flessione ha accomunato tutte le aree ad eccezione del Centro. Nel Nord Ovest le richieste di obbligazioni bancarie sono tornate a diminuire, dopo l’espansione osservata a partire dalla seconda metà del 2022; hanno invece continuato a crescere al Centro a fronte di una sostanziale stabilità nelle altre aree. La domanda di titoli di Stato, azioni e prodotti del risparmio gestito (OICR) da parte delle famiglie è rimasta sostenuta; sono tornate ad aumentare anche le richieste di polizze assicurative.

Nella prima parte dell’anno gli spread applicati sui depositi sono aumentati con l’eccezione di quelli praticati sui depositi vincolati nel Nord Ovest; le remunerazioni offerte sulle obbligazioni proprie sono diminuite, soprattutto nel Mezzogiorno e nel Nord Est.

 

 

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