Cinema, il Veneto sul grande schermo: un anno in sala

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di
Sara D’Ascenzo

Serie televisive, film e documentari: molte le opere girate in regione 2025.I più attesi da «Duse» di Marcello e «Primavera», l’esordio di Michieletto

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Film d’autore, commedie romantiche, progetti nazionalpopolari. Il Veneto «ideal set», come recita lo slogan del sito della Regione Veneto che promuove la cultura attraverso il cinema girato nella regione, porterà in sala in questo 2025 molti progetti girati nella gettonatissima Venezia, ma anche a Treviso e a Vicenza o a San Vito di Cadore. Dove è stata girata l’ottava stagione della serie Un passo dal cielo, che il 9 gennaio torna su Rai 1, sempre con i fratelli Manuela e Vincenzo Nappi (interpretati da Giusy Buscemi ed Enrico Ianniello) e con i nuovi personaggi interpretati da Raz Degan e Nino Frassica.

Soassi e Marcello

L’annata che arriva sarà forse la prima in cui diversi dei film girati in regione hanno finalmente ambizioni autoriali. È il caso di Duse, il film di Pietro Marcello con Valeria Bruni Tedeschi nei panni dell’attrice girato a Venezia, le cui riprese sono terminate la scorsa primavera, ma il montaggio ha impedito che fosse pronto per Venezia. Marcello aspetterà Cannes o Venezia per l’uscita. Altro autore, giovane ma ambizioso, che ha girato in regione, è Francesco Sossai, rivelatosi con alcuni cortometraggi, lo scorso anno ha girato Le città delle pianure, storia di due amici che da Belluno decidono di bere l’ultimo a Venezia, «un road movie ambientato in un Veneto che il regista esplora come se fosse un continente», hanno detto i produttori di Vivo Film, Marta Donzelli e Gregorio Paonessa. 




















































Bertani, Cavalli 

Altro film con ambizioni festivaliere girato in Veneto è sicuramente Primavera di Damiano Michieletto con Michele Riondino nei panni di Antonio Vivaldi e Tecla Insolia, girato a Venezia lo scorso autunno. E altri due progetti autoriali cercano un festival per esordire: Le bambine di Valentina e Nicole Bertani con Jessica Piccolo Valeriano, Carlotta Antonelli e Lucia Mascino girato a Verona nella zona di Biondella a Verona, con una puntata nel mondo delle discoteche anni ‘90; e altro film che si vedrà nel 2025, magari a Venezia dove la regista esordì nel 2023 con Amanda, è Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli, nuovamente interpretato da Benedetta Porcaroli e girato tra Vicenza e Fabrica, il centro ricerche di Benetton a Ponzano, in provincia di Treviso. 

Padovan e l’Edera

Parlando di Treviso non si può non citare Come fratelli di Antonio Padovan, che il regista ha finito di girare da qualche settimana dopo aver ritratto una Treviso romantica, partendo dalla Gipsoteca di Possagno con le opere di Canova e arrivando in Restera, a Fiera e perfino al Cinema Edera, storica sala trevigiana dove il regista, affezionato frequentatore della sala, ha voluto ritrarre in un affettuoso cameo anche i due fondatori, Sandro Fantoni e Lilli Michieletto. «Saremo felici di ospitare nelle nostre sale i film girati in Veneto – spiega Giuliana Fantoni, direttrice del cinema Edera e Manzoni e presidente nazionale della Fice – perché è bello valorizzare il cinema girato nel territorio. La gente è tornata al cinema: solo ieri sera (l’altroieri, ndr) all’Edera c’erano 942 spettatori».

La film commission

Quanto ai film che saranno girati in questo anno in Veneto, c’è ottimismo dalla Film Commission guidata dal presidente Luigi Bacialli e dal direttore Jacopo Chessa, eletto da poco presidente della Italian Film Commission. «C’è molto interesse – conferma Bacialli – e molte richieste. C’è la disponibilità della Regione a credere alla film commission: speriamo di poter contare su un budget più consistente per il prossimo anno. Da parte del presidente Zaia e dell’assessore Corazzari c’è molta disponibilità». «Il Veneto – chiosa Chessa – ha dimostrato una buona resilienza nelle more del tax credit. Ora penso si tornerà a girare con più garanzie per i produttori e dunque con più fiducia».

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