Catania, esplosione per fuga di gas a San Giovanni Galermo mentre operai e tecnici erano al lavoro: crollata palazzina di tre piani, sette feriti

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Il boato avvertito in mezza città, la strada era già stata chiusa per cautela. Grave un 66enne ricoverato al Cannizzaro con ustioni gravissime. Maxi evacuazione nella zona. Non risultano dispersi

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Una palazzina sventrata in fiamme, con detriti presenti per centinai di metri. Un’auto col cofano aperto brucia mentre suona il suo antifurto. Attorno decine di soccorritori che si muovono alla ricerca di feriti. Si presenta così, come uno scenario da guerra, via Gualandi al rione San Giovanni Galermo di Catania dove c’è stata un’esplosione per una fuga di gas questa sera.  L’odore è ancora fortissimo. Dopo la prima esplosione, ce n’è stata un’altra che ha fatto saltare i tombini.

Il boato avvertito in città

Il boato è stato avvertito in mezza città. Sul posto stavano lavorando due squadre dell’azienda del gas alla ricerca di una perdita nella rete comunale. Il crollo seguito all’esplosione ha interessato una palazzina di tre piani ma anche due stabili adiacenti avrebbero subito seri danni. Fortunatamente la strada era già stata chiusa al traffico per cautela. I vigili del fuoco del comando provinciale sono sul posto con tre squadre dei nuclei speciali e numerose ambulanze, polizia e carabinieri. 




















































Le vittime

Un uomo di 66 anni è stato soccorso e ricoverato in codice rosso al Cannizzaro con gravissime ustioni. Ma sarebbero «sette i feriti», dice il sindaco di Catania Enzo Trantino. «E non ci sono notizie certe su eventuali vittime. Non è certa neanche la causa che ha originato la fuga di gas. La speranza è che trattandosi di palazzine popolari in corso di ristrutturazione non c’erano persone all’interno». La conferma arriva anche dal prefetto, Maria Carmela Librizzi: «Al momento ci sono sette feriti, soltanto uno in codice rosso ma non è in pericolo di vita. Non abbiamo notizie di dispersi ma le attività di ricerca sono in corso». Tra di loro ci sono tre tecnici del gas e un ingegnere del Comune che era intervenuto sul posto per seguire i lavori avviati dopo la segnalazione della perdita. «La palazzina non era disabitata. Alcuni tra gli abitanti sono tra i feriti e sono ancora in corso le ricerche». Ha chiarito sempre il prefetto a RaiNews 24.

Cinquecento persone evacuate

Al Cannizzaro c’è anche una donna di 51 anni investita dall’onda d’urto, ma non sarebbe grave. Tra i feriti anche due vigili del fuoco, due tecnici del gas e due operatori del 118. Si cercano eventuali dispersi e intanto è stato sgomberato il centro dell’Opera diocesana di assistenza che ospita anziani nelle prossimità della palazzina disastrata. È in corso una maxi evacuazione nella zona. Secondo quanto apprende l’Ansa il Comune starebbe vagliando due possibili siti dove accogliere le persone: il centro fieristico de Le Ciminiere e il Palazzetto dello sport di piazza Spedini. È stata costituita in Prefettura a Catania anche l’unità di crisi con rappresentanti del Comune, della Protezione civile e delle associazioni di volontariato.

I vigili del fuoco: «Non risultano dispersi»

«Non abbiamo segnalazioni di dispersi e questa sembrerebbe una notizia rassicurante. Da una prima ricostruzione sembra che la palazzina fosse disabitata, ma stiamo facendo accertamenti per escludere ogni evenienza, anche quella che vi fossero magari dei senza fissa dimora». Lo ha detto a RaiNews24, Luca Cari, responsabile della comunicazione del Corpo dei vigili del fuoco. I vigili del fuoco, ha proseguito Cari, «erano intervenuti per una fuga di gas: stavamo facendo assistenza all’azienda che stava intervenendo, quando c’è stata una esplosione che ha coinvolto due vigili del fuoco che hanno riportato fortunatamente ferite lievi. In modo più serio sono stati feriti due tecnici della ditta del gas, ma dalle prime informazioni non sembra siano gravi».

Un testimone: «È stato terribile»

«Nel pomeriggio ho notato un mezzo dei vigili del fuoco all’ingresso dell’Oda. I condomini hanno sentito una forte puzza di gas. All’inizio abbiamo pensato a qualcosa accaduto nel nostro palazzo, poi abbiamo sentito il boato. E siamo usciti fuori e da viale Tirreno abbiamo visto le fiamme altissime. Poi ci sono stati altri boati. È stato terribile». Così un testimone in strada.


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21 gennaio 2025 ( modifica il 21 gennaio 2025 | 21:52)

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